Al XXXIX Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste,
è il giorno della Lectio Magistralis di Costa-Gavras
Il pomeriggio con il cineasta greco-francese. Sabato, gli sarà consegnato il Premio Allende
Ultima giornata di proiezioni per i film delle sezioni competitive, al Teatro Miela
Le proiezioni delle sezioni competitive del XXXIX Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste volgono ormai al termine, ma domani, venerdì 18 ottobre, sarà anche la giornata di Costa-Gavras, il grande regista greco-francese, a cui è stato assegnato il Premio Allende 2024. Nell’Aula Magna del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste, sarà proiettato alle ore 16.00 uno dei film che più legano il cineasta all’America Latina: Missing, con Jack Lemmon, Sissy Spacek e John Shea, Premio Oscar 1983 per la Miglior Sceneggiatura non originale e Palma d’Oro al Festival di Cannes 1982 per il Miglior Film e il Miglior Attore (Jack Lemmon); il film narra la disperata ricerca, da parte del padre e della moglie, del giornalista americano Charles Horman, scomparso nei giorni del colpo di Stato di Augusto Pinochet. Al termine della proiezione, alle ore 18.30, Costa-Gavras terrà una Lectio Magistralis. Sia la proiezione che la lezione del maestro greco-francese sono gratuite e a ingresso libero e sono possibili anche grazie al contributo di Fondazione CRTrieste. Costa-Gavras sarà anche tra i protagonisti della Cerimonia di Premiazione di sabato 19 ottobre, nel corso della quale l’Ambasciatore del Cile Ennio Vivaldi gli consegnerà il Premio Allende.
Al Teatro Miela, il programma del Festival è all’ultima giornata competitiva. In Sala Grande il Concorso Ufficiale termina con due film. Alle ore 11.00 il cileno argentino Caminemos Valentina di Alberto Lecchi presenta la storia vera delle ex monache Sandra e Valentina, oggi unite in matrimonio, che raccontano le violenze subite nel monastero; ad Alberto Lecchi il Festival ha dedicato una Retrospettiva nel 2020. L’uruguayano-argentino Milonga di Laura González è l’ultimo film del Concorso Ufficiale e, alle ore 20.00, racconta la rinascita di Rosa dopo la tristezza della vedovanza: il tango e un nuovo amore la mettono davanti a se stessa e alle verità con cui fare i conti. Dopo la proiezione, l’incontro con la regista Laura González.
La giornata è caratterizzata da molti incontri con i registi o attori dei film presentati. Il cubano Cartas de Calvino di Esther Barroso Sosa, in competizione in Cinema e Letteratura, alle ore 14.45 rende omaggio alle origini cubane di Italo Calvino e narra come Monica stia preparando un tributo musicale per lo scrittore, ma riesca a individuare un percorso inaspettato solo dopo aver iniziato a ricevere strane lettere. Per Contemporanea Malvinas, alle ore 15.55, l’argentino El portal di Mariano Argento illustra, attraverso le vicende di un condominio, come in una società mano a mano degradata tentazioni e necessità portino i protagonisti a passare da uno stato di naturale bontà a uno di malvagità assoluta, tra manipolazioni e influenze perverse. Al termine, il regista Mariano Argento incontrerà il pubblico. Alle 18.20 Mi padre y yo di Pablo Torre Nilsson, in competizione in Contemporanea Concorso, è un omaggio al padre del regista, il geniale Leopoldo Torre Nilsson, realizzato ripercorrendo la sua estesa opera cinematografica. La giornata della Sala Grande si chiude con il messicano No nos moverán di Pierre Saint-Martin, presentato nella sezione Contemporanea Ventana Sur alle ore 22.00: l’anziana avvocata Socorro riceve l’indizio mancante per localizzare il militare che ha ucciso suo fratello e, nonostante la salute malferma, decide di vendicare la sua morte. Dopo la proiezione, l’incontro con il regista Pierre Saint-Martin.
Anche in Sala Birri il programma presenta gli ultimi film in competizione. Alle ore 11.00, per la sezione Contemporanea Mundo Latino, c’è il dominicano El fotógrafo de la 40 di Erika Santelices e Orlando Barría, unico film in gara del Paese caraibico. La storia raccontata è di quelle che il cinema latinoamericano salva dall’oblìo: Pedro Aníbal Fuentes Berg ha fotografato il carcere clandestino di La 40, un centro di tortura costruito nel Paese durante la dittatura di Rafael Trujillo (1930-1961); in lui, l’obbligo morale di rivelare al mondo gli orrori vissuti dagli oppositori all’interno del carcere, affinché si conosca la loro storia. Gli ultimi film in gara in Contemporanea Concorso riportano all’adolescenza, con due belle e drammatiche storie di ragazze: l’argentino El sueño de Emma di Germán Vilche segue Emma, che vive con il padre sul delta del Tigre, poco lontano da Buenos Aires, sogna di viaggiare a Londra per studiare e scopre quanto dovrà cambiare il rapporto con il genitore quando il sogno diventerà realtà (ore 15.00); il venezuelano-peruviano Mi tía Gilma di Alexandra Henao porta a Caracas, dove la 13enne Isabel assiste la zia Gilma, ricoverata in ospedale dopo l’ennesima violenza del compagno, e le promette di custodire un segreto, pronta a tutto pur di mantenere la parola data (ore 17.00).
Il messicano Del viento y del fuego di Adolfo García Videla e Humberto Ríos, alle ore 19.00 per Cinema e Letteratura, è un documentario realizzato nel 1983 sul set del film Erendira di Ruy Guerra, ispirato al racconto di Gabriel García Márquez; contiene interviste su arte, cinema, letteratura a García Márquez, Ruy Guerra, Irene Papas e Allain Queffelian. La chiusura della giornata è affidata all’ultimo film in gara nella nuova sezione, Contemporanea Ventana Sur: alle ore 21.00, la co-produzione costaricense-spagnola Memorias de un cuerpo que arde di Antonella Sudasassi Furniss segue i ricordi, segreti e desideri nascosti di una sessantacinquenne educata nella repressione sessuale dell’epoca in cui il desiderio e piacere femminili erano tabù.
Da quest’anno i biglietti del Festival sono in prevendita attraverso Vivaticket e possono essere acquistati anche dal sito ufficiale del Festival, www.cinelatinotrieste.org, sul quale sono presenti anche tutti gli aggiornamenti e tutte le informazioni.