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IV GIORNATA NAZIONALE CONTRO LA SOLITUDINE DELL’ANZIANO Padova, 15 novembre 2021 – IL DOLORE PSICHICO E LA SOLITUDINE

DiRedazione

Nov 6, 2021

IV GIORNATA NAZIONALE CONTRO LA SOLITUDINE DELL’ANZIANO

Padova, 15 novembre 2021 – Fornace Carotta – Via Siracusa, 61

IL DOLORE PSICHICO E LA SOLITUDINE

L’attenzione personale e della comunità per lenire la sofferenza della mente

EVENTO IBRIDO

L’Associazione italiana di Psicogeriatria (AIP) organizza per lunedì 15 novembre 2021 il quarto convegno nazionale contro la solitudine dell’anziano. Si tratta di un evento ibrido: sarà infatti possibile partecipare alla giornata organizzata a Padova alla Fornace Carotta di via Siracusa 61, oppure seguire le varie sessioni on line, sempre però iscrivendosi alla piattaforma:

https://secure.onlinecongress.it/onlinecongress/secure/form.aspx?GUID=8586718823137757305930103&fbclid=IwAR2FJcaKy_v4QJVIEL5Gelxe5-xSo9zQ3rkeSgvH3madmVfIJUYs1_le1rg

Il convegno, patrocinato dal Comune di Padova e da Città Sane, è il quarto appuntamento organizzato nella Giornata Nazionale dedicata alla lotta contro la solitudine: un fenomeno ancora poco discusso in modo diretto.

Fenomeno che vede gli organizzatori del Convegno Nazionale da sempre in prima linea, soprattutto per quanto riguarda la solitudine dell’anziano fragile.

Spiega il Prof. Diego De Leo, suicidologo di fama internazionale e promotore del Convegno Nazionale: “La solitudine che fa soffrire è la percezione che le relazioni con gli altri non siano della qualità che desidereremmo avere. Pensiamo che gli altri non ci conoscano affatto; in questo modo ci sentiamo soli e isolati anche se viviamo in mezzo a una moltitudine di persone. Come ricercatori e clinici, stiamo capendo sempre meglio quale sia il ruolo della solitudine nella nostra vita, non solo a livello psicologico ma anche sulla salute fisica. Con questo convegno cerchiamo di stimolare anche i nostri colleghi a non limitarsi a chiedere ai propri pazienti se vivono soli ma anche e soprattutto se questi si sentono soli. Ciò permetterebbe di entrare in realtà individuali quasi sempre inesplorate nella pratica clinica eppure così importanti nei loro risvolti psichici e somatici”.

“La sofferenza somatica e psichica- spiega Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria – provocata dalla solitudine è una delle problematiche più rilevanti del nostro tempo. Un documento dell’Università di Oxford riporta la frase: Loneliness is the leprosy of the 21th Century. Però, la lebbra oggi non è più trasmissibile, mentre nelle nostre comunità vi è il rischio che la solitudine si espanda, perché, senza interventi qualificati e profondi, solitudine crea solitudine. I diversi contributi al convegno del 15 novembre presenteranno una visione delle cause e dei possibili rimedi. Purtroppo, lo scenario non è rasserenante, perché non è ancora entrata nel profondo delle comunità l’idea che la solitudine è mortale; le comunità stesse non sono in grado di rendere palese la sofferenza di chi è solo. In questo scenario l’intervento di AIP è complesso, con lo scopo di offrire modelli possibili di comportamento individuale e collettivo a favore di chi è solo, che vanno dell’indicazione di adeguate proposte abitative, all’organizzazione delle strade, alla creazione di luoghi di aggregazione in sostituzione di quelli tradizionali, che sono entrati in crisi. Però, sullo sfondo, resta il fondamento psicosociale del problema, ben espresso da questa frase: Da quando i tetti si sono infittiti di parabole si sono moltiplicate le porte blindate”.

Il Convegno si aprirà alle ore 9.30 con il saluto delle autorità comunali e di Paolo Fortuna, Direttore Generale dell’USL Euganea.

