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Iniziati i lavori della 5^ edizione del G20-spiagge

DiRedazione

Apr 5, 2022

Iniziati i lavori della 5^ edizione del G20-spiagge, ospitato quest’anno a Riccione

Si è aperto questo pomeriggio al Palariccione il G20 delle spiagge, il summit che riunisce i rappresentanti dei comuni balneari appartenenti al network G20, con almeno un milione di presenze turistiche annuali. Un’occasione per i primi cittadini di confrontarsi sullo sviluppo strategico delle spiagge più visitate del nostro paese.

Due giornate di lavoro per tracciare delle progettualità che abbiano come focus la Transizione Ecologica, l’Innovazione, la Sicurezza e l’Economia.

A guidare la discussione è stato il panel “Infrastrutture, trasporti, sviluppo urbanistico e nuovi modelli di business: come creare un futuro più sostenibile?”, che ha visto il confronto tra i relatori presenti: Stefano Boeri, Architetto e Urbanista; Paolo Manca, Vicepresidente Nazionale Federalberghi; Alberto Granzotto, Presidente Nazionale FAITA Federcamping; Pietro Diamantini, Direttore della Direzione Business Alta Velocità di Trenitalia.

L’appuntamento di quest’anno, nella sua quinta edizione, per la prima volta ha aperto le porte non soltanto ai 26 sindaci dei Comuni che superano il milione di presenze turistiche, ma a tutte le 334 mete balneari italiane. Questo per «poter avere da tutti un contributo, un aiuto e un supporto in questi momenti così particolari – spiega a margine dell’avvio dei lavori la sindaca ospitante di Riccione Renata Tosi –. Il momento storico legato alla crisi geopolitica internazionale crea molta incertezza e quindi pone anche noi di fronte a una determinazione molto importante». «Le spiagge e le imprese balneari, sono una ricchezza e un patrimonio importante per la nostra comunità – ha detto la Tosi, in apertura dell’appuntamento pomeridiano sulle concessioni balneari -. Le nostre imprese locali, fatte di famiglie e di tradizione, sono un valore imprescindibili per i nostri territori. Il summit G20s è un’opportunità di confronto e di ascolto fondamentale per intraprendere insieme un percorso di difesa del nostro patrimonio comune».

«Noi abbiamo ben presente il nostro percorso nella direzione della sostenibilità ambientale, economia e sociale – afferma Roberta Roberta Nesto, Sindaco di Cavallino Treporti e Coordinatrice del Network G20s, in occasione dell’apertura dei lavori del Summit – abbiamo bisogno però di strumenti operativi e di risorse per dare delle risposte concrete ai problemi che affliggono le nostre comunità: quella dei residenti e quella dei turisti». Il focus del Network G20s è infatti quello di ottenere un riconoscimento: lo status di Città Balneare, che possa tutelare e valorizzare le peculiari destinazioni balneari del nostro paese.

«Diventa sempre più fondamentale – aggiunge Roberta Nesto – avere a disposizione strumenti che possano aiutare i sindaci nella risposta concreta di tutti i giorni, a maggior ragione quando capitano vicende importanti che ci preoccupano molto, come il Covid, piuttosto che la guerra in Ucraina. Chiediamo quindi allo Stato di riconoscere che noi siamo delle città fisarmonica e abbiamo bisogno di strumenti adeguati».

«Da questo summit uscirà una proposta concreta di pochi punti per chiedere a Roma – anticipa Tosi –, e nello specifico alla X Commissione del Parlamento, affinché si possa approdare al riconoscimento di taluni elementi di facilitazione per l’esercizio della nostra attività quotidiana».

Nel pomeriggio la discussione è proseguita con il panel: “Concessioni demaniali: un confronto tra i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria”, che ha visto sul palco gli interventi di Maurizio Rustignoli, Presidente Nazionale Fiba Confesercenti; Mauro Vanni, Presidente Nazionale Confartigianato Imprese Demaniali; Sabina Cardinali, Presidente Nazionale CNA Balneari; Antonio Capacchione, Presidente Nazionale SIB – Confcommercio; Laila Di Carlo, La Base Balneare con Donnedamare; Diego Casadei, Segretario Generale Oasi Italia; Ezio Filippucci, Presidente Regionale Assobalneari – Confindustria Emilia Romagna; Alberto Granzotto, Presidente Nazionale FAITA Federcamping.

