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IN ARRIVO LA LEGGE CHE CANCELLA L’INCURIA DEL VAJONT

DiRedazione

Apr 12, 2024

Tra poco in discussione al Senato la proposta della Lega

Il firmatario Marco Dreosto: “Atto dovuto dopo le parole di Mattarella alla diga”

La “versione corretta” della norma che istituisce la giornata della memoria del Vajont dovrebbe essere approvata prima del prossimo ottobre, anniversario dell’omonima catastrofe. Il 23 aprile il Senato della Repubblica riprenderà infatti la discussione del disegno che vuole cancellare la parola “incuria” dalla legge istitutiva del 2011. Il primo firmatario, l’onorevole della Lega Marco Dreosto, ha ottenuto in tal senso il beneplacito del presidente della Prima commissione permanente Affari costituzionali di Palazzo Madama, Alberto Balboni. Qualche settimana fa Dreosto ha contattato i capigruppo dei vari schieramenti politici di maggioranza e opposizione per far sì che la disposizione venga deliberata all’unanimità. Il nocciolo della questione pare minimale ma in realtà da 13 anni sta provocando diffusi disagi e tensioni tra i sopravvissuti. La legge 101 del 2011 istituisce infatti la giornata del ricordo delle vittime di tutti i disastri provocati dall’”incuria” umana. Da quel momento si è aperto un dibattito che ha coinvolto le comunità, gli esperti e soprattutto i superstiti della sciagura i quali ritengono sminuente la portata linguistica del vocabolo.I fatti del 9 ottobre 1963 non dipesero da una mera dimenticanza o negligenza ma da una serie di responsabilità gravissime accertate in via definitiva dalla giustizia”, ha spiegato Dreosto, coordinatore regionale del Carroccio in Friuli Venezia Giulia. Di qui l’idea di cancellare il termine “incuria”. Balboni, preso atto del clima di trasversalità che si è via via creato attorno alla proposta, ha garantito il proprio impegno perché la modifica al testo avvenga in tempi rapidi e comunque prima delle prossime celebrazioni commemorative di inizio autunno. Del resto lo scorso 9 ottobre è stato proprio il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, a rievocare le colpe dell’uomo nell’evento Vajont. Durante la propria visita alla diga di Erto e Casso e al cimitero di Fortogna, Mattarella ha avuto parole di “incoraggiamento nei confronti delle comunità locali e di profonda lode per aver saputo rinascere con dignità dalla morte”. “E’ un atto dovuto nei confronti delle genti del Vajont e dei 487 bambini a cui è stato negato un futuro, come ha giustamente ricordato a tutti noi il Presidente della Repubblica”, ha scritto il senatore leghista a tutti i suoi colleghi di commissione e di Aula.

Di Redazione

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