“Vola Colomba. Lunario triestino 1953_54“
A CURA DI CLAUDIA COLECCHIA
mercoledì 16 ottobre, alle ore 17.30, alla Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich
Intrecciato alla narrazione della quotidianità cittadina, il catalogo della mostra “Vola Colomba. Lunario triestino 1953_54“ si ispira al percorso espositivo del lunario fotografico scandito in quindici mesi: un diario visivo che documenta, in oltre 200 pagine, i tragici giorni del novembre 1953 fino all’effervescenza connessa al ritorno all’Italia del 1954.
La pubblicazione sarà presentata dal giornalista Pietro Spirito e dalla curatrice della mostra e del catalogo, responsabile della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte, Claudia Colecchia, mercoledì 16 ottobre, alle ore 17.30, alla Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich. L’iniziativa rientra all’interno della manifestazione “Archivi Aperti” organizzata dall’associazione Rete Fotografia, nell’ambito degli eventi culturali identificati dal titolo “Vola Colomba” del Comune di Trieste con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, promossi per il settantesimo anniversario del ritorno di Trieste all’Italia.
“Un’accurata ricognizione dei fondi dei fotografi” – sottolinea Claudia Colecchia, ricordando Ugo Borsatti, Adriano de Rota, Livio Amstici, Gianni Anzalone – “dell’agenzia fotografica Giornalfoto, dell’archivio fotografico comunale e dell’archivio donato dalla famiglia del Sindaco Gianni Bartoli, tutti conservati in Fototeca, incrociata con l’analisi di altre fonti documentali e bibliografiche coeve, consente una sorta di rendicontazione che mira a illustrare i grandi e piccoli eventi occorsi, senza alcuna pretesa di completezza ed esaustività”.
La straordinaria carrellata di giornali e immagini d’epoca – si legge sul sito dell’associazione Rete Fotografia al link https://www.archiviaperti.it/event/fototeca-dei-civici-musei-di-storia-ed-arte/ – restituisce l’operazione mediatica condotta a livello nazionale tesa ad esaltare il mito dell’italianità di Trieste. La presenza in Fototeca di interi reportage consente di effettuare un confronto tra la ricchezza degli scatti dei servizi e la più scarna proposta dalla stampa. Dall’analisi traspare come non sempre la foto prescelta sia quella esteticamente migliore, ma piuttosto quella in cui si ritiene che vi sia la migliore convergenza e univocità tra immagine e testo.
Il catalogo è disponibile presso i bookshop di tutti i Civici Musei del Comune di Trieste e naturalmente a Palazzo Gopcevich, che ospita la mostra in Sala Selva, al costo di 25 euro. Edizioni Comune di Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte.
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In foto: Giornalfoto, Il ritorno di Trieste all’Italia
Il 4 novembre 1954 la città si riunisce ancora una volta nel salotto buono di piazza Unità d’Italia per assistere alla manifestazione che vede la presenza del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, del Presidente del Consiglio Mario Scelba, del Sindaco Gianni Bartoli.
Giornalfoto immortala la bandiera e l’oceanica moltitudine che accoglie festosamente le autorità.
La fotografia dell’agenzia triestina ha ottenuto un notevole riscontro grazie all’abilità del fotografo di cogliere l’istante in cui la bandiera si spiega in tutta la sua estensione.