«Sul tema del demanio aspettiamo una norma chiara da parte del Governo – ha concluso Nesto – che possa dare risposta ai nostri operatori e che possa dare ancora voglia di investire e di continuare a rendere le nostre coste accessibili e fruibili. Un tema, quindi, importantissimo»

Grande attesa infine per il convegno nazionale di domani, su “Transizione ecologica, innovazione, sicurezza ed economia: definiamo insieme il futuro del turismo balneare”. Una tavola rotonda con le principali città costiere del paese che vedrà, tra gli altri, l’intervento del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia e il presidente di ENIT, Giorgio Palmucci.

DICHIARAZIONI RELATORI

Panel 1 – Infrastrutture, trasporti, sviluppo urbanistico e nuovi modelli di business: come creare un futuro più sostenibile?

Stefano BoeriArchitetto e urbanista

“Con il mio studio, stiamo lavorando su alcuni tratti delle coste italiane. Due in particolare: Riccione e la costa a Sud di Salerno. Rendere le coste italiane, da sempre luoghi di grande attrattività turistica, anche poli di sostenibilità a 360 gradi è una sfida complessa e straordinaria.  Questo implica ripensare il rapporto con la natura, demineralizzare i suoli e investire sulla forestazione urbana. Ma anche e soprattutto ottimizzare i consumi idrici ed energetici, potenziare la produzione di energia da fonti rinnovabili e immaginare la costruzione di una vera e propria smart grid e nella prospettiva della transizione ecologica.”


Paolo MancaVicepresidente Nazionale Federalberghi

“Eventi di questo livello sono necessari per definire meglio le sensibilità legate al turismo. Troppo spesso lo si approccia come un mero fenomeno di costume, ma in realtà questo settore riveste un’importanza strategica dal punto di vista sociale, economico e di programmazione del territorio andando ad influenzare direttamente la vita dei cittadini di buona parte della nostra Nazione.”

Vittorio MessinaPresidente Nazionale Assoturismo

“Le destinazioni balneari si troveranno ad affrontare nei prossimi anni le sfide imposte dal cambiamento climatico i cui effetti negativi dovranno essere gestiti promuovendo misure ed azioni adeguate in grado di prevenire e diminuire al minimo i danni potenziali. Benché ciascuna area sia soggetta a problemi specifici, generalmente questi possono essere fatti risalire alle stesse cause comuni. Se si guarda poi alle infrastrutture occorre considerare che le stesse segnano il territorio, ne cambiano il paesaggio, lo trasformano, lo uniscono, ma allo stesso tempo impattano significativamente sull’ecosistema in cui sono inserite. Costruire infrastrutture sostenibili significa quindi sviluppare un sistema di supporto ai servizi in armonia con ambiente e paesaggio. Significa rispettare le persone, il loro lavoro e la loro sicurezza durante la fase di costruzione, migliorare la vita delle comunità per aspetti economici ma anche sociali, valorizzare i paesaggi interessati dai lavori e pensare ad un sistema di manutenzione e cura in grado di assicurare alle costruzioni la capacità di resistere, adattarsi e migliorarsi nel tempo. Il ruolo delle infrastrutture sostenibili, siano esse fisiche, tecnologiche, stradali o informatiche, risulta quindi strategico e permette di modificarne il fine ultimo: dall’essere unicamente percepite come mezzi di trasporto, veicoli di informazioni o sostegni tecnologici, le infrastrutture hanno la possibilità di trasformarsi in un vero e proprio sistema per rileggere, conoscere e vivere al meglio il territorio e le città. Un nuovo scenario in cui lo sviluppo di reti di infrastrutture sostenibili diviene opportunità di sviluppo economico e sociale”.

Alberto Granzotto, Presidente nazionale FAITA Federcamping

“Il settore del turismo all’aria aperta contribuisce per oltre l 40% al successo del prodotto turistico balneare. Tutte le tematiche relative alle concessioni impattano fortemente con un servizio essenziale e primario per oltre due terzi delle nostre aziende. ‘E pertanto fondamentale che i decreti emanandi in materia di concessioni abbiano riguardo per la specificità della nostra offerta.”