Alle ore 10.00 il primo contributo scientifico è affidato, come consuetudine, al Prof. Diego De Leo che relazionerà su “Solitudine e sofferenza estrema”. L’accento verrà posto sul senso di separazione e non-appartenenza, e sulle conseguenze che questo doloroso sentire può creare alle persone che si sentono sole.

Tra i relatori del mattino avremo Guidalberto Bormolini (monaco, laureatoalla Pontificia Università Gregoriana, specializzato in Antropologia teologica e dottorando in Teologia Spirituale) che si occuperà di “La sofferenza della mente e la speranza” che così anticipa la sua relazione: “La sofferenza interiore e la solitudine esistenziale sono sempre più diffuse nella nostra civiltà, ma hanno radici antiche. L’umanità, che non ha mai smesso di lottare contro ogni forma di sofferenza, ha adottato da lungo tempo l’arte della speranza come uno strumento capace non solo di donare senso ma anche di aumentare la resilienza nelle avversità. Se la speranza si colora di spiritualità può perfino essere capace di capovolgere quanto si vive e trasformarla in meravigliosa occasione di crescita”

Ines Testoni (professoressa e direttrice del Master in Death Studies & The End of Life, Università di Padova; componente del tavolo bilaterale MIUR – Ministero della Salute per l’insegnamento di cure palliative nei corsi di laurea in Psicologia) affronterà “Le dinamiche della sofferenza della mente”. Per la studiosa infatti: “La solitudine si costituisce nella mancanza di significati da condividere. Anche una vita ricca di relazioni in cui però non si hanno contenuti significativi da condividere causa sofferenza. Gli impliciti entro cui implodono i significati più autentici riguardano sempre la dimensione esistenziale, quindi il vivere sapendo di dover morire. Gli anziani si sentono soli e soffrono per questo perché nessuno è disposto a rendere espliciti gli argomenti che danno senso al loro tramonto”.

La parola passa poi a Maurizio Pompili (professore ordinario di Psichiatria e direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria presso la Facoltà di Medicina e Psicologia, Università La Sapienza di Roma) che dialogherà circa “Il dolore psichico e il suicidio”, mentre Augusto Caraceni affronterà l’argomento: “L’Hospice e le Cure Palliative: la sofferenza mentale e la solitudine degli anziani di fronte alla incurabilità e al fine vita”. Chiude la sessione del mattino Renzo Rozzini con “Il dolore della mente e la salute del corpo”.

Se al mattino il focus affrontato riguarda principalmente la sofferenza mentale che porta l’individuo a isolarsi nella sofferenza, soprattutto verso il fine vita, il Convegno riprende il pomeriggio con uno sguardo rivolto più alle dinamiche sociali.

Si comincia con la rflessione di Tiziano Vecchiato (Presidente Fondazione Zancan, e direttore della collana Mulino “Sistemi di Welfare”) che affronterà il tema: “La solitudine dei più deboli” per proseguire con Fabrizio Asioli  e “Il bisogno degli altri” concludendo con Alberto Cester e “La solitudine degli altri”.

Anche la riflessione di Virginio Colmegna prosegue in questo senso, invitando quindi a una discussione generale: “La comunità in supporto alla sofferenza individuale”.

Chiudono la giornata convegnistica le propositive riflessioni del Presidente dell’associazione AIP, Prof. Marco Trabucchi. Con il suo consueto sguardo rivolto al domani, Trabucchi sigilla la giornata con un intervento dal titolo: “Conclusioni: uno sguardo al futuro”.

Lo scopo della giornata nazionale contro la solitudine non è celebrare la sofferenza, piuttosto cercare di coniugare consapevolezza, coscienza, pensieri e azioni per il superamento individuale e collettivo di questa grave condizione umana, nel solco di una comunità attiva, resiliente e solidale. E di professionisti preparati e sensibili che sanno curare: riconoscendone i segni e intervenendo in tempo.

Il Convegno è patrocinato dal Comune di Padova, dal Progetto Città Sane, dalla Fondazione De Leo Fund onlus.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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