Quando si pensa al Gin i primi paesi che saltano alla mente sono l’Olanda e il Regno Unito. Il primo perché è proprio lì che nacque il Gin come lo conosciamo oggi, il secondo perché da sempre è uno dei paesi in cui il Gin è più bevuto e gradito. Proprio in Inghilterra, nel XVIII° secolo si assistette alla cosiddetta “Gin Craze”: un’era caratterizzata da un consumo smodato di Gin con gravi conseguenze sanitarie e sociali, dovute alla crescita della criminalità causata dall’ubriachezza molesta . Il Gin in quel periodo rappresentava per molti l’unica forma di sostentamento alimentare, così che anche le donne in gravidanza erano solite assumerlo con gravissime conseguenze sui nascituri.
Tale fenomeno fu arginato e nei secoli seguenti il Gin mantenne la sua popolarità, anche grazie alla diffusione di nuovi modi di berlo: miscelato con acqua tonica o, più in generale, come base per moltissimi cocktails. Tuttavia, a partire dal 2011 il Gin ha avuto un boom di consumo e di produzione grazie alla rinnovata attenzione alla qualità dei processi di produzione e delle botaniche, nonché delle molteplici micro produzioni artigianali. La nuova Gin Craze sta coinvolgendo tutto il mondo, e anche l’Italia ha conquistato il suo spazio grazie alla grande esperienza nella distillazione e produzione di liquori e alla ricchezza e alla qualità di botaniche presenti sul territorio, partendo dalle bacche di ginepro che sono alla base della ricetta di ogni Gin.
Se sei curioso di saperne di più partecipa alla degustazione online dedicata al Gin all’italiana che si svolgerà il 26 Febbraio alle ore 21.30 tramite la piattaforma ZOOM.US.
Nel corso della serata degusteremo 4 Gin:
- Gin Collesi
- Solo Wild Gin
- Gin del Professore
- Gin Malfy con Limone
Info e biglietti su:
https://www.metooo.it/e/eventi-spirits-corner
Slàinte!