JESOLO FINALMENTE HA IL SUO PAT. QUESTA MATTINA LA FIRMA A VENEZIA
Il sindaco Valerio Zoggia ha siglato in Conferenza dei Servizi con la Regione Veneto il nuovo strumento di pianificazione urbanistica che supera il vecchio PRG. Il primo cittadino di Jesolo: “Un momento storico che ci consente di dare forma al futuro della città”.
A quattro anni dall’adozione in Consiglio comunale del Piano di Assetto del Territorio, era il novembre 2016, lo strumento di pianificazione urbanistica è stato approvato in via definitiva questa mattina in Conferenza dei Servizi a Venezia dalla Regione Veneto e dal Comune di Jesolo. Alla firma hanno partecipa per la città il sindaco, Valerio Zoggia e l’assessore all’Urbanistica, Otello Bergamo. Ora si attendono gli ultimi adempimenti e la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto (BUR).
“La firma del PAT è un momento storico per Jesolo che ci consente di dare forma al futuro della città da qui ai prossimi vent’anni. Si tratta di uno strumento che contiene grandi innovazioni e che recepisce tutti quegli aspetti di attenzione ambientale che sono orami diventati una necessità per avere una realtà urbana sostenibile e a misura di cittadino – commenta il sindaco della città di Jesolo, Valerio Zoggia –. La redazione del Piano e i diversi passaggi hanno richiesto tempo, trattandosi di uno strumento complesso che deve intervenire in una realtà complessa come quella di Jesolo. Ora abbiamo in mano una bussola per orientare la crescita della nostra città e sostenere una riqualificazione importante dell’intero territorio. Un ringraziamento lo rivolgo agli uffici Urbanistica e Cartografico per il grande lavoro svolto”.
Il PAT rappresenta un superamento dell’ormai datato Piano Regolatore Generale PRG e individua le nuove linee strategiche e le regole di sviluppo della località per i prossimi vent’anni che troveranno poi attuazione nel nuovo Piano degli Interventi. Elemento chiave è il metro cubo zero, l’assenza cioè di ulteriori capacità edificatorie rispetto a quelle esistenti. Sulla base della legge regionale 14 del 2017 “Veneto 2050”, sul contenimento del consumo di suolo, è stata rivista la quantità massima di superficie sviluppabile passata da circa 350 a 171,71 ettari.
I capisaldi su cui si focalizza il Piano di Assetto del Territorio riguardano la salvaguardia delle qualità ambientali, culturali ed insediative del territorio al fine della conservazione, tutela e valorizzazione dei beni naturali, culturali, architettonici ed archeologici. Viene poi posta attenzione alla tutela delle identità storico-culturali, la qualità e differenziazione dei paesaggi urbani ed extraurbani per arrivare ad una riqualificazione degli insediamenti storici ed il recupero del patrimonio edilizio ed ambientale esistente. Anche lo sviluppo turistico è al centro del PAT, che guarda ad una crescita sostenibile con interventi sulle attività produttive e commerciali che potranno ampliare i locali e le strutture ricettive alberghiere riqualificarsi così come i servizi di balneazione con elevati standard di qualità architettonica, rispetto ambientale, tecnologia ed efficientemente energetico. Il piano individua anche le direttrici infrastrutturali strategiche e promuove la ciclabilità e la mobilità sostenibile.