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Il Pordenone Blues & Co. Festival presenta il bilancio del 2024. Il “turismo del festival”, cronaca di un successo annunciato

DiRedazione

Lug 25, 2024

Il PORDENONE BLUES & CO. FESTIVAL

presenta il bilancio del 2024

Il “turismo del festival”:

racconti e numeri di un successo annunciato

Registra un record di presenze il Pordenone Blues & Co. Festival, che saluta l’edizione #33 con numeri che raccontano un successo annunciato: 40.000 presenze, per tre intensi giorni di concerti e un mese di appuntamenti dal vivo.

A seguito della programmazione di eventi che dal 21 giugno al 21 luglio hanno animato il centro storico della città di Pordenone, Andrea Mizzau, fondatore e direttore artistico del boutique festival tra i più importanti d’Europa, insieme al suo team presenta il bilancio e il racconto di una delle edizioni più memorabili, che ha visto protagonisti i grandi headliner della musica internazionale: Alice Cooper, Placebo, Rival Sons, Creeping Jane hanno infiammato il palco del Parco San Valentino, venue storica del festival, luogo di aggregazione del pubblico proveniente da ogni parte del mondo.

Il Pordenone Blues & Co. Festival ha ospitato più di 16.000 persone che hanno acquistato i biglietti, pubblico proveniente da tutte e 20 le regioni d’Italia e da 25 paesi del mondo, come dal Canada, Slovenia, Austria, Croazia, USA, Germania, UK, Francia, Ungaria, Romania, Ucraina, Belgio, Tunisia, Paesi Bassi, Irlanda, Israele, Norvegia, Svezia, Grecia, Moldavia, Polonia, Russia, Serbia.

La kermesse non è solo fiore all’occhiello nel panorama musicale in Europa, ma anche motore economico per la città, che crea ogni anno un indotto economico ingente per il territorio che va oltre la vendita dei biglietti, dunque in termini di affluenza turistica, di boom di prenotazioni delle strutture alberghiere, ristoranti e bar affollati, confermandosi un appuntamento importante anche per le attività commerciali del territorio.

Gli imprenditori locali infatti beneficiano del flusso costante di visitatori che spendono in beni e in servizi, contribuendo a un ciclo economico virtuoso. Inoltre, grazie al ricco cartellone dei live di artisti internazionali e alla sua lunga e prestigiosa storia, il festival ha saputo stabilire nel tempo un rapporto unico con il pubblico fedele e appassionato che accorre ogni anno da ogni angolo del mondo. L’affluenza di visitatori ha un impatto economico estremamente positivo sulla città di Pordenone, trasformandola in una vivace destinazione culturale e turistica.

Inoltre la rassegna fornisce opportunità di lavoro temporaneo per i residenti, oltre 200 persone, che possono essere assunti per varie mansioni durante gli eventi, dal servizio di sicurezza alla ristorazione. Questo non solo riduce la disoccupazione locale ma rafforza anche il senso di comunità, con i cittadini che si uniscono per garantire il successo dell’evento.

L’impatto del Pordenone Blues Festival non si esaurisce con la fine dei concerti: la visibilità ottenuta grazie alla presenza di artisti di fama mondiale proietta Pordenone sulla scena internazionale, attirando l’attenzione di potenziali turisti e investitori. Questo accresce il prestigio della città, rendendola una meta desiderabile per futuri eventi culturali e musicali. Pertanto la capacità di attrarre pubblico da tutto il mondo, generando un considerevole afflusso di denaro, fa del festival una risorsa preziosa per l’intera comunità.

In un’epoca in cui il turismo e gli eventi culturali sono fondamentali per il benessere delle città, il Pordenone Blues & Co. Festival si distingue come un esempio brillante di come la musica possa unire, ispirare e rende prospero il territorio.

