Dediche popolari sulle mura della capitale friulana alla resistenza della valorosa città di Terrasanta assediata da esercito genocidiario. Prof. Travain: “Ricordando i nostri caduti udinesi ricordiamo vittime ed eroi di tutto il mondo barricati a difesa delle loro città!”

“Par Gaze, gnûf Sagunt de civiltât”. Dal 29 settembre, ricorrenza civica dell’Arengo e della tradizione guerriera della cittadinanza, su porte, torri e mura udinesi della città vecchia campeggiano dediche alla memoria storica della difesa della comunità nel corso dei secoli. Un’iniziativa del Fogolâr Civic che si ripete dall’anno 2000 ed è volta a promuovere il ricordo di quanti, nella lunga storia della città si sono battuti e sacrificati per difenderla da ogni nemico. Un’occasione locale per celebrare l’universal principio del mutuo soccorso tra concittadini, delle reciproche solidarietà e difesa oltreché l’orgoglio di una città che seppe ergersi svariate volte ad antemurale contro tiranni e invasori. Ecco, dunque, l’omaggio cosmopolita, fraterno, a Gaza, paragonata a una “nuova Sagunto della Civiltà”, memoria classica di città eroica alleata di Roma e da questa abbandonata alla ferocia nemica, “un po’ come gli Stati del nostro Occidente – ha rimarcato il coordinatore del Fogolâr Civic, prof. Alberto Travain, dimentichi dei patrii valori di civiltà, hanno, pur variamente, permesso lo scempio ed il genocidio di quell’antica città di Terrasanta”. Tra le realtà aderenti all’iniziativa, l’Arengo udinese, il Club per l’Unesco di Udine, il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” e il Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione”. Un modo garbato e di profilo altissimo per dire, in questi giorni di aperto dissenso tra la cittadinanza riguardo alla partita Italia-Israele da giocarsi in loco, che il più orgoglioso civismo culturale di Udine non sta con i genocidiari ma onora dolente le sofferenze della città araba fatta bersaglio dagli israeliani. Alla posa delle dediche, giunta oramai alla 26° edizione, presente delegazione popolare qualificata della società civile locale con in testa il prof. Alberto Travain, la prof.ssa Renata Capria D’Aronco, la dott.ssa Maria Luisa Ranzato, le signore Marisa Celotti, Marisa Lenarduzzi Zamparo e Renata Marcuzzi.

