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La difficoltà di reperire un artigiano… non solo a Ferragosto: Riflessioni a 40 anni dalla Legge sull’artigianato

DiRedazione

Ago 12, 2025

LA DIFFICOLTÀ DI REPERIRE UN ARTIGIANO… NON SOLO A FERRAGOSTO
Riflessioni del presidente di Confartigianato Imprese Treviso, Flavio Romanello, a 40 anni esatti dalla Legge quadro sull’artigianato.

TV, 12 AGOSTO – Esattamente 40 anni fa, ossia l’8 agosto 1985, in Italia entrava in vigore la Legge n.443/1985, la cosiddetta Legge quadro dell’artigianato. “Oggi, a distanza di quattro decenni – commenta il presidente mandamentale di Confartigianato Imprese Treviso, Flavio Romanello – probabilmente vale la pena fare alcune modifiche, su cui sappiamo si sta già ragionando a Roma, poiché il quadro socio-economico è cambiato in toto, così come le nostre aziende. Quella legge ragionava in prevalenza sui limiti dimensionali dell’impresa artigiana, che oggi non hanno più molto motivo di esistere, quanto meno non in quel modo. Come artigiani reputiamo che occorra dare nuova linfa e sostegno alla nostra professione, che altrimenti rischia seriamente di scomparire. A Ferragosto, tutti tocchiamo con mano quanto sia complicato reperire un artigiano per le emergenze (un idraulico, un falegname, un meccanico, un elettricista,…), ma se procediamo di questo passo, con una contrazione progressiva dei mestieri artigiani, come stiamo registrando come associazione, un domani – non troppo lontano – rischiamo che i disagi di agosto si estendano ben più oltre, cosa che vorremmo evitare. Avere o non avere gli artigiani sul territorio, implica scenari sociali ed economici diversi da quelli a cui siamo abituati”.

Flavio Romanello

Il Mandamento di Treviso, che Romanello presiede, è una delle associazioni di rappresentanza degli artigiani con il maggior tasso di penetrazione nel tessuto economico trevigiano, circa 2.300 associate, un buon punto di osservazione sullo stato di salute delle piccole e medio imprese locali, “da sempre l’ossatura del sistema economico italiano, in particolare del Nordest. Ebbene, guardando gli andamenti generali del settore, come anticipavo, non nascondo la nostra preoccupazione rispetto a come sta evolvendo la situazione generale. La nostra è una categoria che si sta contraendo. Negli ultimi 15 anni, il Mandamento ha avuto un calo di aziende associate: poiché da un lato molte hanno chiuso senza avere continuità generazionale, una volta raggiunti i limiti di età del titolare o dei titolari; dall’altro lato, i giovani non hanno più la voglia di intraprendere come un tempo, tanto più soffrendo la nostra società di un grave calo demografico (i giovani oggi sono merce rara, dal milione di nascite dei primi anni ’60 siamo arrivati attualmente a poco più di 340mila nati l’anno). Se ci aggiungiamo i percorsi tortuosi che la burocrazia ci fa percorrere, anche solo per avere un documento, la situazione è preoccupante. E poi c’è tutta la questione del credito: dati di questi giorni, ci dicono che negli ultimi dieci anni c’è stata una contrazione fino al 60% dei prestiti bancari verso le piccole e medio imprese”.

Romanello conclude: “Qualcosa si sta facendo, sia a livello nazionale che regionale, per sostenere il nostro sistema economico, anche per aiutare i giovani ad avere prospettiva e voglia di futuro, ma pensiamo sia ancora insufficiente. Ci dev’essere uno sforzo coordinato di sistema, delle aziende insieme alle Istituzioni e alla politica. Noi artigiani stiamo cercando di spingere su innovazione, digitalizzazione, formazione, ricambio generazionale, capacità di fare squadra. A livello politico pensiamo servano maggiori politiche di sviluppo e sostegno alle imprese artigiane, compreso il sostegno al credito, più servizi e agevolazioni economiche per le famiglie, anche per acquistare casa. Vedere gli artigiani estinguersi non è un fenomeno naturale, bensì il frutto di scelte politiche, burocratiche ed economiche che creano condizioni a sfavore o a sostegno della categoria. Facciamo in modo, insieme, che le imprese artigiane continuino a vivere e prosperare, per il bene delle nostre comunità”.


MANDAMENTO CONFARTIGIANATO IMPRESE TREVISO in breve
Fra i maggiori mandamenti Confartigianato della provincia di Treviso, Confartigianato Imprese Treviso rappresenta ed eroga servizi e consulenza specializzata a piccole aziende artigiane, distribuite in 22 comuni della Marca trevigiana (Treviso, Mogliano Veneto, Breda di Piave, Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Istrana, Maserada sul Piave, Monastier di Treviso, Morgano, Paese, Preganziol, Ponzano Veneto, Povegliano, Quinto di Treviso, Roncade, San Biagio di Callalta, Silea, Spresiano, Villorba, Zenson di Piave, Zero Branco).
Il Mandamento di Treviso nel 2019 ha festeggiato i 70 anni di attività; ha sede in città, in via Rosa Zalivani 2, e quattro uffici periferici rispettivamente a Paese, Villorba, Mogliano Veneto e San Biagio di Callalta.
Il presidente mandamentale di Confartigianato Imprese Treviso è Flavio Romanello; vicepresidente vicario Flavio Guerretta, vicepresidente Daniela Zanellato. Il direttore è Andrea Paronetto.

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