JESOLO, SÌ AL CONTRATTO DI AREA UMIDA DELLA LAGUNA NORD DI VENEZIA
Il comune aderisce al progetto che definisce le regole per una fruizione sostenibile del bacino della Laguna Nord di Venezia, patrimonio UNESCO, che interessa anche la città di Jesolo.
È stata trasmessa in questi giorni dal Comune di Jesolo la lettera di adesione al Contratto di Area Umida della Laguna Nord di Venezia, uno strumento volontario di programmazione strategica e negoziata attraverso cui vengono definiti obiettivi e azioni condivisi tra tutti gli stakeholder del territorio interessato.
Nello specifico il progetto “Crew”, promosso da WetNet, Interreg Mediterranean project, di cui l’università IUAV di Venezia è tra i promotori principali, intende garantire un migliore coordinamento tra i diversi livelli di pianificazione territoriale e le autorità responsabili della loro gestione.
“Il nuovo Pat di Jesolo – commenta il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia – ha indicato la valorizzazione dell’ambiente come uno dei punti qualificanti della nostra amministrazione, che punta sulla qualità ambientale come garanzia per abitanti e turisti che troveranno in Jesolo una città ecosostenibie. In particolare per la laguna ci proponiamo di conservare gli habitat, tutelare le risorse vegetali, promuovere una fruibilità sostenibile per finalità scientifiche, didattiche e ricreative. Il sistema dei contratti d’area può essere vincente per relazionarsi all’ambiente in modo consapevole e sostenibile, perché, coinvolgendo tutti i soggetti interessati, li rende parte attiva nel processo di salvaguardia, recependo le istanze e contemperandole con le esigenze ambientali”.
Con il supporto finanziario dell’Unione Europea è stato individuato nella Laguna Nord di Venezia un ambito idoneo dove proporre un percorso pilota di governance con l’obiettivo di salvaguardarla. Per l’attivazione dell’iniziativa risulta basilare la collaborazione dei comuni che si affacciano sulla Laguna Nord, nonché della Regione del Veneto e dell’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, oltre agli Enti competenti per le tematiche che saranno affrontate.
Il gruppo di lavoro dovrà redigere un Piano strategico di medio lungo-termine e un Piano d’azione a breve termine (2-3 anni) finalizzati alla salvaguardia del paesaggio delle aree umide lagunari, alla tutela delle acque, alla mitigazione del rischio idraulico e alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari.