“Vietare o meno l’accensione dei fuochi rituali della tradizione, e segnatamente quelli del ‘Pan e vin’ dei prossimi 5 e 6 gennaio, non è una decisione amministrativa, ma sarà figlia delle condizioni della qualità dell’aria nei giorni immediatamente antecedenti l’Epifania, dal 2 gennaio in poi. Se San Donà di Piave tornerà al ‘livello verde’ non ci saranno problemi e divieti, fermo restando che i privati per i loro ‘Pan e vin’ dovranno darne comunicazione all’ufficio protocollo, mentre per quelli pubblici serve una specifica autorizzazione.
Ricordo che quando il ‘livello di allerta’ è attestato su arancio o rosso, tutti i fuochi sono vietati, compresi i ‘Pan e vin’.
Stante l’attuale situazione della qualità dell’aria e considerando quanto essa sia mutevole, l’invito ai cittadini è quello di controllare costantemente il sito Arpav (https://www.arpa.veneto.it/dati-ambientali/bollettini/aria/bollettino-livelli-di-allerta-pm10) e il sito del Comune (www.sandonadipiave.net) prima di avventurarsi nell’organizzazione di un ‘Pan e vin’ e, al limite, di predisporre delle cataste di piccola dimensione per non andare incontro a delusioni”.
Queste le dichiarazioni del sindaco di San Donà di Piave Andrea Cereser in merito alla possibilità di organizzare i tradizionali ‘Pan e vin’ sul territorio comunale.
Si ricorda che da oggi in tutto il territorio comunale è in vigore l’Allerta 1 livello Arancio per il contenimento del Pm10 che scatta dopo che si sono registrati 4 giorni consecutivi di superamento del valore limite di 50 microgrammi al metro cubo.
Il rientro al ‘livello Verde’ si ha con almeno 2 giorni consecutivi di rispetto del valore limite giornaliero misurati e previsti.