Pietro Diamantini, Direttore della Direzione Business Alta Velocità di Trenitalia

“Le spiagge italiane – ha dichiarato Pietro Diamantini, Direttore Business AV di Trenitalia – sono apprezzate in tutto il mondo e in quest’ottica con le Frecce abbiamo l’obiettivo di invogliare i turisti stranieri, sia europei che extra europei, a visitare il nostro Paese e le nostre città di mare in treno, offrendo una vasta offerta e un elevato standard di servizi. Siamo fiduciosi che la prossima estate vedrà un ulteriore incremento del turismo di prossimità, ma anche di un forte ritorno del mercato estero interessato a visitare le nostre bellezze culturali e paesaggistiche.”

Panel 2 – Concessioni demaniali: un confronto tra i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria

Maurizio RustignoliPresidente Nazionale Fiba Confesercenti

“Indispensabile da parte dello Stato intervenire quanto prima sia sulla riforma strutturale sia sulla questione erosione costiera italiana per garantire un futuro sicuro al sistema turistico italiano”.

Mauro Vanni, Presidente Nazionale Confartigianato Imprese Balneari

“La salvaguardia delle imprese balneari è garanzia per la tutela del turismo balneare e per gli investimenti necessari per competere turisticamente a livello internazionale.”

Sabina Cardinali, Presidente nazionale CNA Balneari

“Per scongiurare il dispiegarsi, incontrollato, di effetti destrutturanti in ordine alla tenuta economico-sociale del settore turistico-ricreativo legato al rilascio delle concessioni balneari CNA Balneari ritiene di assoluta importanza la messa a riparo dell’attuale modello di gestione del demanio marittimo con la possibilità, attraverso il doppio binario, della continuità aziendale per le attuali imprese e nuove iniziative imprenditoriali su aree disponibili.”


Antonio CapacchionePresidente SIB – Confcommercio


“Decine di migliaia di aziende, per la maggior parte a conduzione familiare, da troppo tempo vivono in una situazione di totale incertezza e il cui malessere si è espresso nella grande manifestazione dello scorso 10 marzo in p.zza Santi Apostoli a Roma e che ha visto la partecipazione appassionata e determinata di oltre 5.000 operatori. Non è più rinviabile un percorso di riforma della materia.

La riforma contenuta nella vigente legge 145/2018 è valida e opportuna: da applicare non da abrogare.

Le criticità sollevate dalla CE su questa legge riguardano non la “quantità temporale” della proroga (5, 10 o 15 anni) bensì la sua “modalità” di assegnazione: “automatica e generalizzata” invece che “caso per caso”

Riteniamo che sia inaccettabile l’emendamento dal Ddl concorrenza proposta dal Governo non solo perché pasticciata con disposizioni di competenza regionale e comunale (v. le modalità di fruizione rientranti nell’attività di pianificazione) ma soprattutto per l’assenza di adeguate ed effettive tutele dei concessionari attualmente operanti. Abbiamo quindi offerto al Parlamento molteplici proposte di subemendamenti finalizzati alla corretta applicazione della cd Direttiva Servizi, alla previsione di una disciplina transitoria, a tutela del legittimo affidamento dei concessionari attualmente operanti, a salvaguardia del valore aziendale e rispetto dell’esigenza di certezza del diritto, degli atti amministrativi di proroga già rilasciati. “

Laila di Carlo, La Base Balneare

“Difendiamo insieme le spiagge Made in Italy”

Diego Casadei, Segretario Generale Oasi Italia

“Credo che il governo abbia il diritto ma anche il dovere di difendere il suo sistema balneare che è un fiore all’occhiello del turismo italiano, riconosciuto universalmente ed anche le micro imprese su cui si basa che hanno saputo valorizzare un territorio “nudo” crescendo nel rispetto delle leggi dello stato.”

Ezio Filippucci, Presidente Regionale Assobalneari – Confindustria Emilia Romagna

“Nel sistema balneare italiano la diversità è la nostra forza, o meglio è la diversità che riusciamo ad esprimere che costituisce la nostra più grande ricchezza. Questa varietà si declina in una struttura articolata fatta di piccole e medie imprese e di imprese piccolissime. L’Unione Europea in questo scenario auspica la valorizzazione di questo tipo di attività e la nascita di nuove realtà simili. L’invito alle imprese balneari italiane è quindi quello di sentirsi un sistema forte e unito che da’ la possibilità di investire su se stesso e sul futuro.”

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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