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La mirada incendiada vince il Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste

DiRedazione

Nov 13, 2021

La mirada incendiada vince il Festival del Cinema Ibero-Latino Americano
La Repubblica Dominicana a sorpresa: premiati tutti e tre i suoi film
Mapa de sueños latinoamericanos vince Contemporanea Concorso e il Premio del Pubblico
O clube dos anjos è il Miglior adattamento in Cinema e Letteratura

Ha vinto il Cile, ma sono stati l’Argentina, il Messico e la Repubblica Dominicana a spartirsi numerosi premi nelle diverse sezioni del 36° Festival del Cinema Ibero-Latino Americano, durante la Cerimonia di Premiazione che si è tenuta il 13 novembre alle ore 20, nella Sala Luttazzi del Magazzino 26, nel Porto Vecchio di Trieste. Il Paese caraibico ha raggiunto un risultato sorprendente: tutti e tre i film che ha presentato a Trieste hanno ottenuto un premio.

La mirada incendiada di Tatiana Gaviola è il Miglior Film del Concorso Ufficiale, scelto dalla Giuria composta da Luigi Cuciniello, Enric Bou e Alberto Garcia Ferrer, perché, “partendo da un fatto reale, rivela in maniera drammaturgicamente efficace ed originale un episodio tragico dell’opposizione popolare al regime di Pinochet”. Il Premio Speciale della Giuria è andato al dominicano Malpaso di Héctor Valdez, che si rivela “sorprendente, per il linguaggio cinematografico molto efficace ed essenziale, con un coinvolgente equilibrio tra l’ambientazione estrema di frontiera e il credibile sviluppo psicologico dei personaggi.”. Ancora la Repubblica Dominicana, in coproduzione con il Messico, ha vinto il Premio alla Miglior Sceneggiatura, andato a Carlos Cuarón per Amalgama, film di cui firma anche la regia perché “riesce a risolvere le tensioni drammatiche con humor”. La Miglior regia è dell’argentino El silencio del cazador di Martín Desalvo, che “equilibra e conduce lo sviluppo e la crescita dei personaggi e sostiene l’azione, la tensione e la struttura”. Tutti al femminile gli altri premi del Concorso Ufficiale, la Miglior interprete è Anabela Moreira, per la coproduzione franco-portoghese O último banho di David Bonneville, mentre la Menzione speciale è andata alle protagoniste del messicano Nudo mixteco di Angeles Cruz.

In Contemporanea Concorso, la coproduzione messicano-norvegese Mapa de sueños latinoamericanos di Martín Weber, ha vinto due premi: Miglior film e Miglior Sceneggiatura, perché, spiega la Giuria, composta da Javier Espada, Bernardo Arellano ed Eduardo Flores, nelle motivazioni al Premio per il Miglior film, “la bella esecuzione tecnica così come il profondo saggio sociale rende evidente che siamo parte di un grande tessuto che, lacerato o meno, può essere ricostituito”. Il film ha incantato il Festival: oltre ai premi già citati si aggiudica anche il Premio del Pubblico di quest’edizione. La Repubblica Dominicana ottiene qui il suo terzo premio: Dossier de ausencias di Rolando Díaz è la Miglior produzione di Contemporanea Concorso; la Giuria riconosce “lo sforzo e il bisogno di portare sullo schermo e al grande pubblico una lotta silenziosa e perenne, ma non per questo meno importante, circa l’urgenza di dare voce ai senza voce, tanto nella nostra regione latinoamericana quanto nel mondo intero”. La Menzione Speciale è stata per il colombiano El film justifica los medios di Jacobo del Castillo, per la sua valorizzazione degli archivi cinematografici, “un lavoro necessario affinché non si perda il lavoro silenzioso di molti archivi che conservano la memoria del cinema colombiano. Senza memoria non può esserci giustizia, senza memoria non può esserci futuro “spiega la Giuria nelle belle motivazioni.