Rassegna musicale d’eccellenza, il Pordenone Blues Festival è considerato uno degli eventi culturali di maggior rilievo nella regione Friuli Venezia Giulia, riconosciuto tra i grandi eventi promossi da PromoTurismo. Organizzato con passione dall’Associazione Pordenone Giovani, la rassegna si avvale della preziosa collaborazione e del sostegno del Comune di Pordenone, della Regione Friuli Venezia Giulia e della partnership con Virgin Radio. Questo evento, fortemente voluto dall’amministrazione del Comune di Pordenone, rappresenta non solo un punto di riferimento nel panorama musicale e culturale italiano ma anche internazionale. Grazie al supporto delle istituzioni e dei partner, il festival continua a crescere e a raggiungere nuove vette di successo, offrendo ogni anno spettacoli di altissima qualità e un’esperienza indimenticabile per il pubblico.

Anno dopo anno il Pordenone Blues & Co. Festival -che dal 2010 è nell’European Blues Union, l’associazione che racchiude i più importanti kermesse blues europee – rappresenta un vero e proprio punto di riferimento, una certezza, una rassegna straordinaria per gli amanti della musica blues, rock e metal; ogni annoospita artisti acclamati in tutto il mondo, accoglie lo spettacolo d’autore e sperimenta nuovi modi di reinventarsi, anche in base alle esigenze del pubblico; per questo motivo arricchisce la cultura del territorio e ha una grande valenza anche in termini di affluenza turistica, nel periodo a cavallo tra giugno e luglio. Pordenone Blues & Co. Festival crea dunque opportunità al cosiddetto “turismo del festival”, generando a Pordenone le circostanze adatte per un indimenticabile soggiorno in una città tra le più belle e caratteristiche del Nord Italia, aperta a scenari sempre nuovi.

Il Pordenone Blues & Co. Festival vanta la reputazione di boutique festival tra i più i rinomati d’Europa. Basti pensare che negli ultimi anni è stato ospite dell’International Festival Forum (IFF) di Londra, evento considerato tra i più importanti nel business dei festival internazionali. L’IFF vede riunirsi i principali acquirenti e venditori del settore musicale, che partecipano a una schedule fitta di incontri. La formula vincente del Pordenone Blues & Co. Festival è quello di ottenere sempre, di anno in anno, grandi consensi dal pubblico, dagli appassionati di musica, dagli esperti di settore, addetti ai lavori. Il Pordenone Blues & Co. Festival è cresciuto in maniera esponenziale dal 2010: secondo un’indagine condotta dalla Confcommercio di Pordenone, è divenuto il 1° evento musicale ed è ai primi posti tra gli eventi della città come incidenza sui ricavi delle imprese del terziario della Provincia di Pordenone.

Anche i risultati ottenuti sui social parlano chiaro: gli account ufficiali del festival hanno collezionati numeri importanti, in termini di insights, di visualizzazioni, di interazioni con il pubblico sempre più ampio che da remoto ha seguito i grandi appuntamenti della kermesse. Nello specifico, sono state raggiunte 4.000.000 persone con i contenuti postati; inoltre sono stati registrati 1.197.664 interazioni con i post e 1.159.222 visualizzazioni dei video. Dati, questi, che confermano quanto il festival interessi gli utenti dei social, gli appassionati di musica che non hanno la possibilità di vivere l’adrenalina dei live in presenza.

IL RACCONTO DELLA XXXIII EDIZIONE

Al Parco San Valentino sono stati tre gli appuntamenti live di punta: il palco del San Valentino Live Park è stato inaugurato lunedì 8 luglio con il concerto memorabile dei Rival Sons: un’esplosione di rock blues che ha lasciato tutti senza fiato, creando un’atmosfera elettrizzante fin dalle prime note. La band, guidata dall’eccezionale Jay Buchanan alla voce, ha incantato la folla con una performance intensa e coinvolgente. Jay, con la sua voce potente e carismatica, ha saputo trasmettere emozioni profonde, alternando brani energici a ballate più intime. La chitarra di Scott Holiday ha regalato momenti di puro virtuosismo, con assoli che hanno fatto vibrare l’anima di tutti i presenti. Il suo stile unico e la sua presenza scenica hanno arricchito ulteriormente la serata. Ad aprire la serata due band:  i Creeping Jean da Brighton (UK) con il loro sound moderno dalla forte ispirazione rock anni ‘60 e ‘70 e i friulani Sinners Congregation, prodotti da Jay Buchanan, leader dei Rival Sons, con la loro musica caratterizzata da solide ritmiche, riff aggressivi di chitarra, il tutto legato da ipnotiche melodie di voci e tastiere

Martedì 9 luglio è stata la volta dei Placebo, tra i più grandi gruppi di rock alternativo degli ultimi vent’anni.

