ALLA SOMSI DI PORDENONE LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI PIERO ARENA “VIAGGIO VERSO LA SALVEZZA”, ULTIMO DELLA TRILOGIA DEDICATA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE
mercoledì 13 novembre alle 18.00 nel Centro Culturale di Palazzo Gregoris il volume sarà presentato da Paolo Musolla, con un’introduzione di Mario Tomadini, presidente della Società Operaia
tre le storie contenute nel libro, tutte riprese da esperienze realmente vissute: vicende cariche di umanità che mettono in luce fatti dimenticati o sconosciuti, di paure, sofferenze, speranze e coraggio
Sarà presentato mercoledì 13 novembre alle 18.00 nel Centro Culturale di Palazzo Gregoris, sede della Storica Società Operaia di Pordenone, il volume dal titolo “Viaggio verso la salvezza”, ultimo della “trilogia” edita dalla SOMSI e dedicata agli anni della Seconda Guerra mondiale, a firma di Piero Arena, per molti anni vicepresidente del Sodalizio pordenonese. Un evento promosso grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e con patrocinio del Comune di Pordenone, che conclude il percorso iniziato con “Il rifugio sotto le stelle” (2020) e proseguito con “La guerra tra fame e amore” (2022), mettendo in luce sempre storie realmente vissute, che, nell’intenzione dell’Autore, intendono “dare una visione completa dei danni morali e materiali causati da un conflitto mondiale che ha stravolto la vita di un’intera nazione”.
Il libro sarà presentato da Paolo Musolla, curatore anche della prefazione, nella quale sottolinea che “Arena ha raccontato tre storie vere, che danno alla Storia il valore della vita sofferta e la illustrano del dolore umano”, mettendo giustamente in luce fatti dimenticati o sconosciuti.
“In viaggio verso la salvezza” raccoglie infatti le vicende accadute a tre ragazzi travolti dalla tragedia della guerra.
La prima narra di un giovane di 19 anni, partito per il servizio militare di leva nel 1939 e rimasto “impigliato” nello scoppio del conflitto, finendo prima in Albania, poi in Grecia, quindi in Russia e, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, nei campi di prigionia tedeschi.
La protagonista del secondo episodio è Edith, giovane ebrea olandese di 18 anni che, per salvarsi, è costretta a cancellare la sua identità.
Il terzo racconto richiama un evento mai riportato in maniera adeguata dalla cronaca e dalla stampa, che riguarda il destino di quei 13.000 bambini, fra i 3 e i 14 anni, figli dei coloni italiani residenti in Libia, che nei primi giorni di giugno del 1940 partirono dai porti di Tripoli e di Bengasi per l’Italia per trascorrere le vacanze estive presso le colonie fasciste dell’Adriatico e rientrare a settembre. Purtroppo nessuno di loro fece ritorno presso la famiglia perché dopo la dichiarazione di entrata in guerra dell’Italia (10 giugno 1940) non fu possibile farli ripartire e successivamente, dopo il 25 luglio 1943, alla caduta del fascismo, vennero di fatto abbandonati al loro destino. In migliaia morirono per malattie o sotto i bombardamenti. Alcuni dopo il 25 luglio fuggirono dalle colonie e di loro non si seppe più nulla. Quelli rimasti sopravvissero perché affidati ad istituti religiosi oppure adottati provvisoriamente da famiglie private, potendo ricongiungersi ai genitori solo anni dopo la fine della guerra.
Per Mario Tomadini, Presidente della SOMSI Pordenone, che introdurrà l’incontro, Arena ha saputo dare alle vicende narrate “un’anima e una collocazione storico-temporale senza che questo si traducesse in un elenco di episodi, ma al contrario mettendo in evidenza il coraggio dimostrato da ciascuno dei protagonisti che tra paure e speranze, spesso gettando il cuore oltre l’ostacolo, ha permesso di arrivare alla fine del loro viaggio verso la salvezza”.
La presentazione sarà completata da tre brevi letture dal libro, a cura di Maria Pina La Marca.
Info sul web: www.somsipn.it e sulle pagine social Facebook e Instagram.