La coproduzione brasiliano-portoghese O clube dos anjos di Angelo Defanti ha vinto Cinema e Letteratura, essendo il Miglior adattamento cinematografico; la Giuria, composta da David Schidlowsky, Alex Quiroga, Carolina Espinoza Cartes, Elena Liverani e Mariachiara Russo, con il coordinamento di Federica Rocco e Helena Lozano, ha apprezzato la messa in scena che “trasporta dal cinema al teatro senza rendersene quasi conto, mediante un ritmo narrativo a tratti vertiginoso, a tratti sospeso”. Menzione Speciale all’attrice cilena Daniela Ramírez, che dà il volto a Isabel Allende nella docu-serie Isabel, la historia íntima de la escritora Isabel Allende: “Daniela riesce ad empatizzare con il pubblico, è credibile sia nei momenti gioiosi che in quelli più drammatici. Brillante interpretazione che fa rivivere molti passaggi delle opere e dei frammenti della vita della scrittrice” scrivono i Giurati nelle motivazioni.

Le Giurie giovanili formate da una delegazione di studenti dell’Istituto Marco Belli e dell’Istituto Algarotti, hanno scelto entrambe di assegnare il Premio Malvinas al messicano Negra di Medhin Tewolde Serrano “perché i temi trattati e la ricerca psicologica che la regista fa su se stessa ci permettono di vivere e capire sulla nostra pelle come l’odio verso la diversità possa distruggere emozionalmente e psicologicamente le persone” scrivono nelle loro motivazioni gli studenti del Marco Belli. “Le cinque donne che raccontano la loro lotta contro gli stereotipi e la discriminazione ci hanno fatto capire il loro dolore e quanto grande sia il problema del razzismo che si cerca di occultare in Messico” scrivono gli studenti dell’Algarotti. Il Marco Belli ha voluto assegnare una Menzione Speciale all’argentino Algo se enciende di Luciana Gentinetta Argentina, “per il tema molto importante e sfortunatamente molto attuale: quello della scomparsa di una ragazza e della violenza di genere”. Negra di Medhin Tewolde Serrano e Tejiendo sombras di Erica Nguyen hanno ottenuto anche il Premio Arcoiris.

Il Premio Mundo Latino, assegnato dagli studenti del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, è stato vinto dalla coproduzione peruviano-cilena-statunitense-spagnola Tejiendo sombras di Erica Nguyen, che, sottolinea la Giuria, “già dal titolo, esprime agli spettatori un doppio significato: l’idea di accrescere e mantenere le tradizioni attraverso la cultura (in questo caso, i cappelli), e la dura realtà latinoamericana: le ombre di cui a volte non si tiene conto”.

L’argentino Inmortal di Fernando Spiner ha vinto il Premio per la Miglior Colonna Sonora, “perchè le modulazioni sonore riescono a creare consapevolmente un clima di mistero e suspence nel contesto cinematografico”. Il Premio FICC è stato per il costaricense El pájaro de fuego di César Caro Cruz. Il Premio Ital-Iber, assegnato dalla piattaforma spagnola Efilm, che ha ospitato parte del programma in streaming della 36° edizione del Festival, è andato a La mirada incendiada di Tatiana Gaviola (Miglior film) e ad Amalgama di Carlos Cuarón (Miglior sceneggiatura).

Qui sotto la lista completa dei Premi e dei loro vincitori, con le motivazioni. Nel comunicato stampa completo, che trovate a questo link, anche il programma di domenica 14 e lunedì 15 novembre nella Sala Luttazzi, del Porto Vecchio, con i film vincitori del 36° Festival del Cinema Latino Americano di Trieste e una selezione di film di questa edizione, e i film presenti su Mowies domenica 14 e lunedì 15 novembre: (sono tutte produzioni provenienti dalle sezioni Malvinas e Mundo Latino).

Ricordiamo che l’accesso alle sale del Festival è consentito solo se in possesso del Green Pass e che all’interno delle sale è obbligatorio l’uso della mascherina. Tutte le informazioni sul sito del Festival, www.cinelatinotrieste.org.

Il 36° Festival del Cinema Ibero-Latino Americano è co-organizzato con il Comune di Trieste – Assessorato Politiche della Cultura e del Turismo.

CONCORSO UFFICIALE
Miglior film
La mirada incendiada di Tatiana Gaviola, Cile, 2021 – 95 min.
Miglior film a un’opera che, partendo da un fatto reale, rivela in maniera drammaturgicamente efficace ed originale un episodio tragico dell’opposizione popolare al regime di Pinochet.

Premio Speciale della Giuria
Malpaso di Héctor Valdez, Repubblica Dominicana, 2019 – 80 min
Un’opera sorprendente, per il linguaggio cinematografico molto efficace ed essenziale, con un coinvolgente equilibrio tra l’ambientazione estrema di frontiera e il credibile sviluppo psicologico dei personaggi.

