Nel volersi espandere bisogna essere pronti a mettersi in gioco… e nel gioco, si sa, non sempre si esce vincitori. Ne sono un esempio molte esperienze della vita.
Più si guadagna e ci si abitua alla ricchezza, più potrebbe essere difficile vivere periodi di crisi economica rispetto a chi è da sempre abituato tenori di vita inferiori.
Più ci si comunica sé stessi al mondo esterno, e più si rischia di perdere la reputazione e le sicurezze che il restare nella discrezione e nel silenzio dà alla maggior parte delle persone (che spesso criticano chi ha il coraggio di esporsi) .
Più si sceglie di evolvere spiritualmente e più si affronta una progressiva privazione di modelli comportamentali e credenze che, con tanta precisione, sono stati costruiti e stabilizzati nel tempo, per stare (fintamente) bene con sé stessi.
Più si ottengono nuovi ruoli e più è importante saper sostenere la prova della loro privazione qual ora avvenga, soprattutto se questi siano legati a forme di potere materiale, famigliare, sociale o spirituale.
Viviamo in una realtà duale: maggiore è l’ascesa in vetta che otteniamo, maggiore è la possibile discesa a valle. Non è detto che questa avvenga ma potremmo venir messi alla prova in ciò. Quanto saremmo preparati a questa esperienza? Dipende da quanto ci siamo identificati con il traguardo raggiunto!
Non si tratta di non salire, farlo è importantissimo.
Si tratta di allenarsi a farlo con centratura spirituale, disidentificandoci con i possedimenti dell’io.
Pensiamo a ciò che siamo e non a quello che il nostro Essere ci fa ottenere, a quello che facciamo per ricevere o a come appariamo.
Buona giornata ♥