GUIDO MIANO EDITORE
NOVITÀ EDITORIALE
È uscito il libro di poesie:
IL TEMPO DELL’UNIVERSO E ALTRE PICCOLE STORIE
di STEFANIA & GIUSEPPE BERTON
con prefazione di Michele Miano
Pubblicata la raccolta poetica dal titolo “Il Tempo dell’Universo” di Stefania e Giuseppe Berton, con prefazione di Michele Miano, nella prestigiosa collana “Alcyone 2000”, Guido Miano Editore, Milano 2025.
Nel silenzio immenso dell’universo, il tempo scorre come un respiro antico, invisibile ma onnipresente. È il battito di un cuore cosmico, il filo sottile che unisce la nascita delle galassie al sussurro dell’anima umana. Il Tempo dell’Universo e altre piccole storie nasce proprio da quel mistero: un desiderio di esplorare il tempo non come freddo concetto scientifico, ma come esperienza vissuta, interiorizzata, interrogata. Ogni poesia è una stella: brilla di luce propria, ma partecipa a una costellazione più ampia di emozioni, riflessioni e intuizioni. Stefania e Giuseppe Berton ci guidano in un viaggio intimo attraverso la percezione del tempo – un tempo che a volte si dilata come l’universo in espansione, e altre volte si contrae, come un ricordo che pulsa improvvisamente nel petto.
Il volume è strutturato in dieci capitoli ognuno con cinque poesie. Come ha notato correttamente Marcella Mellea in merito al precedente volume Time – Forty Italian poems: «ogni capitolo sembra rappresentare un momento o un aspetto differente del rapporto dell’autore con il tempo: dall’infanzia alla maturità, dal tempo inteso come memoria al tempo che fluisce inesorabile verso l’ignoto», così possiamo confermare che anche la presente raccolta accompagna il lettore in un viaggio quasi esistenziale, scandito da tappe emotive e filosofiche. In questo cammino poetico, il lettore non troverà risposte definitive, ma frammenti di verità raccolti come polline tra galassie lontane e battiti quotidiani. È un invito a fermarsi, a respirare, a contemplare. E forse, a sentirsi parte di qualcosa di infinitamente più grande, senza per questo perdere il senso dell’istante. Emblematica di tutta la produzione e significativa la lirica Il Tempo:
Questa sera, l’ultima sera dell’anno,
ho messo la legna
nella stufa di montagna,
e miracolosamente la casa si è scaldata,
ed è l’ultima sera dell’anno,
ed il tempo passa, e qualche volta vola.
E pensavo come pensiamo il tempo,
che i fisici misurano, i poeti soffrono,
i religiosi credono infinito.
Io penso che il tempo è un’illusione,
è solo un’illusione in questa vita sconosciuta.
E vale meno di un bacio.
In questo componimento ritroviamo quasi tutti gli elementi caratterizzanti la poesia di Stefania e Giuseppe Berton delicata e profonda, e il tono che la attraversa è un intreccio affascinante di intimità, riflessione filosofica e tenerezza malinconica.
L’atmosfera è raccolta, quasi sussurrata: un momento ordinario – «la legna/ nella stufa» – diventa l’occasione per meditare sull’incommensurabilità del tempo. Il quotidiano si fonde con l’universale, e il tono invita il lettore a entrare in uno spazio privato, caldo, vulnerabile. Il verso «il tempo passa, e qualche volta vola» ha quasi un sorriso malinconico, come una verità accettata con dolce rassegnazione «E vale meno di un bacio». Qui il tono è teneramente disilluso, come se, dopo tutte le elucubrazioni umane, restasse solo la realtà vissuta dell’amore, dei gesti, dei sensi. Il tempo, allora, diventa una costruzione meno importante del calore umano. Struggente poi la lirica Fratello:
Abbiamo visto il sole
scendere sui tuoi occhi
e le labbra
chiedere pietà.
abbiamo visto la tua anima,
vestita di tristezza,
camminare
per le strade dì Philadelphia.