Miglior Regia
El silencio del cazador di Martín Desalvo, Argentina, 2019 – 103 min.
Una regia che equilibra e conduce lo sviluppo e la crescita dei personaggi e che sostiene l’azione, la
tensione e la struttura.

Miglior Sceneggiatura
Amalgama di Carlos Cuarón, Messico/Rep. Dominicana, 2021
Una sceneggiatura che presenta quattro personaggi in un’isola semi-deserta e riesce a risolvere le tensioni drammatiche con humor.

Miglior interprete
Anabela Moreira di O último banho
Una performance intensa e credibile in un percorso di vita che, pur toccando situazioni estreme, è sempre equilibrato e coinvolgente per lo spettatore.

Menzione speciale
Le attrici di Nudo mixteco

CONTEMPORANEA CONCORSO

Miglior film
Mapa de sueños latinoamericanos di Martín Weber, Messico/Norvegia, 2020 – 93 min.
Il regista Marín Weber ha raccolto virtuosamente per 20 anni una collezione di testimonianze, prima in fotografia fissa e poi attraverso il cinema più puro, le relazioni familiari e intergenerazionali in America Latina. Contrapponendo le dure esperienze di vita e i molteplici punti di vista dei personaggi in modo sensibile, accattivante e poetico, rivela i problemi affrontati dalla generazione dei personaggi, che abitano l’emarginazione, con quella dei loro genitori e dei loro figli, in cui ogni storia accompagna la seguente e dà un nuovo significato alla precedente. Cosa che porta noi spettatori, come i personaggi, a considerare il nostro passato, a condividere il nostro presente e a proiettarci nei diversi futuri possibili. Il film si riappropria e ci invita a condividere e a nominare l’invisibile: i nostri sogni. Creando il bisogno di sapere cosa è successo nel frattempo ai desideri dei personaggi, elabora un’atmosfera malinconica, mostrando situazioni estreme, dolorose e oscure, per svelare infine se questi sogni si sono realizzati. La bella esecuzione tecnica così come il profondo saggio sociale rende evidente che siamo parte di un grande tessuto che, lacerato o meno, può essere ricostituito. In un gioco di specchi contrastano i cambiamenti a livello individuale e collettivo, rendendo evidente la capacità luminosa della gente di andare avanti, di non tentennare davanti alle grandi sfide che la vita ci presenta, di comprendere che siamo tutti un riflesso degli altri, capendo che identificarsi con l’altro è prendere coscienza di noi stessi.

Menzione speciale
El film justifica los medios di Jacobo del Castillo, Colombia, 2021
Un documentario impegnato che sottolinea il valore politico delle immagini e l’importanza della memoria per conoscere il nostro passato e ricordare utopie ancora sospese. Un lavoro necessario affinché non si perda il lavoro silenzioso di molti archivi che conservano la memoria del cinema colombiano. Senza memoria non può esserci giustizia, senza memoria non può esserci futuro. Fare cinema significa anche impegnarsi sul fronte della realtà, nei confronti di tutte le persone calpestate dalla storia, di tutti gli esseri umani maltrattati dal potere. Archivi tanto necessari come lo è l’etica.

Miglior Produzione
Dossier de ausencias di Rolando Díaz, Rep. Dominicana, 2020 – 76min.
MotivazioneRiconosciamo in Dossier de ausencias lo sforzo e il bisogo schermo e al grande pubblico una lotta silenziosa e perenne, ma non per questo meno importantno di portare sulle, circa l’urgenza di dare voce ai senza voce, tanto nella nostra region
e latinoamericana quanto nel mondo intero. Congratulazioni per il premio, aspettando più lavori con questo contenuto e questa qualità.

Miglior Sceneggiatura
Mapa de sueños latinoamericanos di Martín Weber, Messico/Norvegia, 2020 – 93 min.
Motivazione
Sulla narrativa la storia sviluppa una diversità di identità, vasta quanto le nostre identità, sviluppando i personaggi con la profondità necessaria per arrivare all’empatia; si sviluppano una molteplicità di relazioni che mostrano con grande verità che il nostro senso della vita si comunica nei desideri rappresentati nei sogni, che danno potenti lezioni di una vita che, in costante movimento, ci porta dalla commedia alla tragedia, dall’oscurità alla luce, per mostrarci la bellezza umana in tutte le sue dimensioni.

