Il progetto Blue Zone, nato nel 2020 per iniziativa di Unionmare Veneto e fortemente voluto dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, consiste nella certificazione delle aziende turistico-balneari della costa veneta per l’utilizzo di modalità dedicate per la sanificazione.
Si tratta di un protocollo condiviso per avere le stesse metodologie in termini di sanificazione degli spazi, utilizzando prodotti con marchio Ecolabel e quindi a zero impatto ambientale.
Il progetto era nato come esigenza per contrastare l’emergenza legata alla pandemia del covid-19, ma poi si è consolidato come concetto di benessere a 360 gradi: nonostante il venir meno dell’emergenza, sono state mantenute le stesse modalità del protocollo, che è certificato dall’ente internazionale Asacert e sposato ufficialmente dalla Regione Veneto con un’apposita delibera di giunta.
Ad agosto 2022, alla presenza dell’assessore regionale al demanio Francesco Calzavara, era avvenuta anche la consegna delle prime 40 certificazioni ISO fondamentali anche ai fini delle concessioni demaniali.
Blue Zone è così diventato Blue Space, ovvero un marchio di qualità utilizzato per la promozione turistica della costa veneta e non solo. Grazie al vasto impiego di utilizzo può ora “contaminare” in maniera positiva tutto il territorio regionale per applicare questa buona pratica, partita dalle spiagge, anche agli altri tematismi turistici.
La presentazione è avvenuta ieri mattina negli spazi della Beach Arena del TTG-SIA-SUN di Rimini, la manifestazione che mette in mostra il meglio del prodotto turistico Italiano, confermandosi la manifestazione di riferimento per l’outgoing del Paese.
All’evento, Regione Veneto ha rinnovato per altri sue anni il protocollo di intesa con Unionmare Veneto e Venice Sands per il progetto Blue Zone, estendendo la possibilità di applicazione anche agli altri tematismi turistici che compongono l’offerta del territorio regionale, il più visitato d’Italia.
«Con l’assessore regionale Federico Caner abbiamo rinnovato il partenariato Blue Zone, che parte da una collaborazione tra Unionmare Veneto e Regione del Veneto e la rete d’imprese Venice Sands – spiega il presidente di Unionmare Veneto Alessandro Berton –. Una buona pratica partita dalla costa per il tematismo balneare, che sta via via contaminando in maniera positiva anche gli altri tematismi turistici del nostro territorio e quindi idealmente per passare dalla sanificazione, alla sicurezza, al benessere dei nostri ospiti».
«Il 2022 si è caratterizzato come un anno di grande ripresa per le presenze turistiche in Veneto, in particolar modo nella costa – ha aggiunto l’assessore regionale al turismo Federico Caner –. Un risultato raggiunto grazie anche al progetto Blue Zone, che prevede la certificazione delle aziende che utilizzano dei protocolli per la sanificazione.
Questo concetto è stato esteso non solo al tematismo del mare ma anche alla montagna e oltre. L’obbiettivo vuole essere quello di passare dal concetto di sanificazione a quello di sicurezza e benessere, grazie all’evoluzione del progetto Blue Zone in Blue Spaces»
Il Prossimo appuntamento sarà a Cortina, in occasione della fashion week, per l’inaugurazione di Blue Space Mountain.