Abbiamo visto i tuoi fratelli
come schiavi
E noi pelli bianche, quasi lieti,
per le strade di Philadelphia.
Sono passato accanto
alla tua anima,
sospesa, dimenticata, calpestata.
Mi hai regalato i brandelli
di una bandiera, ancora bagnati
dalle lacrime di domani.
Lotteremo insieme.
Perderemo insieme.
Vinceremo insieme.
E quando scenderà la sera
sui nostri occhi,
sulle nostre ferite,
sul silenzio delle nostre parole,
guarderemo il mondo
coricarsi dolcemente
E la nostra anima avrà ristoro.
Poesia che ha una forza narrativa e simbolica che colpisce nel profondo. Il tono, pur diverso rispetto a Il Tempo, mantiene una coerenza nella tensione tra intimo e universale, ma qui si addensa in una dimensione più storica, civile e profondamente empatica. Si confronta con la sofferenza altrui non con distacco, ma con volontà di condivisione. Il tono è profondamente solidale, attraversato da un senso di colpa trasformato in promessa di alleanza: «Lotteremo insieme./ Perderemo insieme./ Vinceremo insieme». Le immagini sono potenti ma delicate: «la tua anima/ sospesa, dimenticata, calpestata» evoca un dolore esistenziale e storico insieme. La bandiera strappata, le lacrime del domani – questa è una visione poetica del trauma e della speranza, in cui il linguaggio si fa quasi liturgico. Poesie che sono in dialogo tra loro dove si evidenzia una poetica dell’intimità cosmica e dell’umanità condivisa, in cui il tempo e il dolore si rifrangono in riflessioni sobrie, piene di calore umano. E se molti critici si sono soffermati spesso solo sugli aspetti più lirici e intimistici della poesia dei coniugi Berton, l’attuale prefatore suggerisce una visione più dedicata alla coscienza, alla giustizia, al senso della cura per l’ “altro”. Lo evidenzia soprattutto la lirica Lottare:
Forse il primo dovere del poeta
è lottare.
Forse il più grande privilegio del /poeta
è lottare:
contro il potere,
l’oppressione,
l’ingiustizia,
lo sfruttamento degli altri,
degli ultimi,
di noi.
Per la libertà di tutti.
Certo è questo lo sanno bene Stefania e Giuseppe Berton: non si tratta solo di una raccolta di poesie, ma di un dialogo a due voci che respirano all’unisono, un percorso condiviso che intreccia l’amore, l’esperienza e la consapevolezza maturata attraverso il contatto con il mondo grazie ai loro innumerevoli viaggi. Le poesie che compongono questo libro nascono dall’unione di due voci, ma anche da uno stesso sguardo sul mondo. Autori e compagni di vita che hanno attraversato insieme paesi vicini e lontani, incontrato volti, ascoltato storie, abitato silenzi. I loro viaggi non sono stati solo spostamenti nello spazio, ma passaggi attraverso la complessità dell’essere umano: il dolore e la speranza, la bellezza e la disuguaglianza, la meraviglia e il dubbio.
Questa raccolta è figlia di una sensibilità coltivata insieme, nel tempo, e maturata lungo le strade del mondo. È da lì che nasce quel senso profondo di solidarietà: da ciò che loro hanno visto e soprattutto da ciò che hanno sentito. Le poesie non vogliono offrire risposte, ma condividere il cammino, le contraddizioni e la bellezza fragile che ci unisce tutti.
I coniugi Berton svolgono attività medica, sempre a contatto con chi soffre. Ciò ha permesso loro di acquisire un profondo senso etico ed esistenziale: non è uno sguardo dall’esterno, ma una vicinanza quotidiana alla fragilità umana, una sensibilità maturata nel contatto diretto con il dolore, la speranza, la fine, e la rinascita.
Michele Miano

Stefania e Giuseppe Berton, Il Tempo dell’Universo e altre piccole storie, pref. di Michele Miano, Guido Miano Editore, Milano 2025, pp.92, isbn 979-12-81351-68-4, mianoposta@gmail.com.
