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Il Margine: Serge Latouche e il Tao della decrescita, con Simone Lanza

DiRedazione

Nov 4, 2021

Serge Latouche
con Simone Lanza

IL TAO DELLA DECRESCITA

EDUCARE A EQUILIBRIO E LIBERTÀ PER RIPRENDERCI IL FUTURO

«Una società che mira alla crescita per la crescita è una società assurda e condannata al fallimento»

La società del consumo di massa globale si trova in un vicolo cieco: l’idea di una crescita senza limiti – quando la realtà fisica, biologica e geologica del pianeta appare invece limitata – contiene in sé i prodromi della catastrofe. Ecco allora che un nuovo paradigma economico, che abbia come obiettivo l’armonia con l’ambiente, proprio come avviene ad esempio nelle tradizioni orientali, potrebbe essere l’unica scialuppa di salvataggio.

In un dialogo serrato con Simone Lanza – con due interviste realizzate nel 2014 e nel 2016, e una terza parte inedita che raccoglie scambi a distanza avvenuti durante la pandemia da Covid-19, da marzo 2020 a giugno 2021, Serge Latouche rivela che avrebbe potuto, e forse dovuto, proclamarsi un «ateo della crescita» o un fautore dell’«a-crescita».

Il tao della decrescita è un saggio che riprende, rielabora e unisce i numerosi spunti pedagogici di Latouche, approfondendo la sua filosofia in un discorso unitario e originale, che ha il merito di mostrare con grande chiarezza la relazione tra la sfida pedagogica orientata a un nuovo mondo nel segno della decrescita, e le sfide politiche che si impongono in un mondo dominato dal conformismo del disincanto e dall’immaginario colonizzato dall’economia.

Mentre alcune cose possono crescere esponenzialmente, sostiene Latouche, altre invece non devono farlo, se ci si accorge che minano le basi del nostro vivere insieme. In un mondo minacciato dai cambiamenti climatici, anche l’espressione «sviluppo sostenibile», oggi sulla bocca di tutti, è di fatto un ossimoro: lo sviluppo in sé e per sé è palesemente non sostenibile, e la nostra stessa sopravvivenza richiede nuovi schemi di pensiero.

Serge Latouche (1940), economista e filosofo, è uno dei pensatori più influenti della contemporaneità. Teorico della decrescita serena o abbondanza frugale, è professore emerito di Scienze economiche all’Università di Paris-Sud (Orsay). Ha al suo attivo trent’anni di pubblicazioni nel campo dell’antropologia economica.

Simone Lanza (1971), laureato in filosofia e in scienze della formazione, è stato vicedirettore del centro ecumenico valdese di Agape. Attivo nel Movimento di Cooperazione Educativa (MCE), è insegnante di scuola primaria e distaccato per ricerca presso l’Università Bicocca di Milano. Ha scritto: Perdere tempo per educare. Educare all’utopia nell’epoca del digitale (2020).

Collana: Annurca

Pagine: 120

Prezzo: € 10,00

In libreria: 4 novembre 2021

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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