CINEMA E LETTERATURA

Miglior adattamento cinematografico
O clube dos anjos di Angelo Defanti, Brasile/Portogallo, 2020 – 102 min.
Motivazione
Il premio della Giuria Cinema e Letteratura va al film “O clube de dos anjos” di Angelo Defanti, eccellente trasposizione del romanzo omonimo di Luis Fernando Verissimo. Il film si struttura intorno a un peccato capitale, la gola, che nell’età matura rappresenta uno dei pochi piaceri. Un misterioso chef che in qualche modo rappresenta Lucifero, prepara squisiti manicaretti per questo gruppo di amici. Siccome nella vita tutto ha un prezzo, anche il piacere può sfociare in thanatos, intrighi come in Re Lear di Shakespeare.
La magistrale messa in scena trasporta dal cinema al teatro senza rendersene quasi conto, mediante un ritmo narrativo a tratti vertiginoso, a tratti sospeso. L’impeccabile fotografia di Rui Poças non ha eguali. Il gioco dei formati, eterogenei e fluidi, riesce a catturare il pubblico che si identifica con i personaggi. Infine, tra i piatti strabilianti, indimenticabile la paella.

Menzione Speciale
a Daniela Ramírez interprete di Isabel Allende nella docu-serie Isabel, la historia íntima de la escritora Isabel Allende
Motivazione
Conferiamo una menzione speciale all’attrice Daniela Ramírez per la sua interpretazione nella serie Isabel, la historia íntima de la escritora Isabel Allende, riconoscendo la sua bravura nel porsi in tutti i registri della vita della scrittrice, dagli esordi fino ai momenti più complessi. Daniela riesce ad empatizzare con il pubblico, è credibile sia nei momenti gioiosi che in quelli più drammatici. Brillante interpretazione che fa rivivere molti passaggi delle opere e dei frammenti della vita della scrittrice. La sua interpretazione coinvolge mirabilmente il pubblico che si immedesima completamente nella trama.

PREMIO DEL PUBBLICO
Mapa de sueños latinoamericanos di Martín Weber, Messico/Norvegia, 2020 – 93 min.

PREMIO MALVINAS
Istituto Marco Belli
Negra di Medhin Tewolde Serrano, Messico, 2020 – 72 min.
Motivazione
Abbiamo deciso di assegnare il premio Malvinas al documentario Negra di Medhin Tewolde Serrano, perché i temi trattati e la ricerca psicologica che la regista fa su se stessa ci permettono di vivere e capire sulla nostra pelle come l’odio verso la diversità possa distruggere emozionalmente e psicologicamente le persone.
Attraverso la memoria della voce narrante, che si sentì chiamare “negra” per la prima volta quando era una bambina, si apre il film e possiamo vivere con lei e le altre donne i maltrattamenti, l’odio e il razzismo che tanto hanno influito nelle loro vite, facendole sentire sbagliate per molti anni. Tuttavia, Negra offre anche un aspetto positivo, perché mostra come le donne, protagoniste del documentario, siano riuscite a superare i conflitti e le vessazioni grazie al dialogo, l’arte e l’espressione della loro persona.

Menzione speciale
Algo se enciende di Luciana Gentinetta Argentina, 2021 – 62 min.
Motivazione
Merita una menzione speciale l’opera Algo se enciende di Luciana Gentinetta per il tema molto importante e sfortunatamente molto attuale: quello della scomparsa di una ragazza e della violenza di genere; dato che i protagonisti sono quasi come i nostri compagni di scuola, ci sentiamo particolarmente coinvolti dalla storia, anche per le emozioni che ci ha trasmesso grazie alla narrazione in prima persona della regista e degli amici della ragazza scomparsa, che continuano a chiedere giustizia nonostante tutto.

PREMIO MALVINAS
Algarotti
Negra di Medhin Tewolde Serrano, Messico, 2020 – 72 min.
Motivazione
Abbiamo deciso di premiare con il voto 8 il film Negra perché ci ha fatto immergere in un tema antico, ma purtroppo ancora attuale. Le cinque donne che raccontano la loro lotta contro gli stereotipi e la discriminazione ci hanno fatto capire il loro dolore e quanto grande sia il problema del razzismo che si cerca di occultare in Messico. Inoltre si comprende l’importanza di non dimenticare o cancellare le nostre origini e la nostra cultura, come la lingua e le tradizioni che fanno
parte di noi stessi. Solo perché qualcuno lo considera qualcosa di male. La fotografia e le musiche ci fanno entrare in un mondo che la regista ci vuole mostrare e si adattano molto bene al contesto.

