Capofila il Conservatorio Tartini Trieste, con il Comune di Pirano, il Conservatorio Marcello di Venezia, la Fondazione Luigi Bon di Udine e altre istituzioni slovene
Se il progetto INTERREG tARTini /Turismo culturale all’insegna di Giuseppe Tartini – promosso per i 250 anni dalla morte del grande compositore e violinista di Pirano – aveva attivato un ampio network di realtà culturali e istituzioni pubbliche italiane e slovene, promuovendo percorsi e iniziative tuttora attivi a testimonianza dell’impegno congiunto transfrontaliero, arriva adesso Tartini bis, il nuovo INTERREG appena approvato e finanziato ai sensi del bando di capitalizzazione n. 01/2022 del Programma di Cooperazione INTERREG VI A Italia Slovenia 2021 2027. Con decisione del Comitato di Sorveglianza del 18 e 19 aprile 2023, Tartini bis con un punteggio di 95/100 è risultato finanziabile, con copertura economica complessiva pari a 661.124,80 € per un periodo di 18 mesi, e raccoglie così l’eredità del progetto concluso nel 2020 e che, oltre alle celebrazioni per i 250 anni dalla scomparsa di Tartini (calendarizzate all’irruzione della crisi pandemica), sono poi culminate nelle iniziative 2022 che hanno festeggiato i 330 anni dalla nascita di Tartini.
Capofila di progetto è adesso il Conservatorio Tartini di Trieste, in una ideale staffetta con il Comune di Pirano che resta impegnato nel nuovo INTERREG. Partner italiani saranno il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia e la Fondazione Luigi Bon, per la Slovenia l’Unione italiana e l’Agenzia di sviluppo regionale Zeleni Kras di Pivka. “Potenziare gli impatti e le sinergie del turismo culturale all’insegna di Giuseppe Tartini” è l’obiettivo di Tartini bis: un filo rosso focalizzato sulla valorizzazione transfrontaliera del patrimonio musicale classico della regione adriatica e della Musica classica come elemento culturale di carattere transfrontaliero.
Sottolinea il Direttore del Conservatorio Tartini Sandro Torlontano che «l’INTERREG tARTini è stato un esempio virtuoso di collaborazione transfrontaliera fra istituzioni culturali, quindi di reale integrazione culturale e con risultati concreti legati alla straordinaria figura di Giuseppe Tartini e alla cultura musicale come valore e appartenenza comune, al di là dei confini. Con il nuovo INTERREG Tartini bis, che siamo lieti di annunciare oggi, ci impegneremo congiuntamente per potenziare gli impatti e le sinergie del turismo culturale all’insegna di Giuseppe Tartini».
Il primo progetto INTERREG aveva portato alla realizzazione in 4 lingue (italiano, sloveno, inglese e tedesco) del portale discovertartini.eu, che ricostruisce la vita e le opere di Giuseppe Tartini e permette di navigare fra archivi digitali, un motore di ricerca musicale, lettere, scritti scientifici e didattici, offrendo la guida a musei e luoghi tartiniani, informazioni sulle eccellenze del territorio e una sezione, Tartini Junior per i più piccoli. Con il precedente progetto, inoltre si era completato il nuovo allestimento di Casa Tartini a Pirano ed è stata realizzata e aperta al pubblico La Stanza di Tartini, sede espositiva permanente, nella quale sono custoditi, al Conservatorio di Trieste, cimeli, documenti autografi, lettere e altri oggetti, era stato inoltre pubblicato l’Epistolario “Lettere e documenti” (EUT 2020): un volume in cui per la prima volta sono raccolte oltre 200 lettere, per la maggior parte inedite, che gettano nuova luce sulla personalità artistica di Giuseppe Tartini e sulla sua dimensione umana e quotidiana.
«Il nuovo progetto Tartini bis – anticipa la Presidente del Conservatorio Tartini Daniela Dado – potenzierà lo spettro d’azione del portale discovertartini.eu e implementerà l’attività di digitalizzazione, ampliando le ricerche anche agli allievi di Tartini. Sarà integrato da workshop e naturalmente da concerti e recital collegati al repertorio di Tartini e alla sua eredità musicale, offerti gratuitamente al pubblico. Crediamo fortemente nelle potenzialità del progetto come volano di turismo culturale per il comprensorio transfrontaliero della cosiddetta “Tartini Route”, che collega i luoghi fra Pirano e il Veneto, dove Tartini è nato, ha vissuto e lavorato influenzando il vasto ambiente culturale europeo. Perno di questo percorso è la città di Trieste con il Conservatorio a lui intitolato dove il pubblico può visitare La Stanza di Tartini, uno spazio espositivo che mettiamo a disposizione anche degli appassionati da remoto attraverso la visita virtuale online, ricca di contenuti divulgativi».
Fonte : Vuesse&c