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IO SONO STATO – Barabao teatro – TRENT’ANNI DALLE STRAGI DI MAFIA DEL ’92-93 – Teatro Verdi di Padova 3 maggio 2023

DiRedazione

Apr 27, 2023

Nel 1992 la mafia uccide i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Le immagini che accompagnano le stragi di Capaci e Via D’Amelio appartengono alla memoria collettiva mentre gli attentati e gli omicidi di stampo mafioso che dal 1993 coinvolgono altri uomini e donne dello Stato e “semplici” cittadini e le informazioni sui depistaggi che hanno caratterizzato la storia della Repubblica appaiono invece sbiadite e indefinite. A 30 anni da queste stragi di mafia, mercoledì 3 maggio al Teatro Verdi di Padova, la Camera di Commercio di Padova e il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale, in collaborazione con la compagnia Barabao Teatro, dedicano unagiornata di iniziative in favoredella diffusione della cultura della legalità.Il progetto, che prosegue l’impegno assunto dalla CCIAA padovana nel 2014 con la sottoscrizione del Patto per la legalità, prevede un doppio appuntamento: uno mattutino dedicato agli studenti e uno serale, gratuito, rivolto ai cittadini.

Durante la mattinata il teatro padovano si apre agli Istituti scolastici di I e II grado della provincia per ospitare la testimonianza di Tiberio Bentivoglio, imprenditore calabrese collaboratore di giustizia e vittima di racket, e a seguire, il debutto nazionale dello spettacolo teatrale “IO SONO STATO. Ricordando le offese procurate all’Umanità nel 1993” firmato Barabao Teatro. A concludere la mattinata con gli studenti, il forum di discussione durante il quale verranno raccolte riflessioni e considerazioni sui temi affrontati.

L’appuntamento serale, a ingresso gratuito con prenotazione dei posti, inizierà alle ore 20.30 con i saluti istituzionali di Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto, e di Antonio Santocono, presidente della Camera di Commercio di Padova, e di altri rappresentanti istituzionali, per poi proseguire con l’intervista/dialogo tra Fabrizio Brancoli, direttore dei quotidiani del Gruppo Gedi – Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, La Nuova di Venezia e Il Corriere delle Alpi, e Tiberio Bentivoglio, incentrata sull’esperienza di denuncia dell’imprenditore calabrese e sul suo impegno civile. Alle ore 21.15, la compagnia Barabao Teatro porta in scena la replica dello spettacolo “IO SONO STATO. Ricordando le offese procurate all’Umanità nel 1993”, un manifesto d’amore per l’Italia e la sua storia, per il senso profondo di giustizia e soprattutto di connessione e appartenenza che richiama ciascuno alla responsabilità delle proprie scelte, soprattutto per quelle che ricadono sugli altri.

LO SPETTACOLO:

IO SONO STATO. Ricordando le Offese procurate all’Umanità nel 1993, di Barabao Teatro, debutta a livello nazionale in occasione della Giornata della Legalità. Da sempre la compagnia Barabao Teatro usa linguaggi semplici ma efficaci per raccontare anche le pagine più tristi della nostra storia, sia collettiva che personale. Così, partendo dagli avvenimenti che nel corso dell’anno successivo alle stragi di Capaci e via D’Amelio colpirono il Paese, la compagnia di teatro di movimento e creazione trova il punto focale della sua rappresentazione: dando voce a quegli uomini e a quelle donne, sconosciuti ai più e che, intenti a servire un ideale di Stato verso il quale c’erano dedizione e professionalità, hanno perso la vita diventando loro malgrado vittime innocenti di Mafia (dai Vigili del Fuoco, agli uomini della Polizia Municipale e semplici cittadini). Oltre a dar voce alle persone scomparse in quei terribili frangenti, Barabao Teatro pone l’attenzione su quegli atti che sconvolsero la memoria storica dell’Italia, perché andarono a colpire anche le opere d’arte, devastando il patrimonio artistico nazionale. Un terrorismo che ferì la memoria e finanche i simboli dell’umanità. Un modo per mostrare riconoscenza a chi ha dato la vita per difendere il significato più nobile della parola STATO.  Lo spettacolo intende essere un manifesto d’amore per la storia del Paese, per quel senso profondo di giustizia e soprattutto di connessione e appartenenza. Come evoca il titolo dello spettacolo Io Sono Stato, la compagnia chiama ciascuno alla responsabilità delle proprie scelte, soprattutto per quelle che ricadono sugli altri. Per i Barabao solo questa consapevolezza conduce al cambiamento. Perché spesso lo Stato è percepito assente, talvolta lontano dagli uomini. Mentre, lo Stato siamo noi.

LA TESTIMONIANZA:

Tiberio Bentivoglio è un piccolo imprenditore di Reggio Calabria. Nel 1979 da vita alla sua prima attività commerciale che in pochissimi anni diventa una fiorente azienda, talmente vigorosa da poter anche offrire diversi posti di lavoro.  Tutto si interrompe nel 1992, quando riceve una richiesta di denaro (pizzo) da parte di alcuni malavitosi della zona. L’imprenditore non solo si oppone ma denuncia prontamente alcuni soggetti della ‘ndrangheta. Il suo NO lo costringe a subire diversi eventi dolosi, come furti, bombe, incendi e distruzione di mezzi di lavoro. Nonostante tutto prosegue nella sua scelta di vita, continuando a mettersi a disposizione della magistratura. Sei sono i procedimenti penali che hanno interessato la sua storia di resistenza e in ognuno di essi si è costituito parte civile. Nel 2011 subisce anche un tentato omicidio, salvandosi quasi miracolosamente grazie ad un marsupio di cuoio che quella mattina portava a tracolla sulla schiena, da quel giorno vive sotto scorta ed il suo negozio diventa un presidio militare, cioè controllato H24 dall’esercito italiano. Innamorato della sua terra, Bentivoglio si ostina a non abbandonarla mai e le sue continue denunce diventano le sue armi per rimanere un uomo libero. Oggi la sua attività viene svolta dentro un bene confiscato alla mafia ed è l’unico immobile confiscato in Italia gestito da una vittima di mafia riconosciuta dallo Stato. Lui non ama definirsi un testimone di Giustizia ma un testimone di verità in attesa di giustizia.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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