Le misure per la crescita dell’economia del Friuli Venezia Giulia, quali defiscalizzazione e incentivi alle assunzioni, saranno attivi a partire da luglio, mese entro cui saranno adottati i regolamenti attuativi per beneficiare dei provvedimenti che la Regione ha inserito nella legge di Stabilità per favorire la competitività delle Pmi e riagganciare la crescita economica.
I provvedimenti sono stati illustrati a Gradisca di Isonzo (Gorizia) dalla Regione, rappresentata dagli assessori regionali alle Finanze e alle Attività produttive, nel corso di un incontro pubblico organizzato in collaborazione con Confartigianato.
L’evento rientra nel road show con cui l’Amministrazione regionale sta portando a conoscenza del territorio e degli imprenditori interessati le nuove misure introdotte. I prossimi appuntamenti si terranno a Tavagnacco (Udine) e Muggia (Trieste).
La misura più attesa, ovvero il taglio dell’Irap, è rivolta ad accrescere la competitività delle aree montane e ad attrarre nuovi investimenti sul territorio regionale. L’aliquota Irap sarà infatti portata a zero in tutti i Comuni montani e per tutti i nuovi insediamenti in regione. Alcune misure determineranno anche ricadute di natura sociale, come la riduzione dell’1% dell’aliquota Irap per le imprese che investono nel welfare e nei patti di conciliazione lavoro – famiglia.
La Regione ha inteso favorire anche il reintegro nel mercato occupazionale dei lavoratori usciti da crisi aziendali, prevedendo, a livello di incentivo, deduzioni crescenti all’aumentare dell’età del lavoratore stabilizzato con contratto a tempo indeterminato.
Con la misura del credito d’imposta, inoltre, la Regione mira a snellire gli adempimenti burocratici, sostituendo alla complessa istruttoria del bando per accesso ai contributi un’agevolazione fiscale diretta alle Pmi. Il credito d’imposta è riconosciuto sugli importi che la singola impresa deve versare all’erario; beneficiari della misura sono le imprese operanti sul territorio regionale che investano in ricerca e sviluppo, in sicurezza dei sistemi informatici, big data e competenze digitali nonché in attività di fusione e acquisizione. La misura è concessa entro i parametri del regime de minimis, ovvero fino a un massimo di 200mila euro in tre esercizi finanziari. Su questa misura la Regione ha collocato risorse per 5 milioni di euro a valere sul 2019.
Grazie a una convenzione con l’Agenzia delle entrate, saranno definiti il codice tributo per accedere alla compensazione tramite il modello F24, i trasferimenti dalla Regione all’Erario a copertura degli importi compensati, un sistema di controlli a campione sulla correttezza degli importi accreditabili concessi.
L’introduzione del credito d’imposta in sostituzione al contributo a fondo perduto porterà a un ampliamento del 18% della platea delle imprese beneficiarie.
In queste settimane il confronto stretto con le categorie economiche sarà utile a definire ulteriori aspetti di dettaglio dell’applicazione della norma al termine di un percorso partecipativo e di condivisione.
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