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IN ESCLUSIVA MARTEDÌ 7 DICEMBRE AL TEATRO VERDI DI PORDENONE LE POLIFONIE ANTICHE DELLA FORMAZIONE LA REVERDIE CON UN MUSICHE DEL PATRIARCATO DI AQUILEIA

DiRedazione

Dic 4, 2021

MARTEDÌ 7 DICEMBRE AL TEATRO VERDI DI PORDENONE (INIZIO ORE 20.30) LA GRANDE MUSICA DA CAMERA CON LE POLIFONIE ANTICHE DELLA FORMAZIONE LA REVERDIE, IL PIÙ NOTO GRUPPO ITALIANO SPECIALIZZATO NEL REPERTORIO MEDIEVALE A LIVELLO INTERNAZIONALE

IN PROGRAMMA IL CONCERTO SONET VOX AQUILEGIE. MONUMENTI MUSICALI DEL PATRIARCATO”, CHERIPERCORRE LA VITA MUSICALE DEL PATRIARCATO DI AQUILEIA 

DOMENICA 5 DICEMBRE SUL PALCO DEL VERDI DI SCENA IL PRIMO APPUNTAMENTO CON LA SEZIONE PER RAGAZZI E FAMIGLIE ANNI VERDI: ALLE 16.30 LA PRODUZIONE DI TEATRO GIOCO VITA “IL PIÙ FURBO. DISAVVENTURE DI UN INCORREGGIBILE LUPO

PORDENONE- Nuovo appuntamento in musica al Teatro Verdi di Pordenone per il cartellone firmato dal consulente musicale Maurizio Baglini dove trova ampio spazio quest’anno la grande musica da camera in una programmazione densa di eventi originali in esclusiva per il teatro pordenonese. In scena martedì 7 dicembre alle 20.30 le polifonie antiche de La Reverdie, il gruppo italiano specializzato nel repertorio medievale più noto a livello internazionale, con il concerto “Sonet vox aquilegie. Monumenti musicali del Patriarcato”, con introduzione e guida all’ascolto a cura di Elisabetta de Mircovich.

Sul palco Claudia Caffagni alla voce e al liuto, Livia Caffagni voce, flauti e viella, Elisabetta De Mircovich voce, viella, ribeca e symphonia e Matteo Zenatti voce e arpa che si esibiranno su musiche di Paolino d’Aquileia, Gaucelm Faidit, Antonius de Civitate, Antonius Romanus, Johannes Ciconia. Il concerto ripercorre la vita musicale del Patriarcato di Aquileia nell’arco della sua parabola, a iniziare dalla luminosa figura di Paolino: originario forse di Cividale, maestro e poeta alla corte di Carlo Magno, infine Patriarca, autore di inni con notazioni in musica. La serata propone inoltre pagine dei cantori provenzali che sul finire del XII secolo – epoca di combattimenti e Crociate – avviano nelle terre del Patriarcato la produzione poetica in volgare. Omaggia infine l’opera di Antonio da Cividale: passa in rassegna gli stili musicali che circolavano all’epoca e al tempo stesso dà un’idea di quale poteva essere l’atmosfera musicale con cui il Patriarcato entrò in relazione a ridosso della sua caduta. Si tratta di un concerto dove la musica antica più autentica viene decifrata e interpretata da un ensemble vocale e strumentale tra i più autorevoli e apprezzati a livello mondiale.

Domenica 5 dicembre viene, invece, inaugurata la sezione per ragazzi e famiglie Anni Verdi: alle 16.30 il palcoscenico del Verdi ospita lo spettacolo “Il più furbo. Disavventure di un incorreggibile lupo”, un’opera tratta dai libri di Mario Ramos con Andrea Coppone in scena e la regia di Fabrizio Montecchi. Aiutato dalle tecniche d’ombra proprie del linguaggio di Teatro Gioco Vita e da una qualità di movimenti fortemente coreografica, un attore-narratore solo in scena interpreta tutti i personaggi della storia conducendo lo spettatore dentro un mondo sorprendente, un concentrato di leggerezza e d’ironia che fa ridere e pensare. Una settimana intensa quella del Verdi, suggellata giovedì 9 e venerdì 10 dicembre dalla prima regionale di “Pour un oui ou pour un non”, testo poco frequentato di Nathalie Sarraute chesegna il ritorno alle scene di Umberto Orsini e Franco Branciaroli: un duello di bravura sostenuto dal regista Pier Luigi Pizzi.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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