PREMIO MUNDO LATINO
Tejiendo sombras di Erica Nguyen, Perù/Cile/USA/Spagna, 2020 – 97 min
Motivazione
È un piacere e un grande onore essere qui. Siamo studenti del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, e siamo grati per questa grande opportunità. Prima di tutto, vogliamo congratularci con tutte le persone dietro la produzione di questi film. Hanno avuto un tale impatto da permetterci di entrare nel mondo latinoamericano, a volte in modo realistico ed altre in modo emotivo.. Grazie per il vostro impegno, la vostra dedizione, ma ancora più importante, per essere parte attiva della nostra cultura, lasciando una rappresentazione tangibile per il presente e per il futuro. Detto questo, facciamo le nostre congratulazioni speciali al documentario vincitore: Tejiendo Sombras. Già dal titolo, il film esprime agli spettatori un doppio significato: l’idea di accrescere e mantenere le tradizioni attraverso la cultura (in questo caso, i capelli), e la dura realtà latinoamericana: le ombre di cui a volte non si tiene conto. La rappresentazione del settore della popolazione che forma parte intrinseca della cultura latinoamericana, ma non è sufficientemente apprezzata, è un aspetto che indubbiamente il documentario sottolinea. Mostra l’importanza dell’arte in America Latina e la sua attuale presenza, ma, oltre a questo, ci mostra in modo chiaro che mantenere la tradizione nella modernità non è impossibile. La rivalutazione del provinciale e dei costumi che costruiscono la nostra identità (non solo la Pachamama e la tessitura dei capelli, ma anche tradizioni poco conosciute di tutto il continente) mostra come l’essenza dell’arte si mantiene ancora generazione dopo generazione. È importante, come comunità, valorizzare il lavoro manuale e artigianale, che mostra chi siamo, comprendendo in questo la musica (che, in questo caso, è stata creata dagli stessi protagonisti), la letteratura, i costumi (come la tessitura dei cappelli che simboleggia l’essere della comunità) e la cura della natura al di sopra delle necessità.
Ancora una volta, vogliamo ringraziare tutti per questa opportunità, così come le persone che sono dietro la creazione di questi fantastici film. Complimenti a tutti e grazie mille per l’attenzione.

MIGLIOR COLONNA SONORA
Inmortal di Fernando Spiner, Argentina, 2020 – 96 min.
Motivazione
Il premio alla colonna sonora, composta da Natalia Spiner, viene attribuito al film argentino Inmortal perchè le modulazioni sonore riescono a creare consapevolmente un clima di mistero e suspence nel contesto cinematografico.

PREMIO FICC
El pájaro de fuego di César Caro Cruz, Costa Rica, 2021 – 86 min.
Motivazione
El pájaro de fuego è sicuramente un pugno allo stomaco, utile a far conoscere le periferie degradate del Costa Rica, che assurgono a emblema delle periferie degradate di tutto il mondo. Efficace denuncia dell’ingiusta distribuzione di ricchezze e del determinismo socio-economico imperante nell’attuale sistema capitalistico. Non c’è un lieto fine consolatorio, ma neppure si lascia lo spettatore senza la possibilità di sperare un mondo migliore. Il ritmo incalzante, cui contribuiscono le musiche hip hop, le corse in skate-board riprese dall’alto e la vivace alternanza di inquadrature, tiene desta l’attenzione dello spettatore. La violenza visibile è quella strettamente necessaria a immergere lo spettatore nel contesto violento in cui si muovono i personaggi. La sceneggiatura non presenta buchi di sorta e le potenzialità evocative del cinema vengono sapientemente usate dal regista, evitando ridondanze e didascalismi.

PREMIO ARCOIRIS
Negra di Medhin Tewolde Serrano, Messico, 2020 – 72 min.
e
Tejiendo sombras di Erica Nguyen, Perù/Cile/USA/Spagna, 2020 – 97 min

PREMIO ITAL-IBER

Miglior film
La mirada incendiada di Tatiana Gaviola, Cile, 2021 – 95 min.

Miglior sceneggiatura
Amalgama di Carlos Cuarón, Messico/Rep. Dominicana, 2021

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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