Violoncello e pianoforte per una serata concerto nel segno del romanticismo: sono Erica Piccotti e Leonardo Pierdomenico, il Duo di musicisti premiati a tante latitudini dall’Europa agli Stati Uniti, i prossimi protagonisti della Stagione Cameristica Cromatismi 2022, curata da Chamber Music Trieste e diretta dalla musicologa Fedra Florit. Appuntamento mercoledì 13 aprile, alle 20.30 sul palcoscenico del Teatro Miela. Classe 1999, Erica Piccotti ha già alle spalle un debutto discografico per Warner Classics, un diploma in violoncello a soli 14 anni con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore, un debutto concertistico a 13 anni in diretta Rai da Montecitorio con Mario Brunello ed il conferimento dell’onorificenza di Alfiere della Repubblica Italiana da parte dell’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Vincitore nel 2017 del Jury Discretionary Award al prestigioso Concorso Pianistico Van Cliburn, Leonardo Pierdomenico è uno degli artisti più interessanti della sua generazione, accolto dalla critica internazionale come “un pianista in cui la spiccata capacità tecnica e la cura del suono si sposano con immaginazione ed inesauribile, scrupolosa musicalità” (Grampohone UK). L’ingresso è aperto ai possessori di Super Green Pass, biglietti e abbonamenti presso TicketPoint Trieste, info www.acmtrioditrieste.it. Cromatismi è il cartellone numero 27 allestito da Chamber Music, con il sostegno del MIC – Ministero della Cultura, della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e di Banca Mediolanum, Itas Assicurazioni, Suono Vivo – Padova, Fondazione Casali, Civibank e Zoogami.
Il programma si aprirà con l’introduzione della Polonaise brillante op. 3 per violoncello e pianoforte di Chopin, che risale agli anni giovanili e fu composta nel 1829-30. Chopin si affacciava ad una brillante carriera di virtuoso e dimostra un impiego della scrittura pianistica volto verso la grazia e la diversificazione dei timbre, anzichè verso la Potenza e gli “effetti speciali”. Si prosegue con la Seconda Sonata per violoncello e pianoforte in sol minore op. 117 di Gabriel Fauré op.117, una sorprendente manifestazione di vitalità dell’idea romantica di musica in una fase storica che sembrava aver esaurito qualsiasi rapporto con quell’eredità. La musica di Fauré nei capolavori cameristici raggiunge esiti di assoluta evidenza, nel fluire incessante e avvolgente degli arpeggi pianistici così come nell’intensità espressiva. Infine la Sonata in sol minore per violoncello e pianoforte è una delle ultime composizioni scritte da Chopin, risale al 1847 ed è una sorta di omaggio ad una forma musicale settecentesca che vede il pianoforte accompagnato da un altro strumento. Raramente inclusa nei programmi concertistici, rientra nel repertorio della musica da camera con pianoforte che avrà ampia diffusione nell’epoca romantica, sino a Brahms.
Classe 1999, Erica Piccotti ha già alle spalle un debutto concertistico a 13 anni in diretta Rai da Montecitorio con Mario Brunello, il diploma in violoncello a soli 14 anni con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore, il conferimento dell’onorificenza di Alfiere della Repubblica Italiana da parte del Presidente Napolitano e un debutto discografico per Warner Classics. È vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali tra cui il Premio Nazionale delle Arti, Jugend Musiziert di Norimberga, International Cello Competition Antonio Janigro, Premio Crescendo e Premio Provenzani. Ha vinto inoltre il 2° Premio al Concorso Internazionale Brahms a Pörtschach (Austria). Ha ricevuto numerose borse di studio e, dal 2017, è sostenuta dall’Associazione Culturale Musica con le Ali. Attualmente svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero, sia come solista sia in formazione cameristica. È stata ospite di Festival prestigiosi (Supercello Festival Pechino, Bustan Festival Beirut, Verbier Festival, Festival Alfredo Piatti di Bergamo, Chigiana International Festival, Festival dei Due Mondi) e di numerose stagioni concertistiche. Ha suonato nei più importanti teatri italiani e all’estero (Konzerthaus di Berlino, Carnegie Hall di New York) con artisti quali Accardo, Berger, Brunello, Canino, Kremer, Giuranna, da Silva, Quarta, tra gli altri. Ha iniziato gli studi con Francesco Storino per poi proseguirli con Antonio Meneses. Attualmente studia con Frans Helmerson presso la Kronberg Academy. Vincitore nel 2017 del Buck Jury Discretionary Award al Concorso Pianistico Van Cliburn, Leonardo Pierdomenico è uno degli artisti più interessanti della sua generazione. Viene accolto dalla critica internazionale come “un pianista in cui la spiccata capacità tecnica e la cura del suono si sposano con immaginazione ed inesauribile, scrupolosa musicalità” (Grampohone UK). Si è esibito con orchestre quali Orchestre Royal De Chambre de Wallonie, Orchestra Sinfonica del Teatro La Fenice, La Verdi, Wuhan Philarmonic Orchestra, e recentemente ha tenuto una tournée in Germania con la Nordwestdeutsche Philharmonie diretta da Yves Abel. È ospite delle principali istituzioni italiane ed estere, tra cui: Società dei Concerti di Milano, Accademia di S. Cecilia, Konzerthaus di Berlino, Festival Chopin di Parigi, Bass Hall negli USA, Qin’tai Concert Hall di Wuhan, La Fenice, Bologna Festival, Accademia Filarmonica Romana, Teatro Olimpico, Fazioli Concert Hall. Pierdomenico si è diplomato a 17 anni al Conservatorio D’Annunzio con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore, per poi perfezionarsi alla Scuola di Musica di Fiesole con Pietro De Maria. Fondamentali per la sua formazione sono stati gli incontri con la leggendaria Maria Tipo. Nel 2015 è stato selezionato per seguire una prestigiosa master class con Daejin Kim alla Eppan Piano Academy. Attualmente continua la sua formazione con Benedetto Lupo e Alessandro Deljavan.