In scaletta i pezzi dal loro ottavo album “Never Let Me Go”, pubblicato nel marzo 2022, tra cui i singoli “Beautiful James”, “Surrounded by Spies”, “Try Better Next Time” e “Happy Birthday in the Sky”. Un momento speciale della serata è stato dedicato al loro primo album dal vivo, “Collapse Into Never – Live in Europe”, pubblicato a dicembre 2023. Questa raccolta di esibizioni, che abbraccia più di 25 anni di carriera e cattura momenti magici in Messico, Spagna e Londra, ha portato una ventata di emozioni e nostalgia, ricordando a tutti l’impatto duraturo dei Placebo sulla scena musicale internazionale. La loro esibizione a Pordenone è stata un trionfo, lasciando il pubblico entusiasta e desideroso di ancora più musica. Un altro capitolo indimenticabile nella storia del Pordenone Blues Festival.

A chiudere la tre giorni di live al Parco San Valentino è stato il concerto di Alice Cooper, icona del rock e padre dello shock rock, a Pordenone per la data unica in Italia. È stata una serata da “brividi”, in tema Nightmare Party: un’esplosione di musica, spettacoli e divertimento a tema horror. Il Parco San Valentino è stato il teatro di una serata magica, con migliaia di persone che si sono radunate per assistere a una performance leggendaria. Alice Cooper ha dimostrato ancora una volta di essere il vero pioniere del genere. La sua presenza scenica carismatica e la sua voce inconfondibile hanno ipnotizzato il pubblico dal primo all’ultimo minuto. La scaletta del concerto è stata un viaggio attraverso i suoi più grandi successi, dai classici intramontabili come “School’s Out” e “Poison” fino ai brani più recenti. Ogni canzone ha scatenato ovazioni e cori da parte di una folla entusiasta, che ha cantato e ballato senza sosta. La sua band, composta da musicisti di altissimo livello, ha fornito un supporto impeccabile, con assoli di chitarra e intermezzi strumentali che hanno esaltato il pubblico. Un momento particolarmente emozionante è stato quando Alice Cooper ha interagito con i fan, ringraziandoli per il loro supporto e raccontando aneddoti della sua lunga carriera.

Tanti gli eventi collaterali, a partire dal famoso “Blues on the road” che quest’anno ha raddoppiato gli appuntamenti attirando in centro città decine di migliaia di persone e che ha visto l’esibizione di circa 40 band.

Il Pordenone Blues Festival non è solo musica, ma anche un crogiolo di arte visiva che arricchisce ulteriormente l’esperienza dei partecipanti. Grande successo di pubblico hanno avuto le mostre realizzate in collaborazione con il PAFF!: “Danny Says: I Ramones di Danny Fields”, mostra personale tra immagini e memorie di Danny Fields, uno dei burattinai dell’industria musicale americana tra gli anni ’60 e ‘80, la nascita del primo fenomeno punk americano; “Walter Bortolossi for Blues Festival”, mostra che ha celebrato l’arte visiva di Walter Bortolossi, in un tributo unico al blues; “Gli Introvabili”, una straordinaria esposizione di dischi rari e autografi di leggende della musica che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia. Da ricordare anche “Musica degli Occhi”, mostra a cura dall’Associazione Copertine come Quadri – APS, esposizione di copertine di vinili e CD organizzate secondo i generi della pittura, che affascinato il pubblico, unendo in modo magistrale il mondo della musica e quello dell’arte visiva. Le esposizioni allestite durante il mese di programmazione del Pordenone Blues & Co. Festival hanno non solo arricchito la rassegna, ma hanno anche attratto un vasto pubblico di appassionati, contribuendo a rendere il Pordenone Blues Festival un evento culturale completo e immersivo.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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