Le Eagles si confermano al secondo posto in classifica
Nel clima infuocato del PalaMacchia la Gesteco arrivava con l’obiettivo di continuare il suo volo ad alta quota allungando una serie aperta di 4 successi consecutivi e rimanere agganciata al gruppo che guida la classifica sulla scia di Rimini.
Missione compiuta al termine di un’altra gara “sporca e cattiva”, che Cividale si aggiudica imponendo la propria capacità di rimanere sempre in partita e gestire al meglio i finali, nonostante la prestazione al tiro al di sotto degli standard abituali da parte di Redivo e Marks, mentre decisamente positiva è stata la prova di tutto il gruppo che conferma la solidità sciorinata in queste prime nove giornate.
Nel primo periodo i padroni di casa hanno il prevedibile approccio aggressivo e bucano in diverse occasioni dall’arco la difesa di Cividale, cercando di prendere il largo, ma i ducali riprendono subito il filo e iniziano un botta e risposta mettendo il naso avanti sul 12-13 prima di cedere di nuovo nel finale alla maggiore vitalità e precisione dei labronici che chiudono avanti 18-15.
L’equilibrio resta totale nella seconda frazione, con le difese sugli scudi che rendono difficili conclusioni aperte e laboriosa la circolazione della palla, con il tabellone che vede Livorno ancora avanti sul 25-23 a 3’43” dall’intervallo lungo a cui si perviene invece sul +1 per Cividale (29-30) perchè i padroni di casa falliscono l’ultimo possesso.
Alla ripresa del gioco è un positivo Dell’Agnello che, galvanizzato dall’aria di casa, spinge avanti Cividale e poi Marks con un gioco da tre punti regala il +6 (31-37) a 6’40” ma poi i ragazzi di Pillastrini falliscono ben quattro possessi di fila per capitalizzare il gran lavoro difensivo e provare la fuga; invece dell’allungo la Gesteco va “in panne” e permette ai padroni di casa di rientrare a contatto e di riportarsi avanti sul 38-37 a 2’50”, prima che Mastellari rompa il digiuno dall’arco per il 38-40 e spinga i suoi a ritrovare il +7 (39-46) a 20” dalla penultima sirena a cui si giunge infine con il tabellone sul 41-46 grazie ad un canestro di Hooker nel finale di tempo.
Ancora Dell’Agnello con una tripla apre i giochi dell’ultima frazione ma poi per Livorno sale in cattedra Filloy che con tre canestri dall’arco sigla la parità 53-53 a 6’30” e fa intuire che sarà battaglia fino all’ultima sirena; le battute finali sono caratterizzate da errori a ripetizione su entrambe i fronti con il punteggio che dice 53-58 a 1’55” e Berti in lunetta per due tiri liberi che allunga sul +6 con 1 su 2. Un fallo in attacco di Marks rimette pericolosamente in scia i padroni di casa, ma i ducali non perdono il sangue freddo e riescono a riportarsi sul + 6 dopo dopo due liberi di Rota a 41” (55-61). Da qui in poi è un susseguirsi di viaggi alla lunetta che non mutano il destino del match che si conclude con la vittoria dei gialloblù per 62-66.
Giuseppe Passoni
Libertas Livorno 1947 – UEB Gesteco Cividale 62-66 (18-15, 11-15, 12-16, 21-20)
Libertas Livorno 1947: Quinton Hooker 22 (7/12, 2/5), Ariel Filloy 13 (1/4, 3/4), Tommaso Fantoni 7 (3/4, 0/0), Adrian Banks 6 (2/7, 0/5), Nazzareno Italiano 6 (1/3, 1/7), Gregorio Allinei 4 (2/4, 0/1), Dorin Buca 2 (1/2, 0/0), Andrea Bargnesi 2 (1/1, 0/1), Francesco Fratto 0 (0/2, 0/2), Francesco Deri 0 (0/0, 0/0), Jacopo Baroni 0 (0/0, 0/0), Andrea Paoletti 0 (0/0, 0/0). Allenatore: Marco Andreazza. Assistenti: Iacopo Venucci, Cesare Riva, Matteo Bonaccorsi.
Tiri liberi: 8 / 9 – Rimbalzi: 40 12 + 28 (Quinton Hooker 8) – Assist: 14 (Quinton Hooker 7)
UEB Gesteco Cividale: Giacomo Dell’ agnello 17 (7/12, 1/3), Martino Mastellari 12 (2/3, 2/4), Eugenio Rota 9 (1/2, 1/2), Francesco Ferrari 9 (4/7, 0/2), Lucio Redivo 7 (1/2, 1/7), Derrick Marks 6 (1/7, 1/2), Gabriele Miani 5 (2/2, 0/0), Matteo Berti 1 (0/3, 0/0), Leonardo Marangon 0 (0/1, 0/1), Enrico Micalich 0 (0/0, 0/0), Niccolò Piccionne 0 (0/0, 0/0). Allenatore: Stefano Pillastrini. Assistenti: Giovanni Battista Gerometta, Alessandro Zamparini.
Tiri liberi: 12 / 16 – Rimbalzi: 37 9 + 28 (Giacomo Dell’ agnello 8) – Assist: 15 (Giacomo Dell’ agnello, Eugenio Rota, Lucio Redivo 4)