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LAVORATORI FRAGILI : In breve la nostra lunga storia che perdura da un anno

DiRedazione

Mar 7, 2021

Dal 1 Agosto, scadute le “tutele”, molti lavoratori fragili si sono ritrovati a dover scegliere se morire di fame (restando a casa) o di Covid (riprendendo a lavorare in presenza), molte altre persone, avendo esaurito le ferie e altri congedi retribuiti, hanno invece preso un periodo di aspettativa non retribuita. Trascorrono i mesi di Agosto e Settembre senza alcuna forma di tutela, quando “improvvisamente” nella legge di conversione del cosiddetto decreto Agosto, esattamente il 13 Ottobre, viene ripristinata la tutela per i lavoratori fragili con scadenza il 15 Ottobre e retroattività dal 1 Agosto. Tutela strana e beffarda, perché molti lavoratori fragili avevano già dovuto scegliere, nel frattempo che il Governo si “ricordasse” di loro, se morire di fame o di malattia per Covid oppure restare a casa ricorrendo all’aspettativa non retribuita nel periodo già trascorso, dal 1 Agosto fino al 13 Ottobre. Di fatto, l’ulteriore beffa è consistita nella possibilità di fruire, per tutti i lavoratori fragili, di soli due giorni effettivi di tutela (dal 13 Ottobre, giorno di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Agosto, e il 15 Ottobre, scadenza della misura prevista da tale norma).Improvvisamente alcuni di noi per superamento del comporto sono stati licenziati, altri hanno ricevuto decurtazioni importanti stipendiali. Praticamente da essere privi di tutela per oltre due mesi, ci siamo ritrovati questo bel “regalino” a posteriori.In questo modo si è generata una categoria di lavoratori fragili di serie A (per i quali, in base al CCNL di categoria il ricovero ospedaliero non viene conteggiato nel comporto) ed una categoria di lavoratori fragili di serie B* (i cui CCNC conteggiano, invece, il ricovero ospedaliero nel periodo di comporto, al pari una malattia ordinaria). Una volta superati i giorni di comporto previsto dal proprio CCNL, i lavoratori possono essere licenziati. Quali tutele dal 15 Ottobre al 31 Dicembre 2020? Ebbene, il precedente legislatore aveva “raccomandato fortemente” la modalità dello smart working per i lavoratori fragili. Qui nasce un altro problema, ovvero quei lavoratori per i quali è impossibile eseguire smart working, perché incompatibile con la peculiare mansione, si sono ritrovati ancora una volta soli ed hanno dovuto riscegliere se morire di fame o di malattia per Covid. A fine Dicembre scorso, con la Legge di Bilancio viene ripristinata la tutela del “ricovero” per i lavoratori fragili impossibilitati ad eseguire lo smart working per mansione, con decorrenza dal 1 Gennaio al 28 Febbraio 2021. Purtroppo pure in questa norma, l’assenza precauzionale dal servizio in favore dei lavoratori fragili viene equiparata a ricovero  ospedaliero senza esplicitare, contestualmente, che la stessa deve essere esclusa dal conteggio nel comporto (nonostante moltissimi lavoratori fragili avessero segnalato da tempo questa problematica, che si è venuta a creare, ai vari politici). Dal 1 Marzo 2021 ci ritroviamo senza nessun tipo di tutela e non facciamo altro che svegliarci, sperando che ogni giorno sia il giorno giusto per ricevere da questo neoformato Governo una tutela adeguata e piena, in base alla quale oltre a fruire di una proroga del “ricovero” venga specificata chiaramente la benedetta non computabilità del ricovero nel comporto, per tutti i CCNL del pubblico impiego e del privato. I giorni passano e questa tutela per noi sembra non arrivare mai. È stato un anno pieno di paure, aggravato da tutele per noi a singhiozzo e inique. Dalla prima bozza non ufficiale del decreto Sostegni, sembrerebbe esserci un capitolo per noi persone fragili. Vorrei a tal fine invitare tutti i Ministri di competenza a voler scrivere per noi finalmente un bel capitolo di tutela piena, accelerandone i tempi di entrata in vigore, ricordandosi di fare quella sacrosanta precisazione che da un anno attendiamo: “l’assenza dal servizio equiparata a ricovero ospedaliero non deve essere computata nel periodo di comporto “, per tutti i lavoratori, dipendenti pubblici e privati, a prescindere dagli specifici CCNL di appartenenza. Il tempo è prezioso, in genere, ma è vita in questo periodo pandemico per noi e penso proprio che, dopo tanta agonia vissuta tra mezze tutele, meritiamo una legge che ci tuteli totalmente, senza creare discriminazioni. Ogni giorno di attesa per il ripristino della tutela, molti di noi si trovano ad un vergognoso bivio: rischiare la vita per lavorare (contrarre il Covid infatti per una personale fragile, estremamente più vulnerabile di chi è in buona salute, potrebbe essere letale) o preservarsi a stipendio zero e con la spada di Damocle del licenziamento. Il capitolo dei Lavoratori fragili è ancora vuoto e rispecchia esattamente come ci sentiamo noi in questo momento. Gli Italiani sono stanchi, i lavoratori fragili sono stanchi di aspettare da un anno una tutela reale e retroattiva, che sembra non arrivare mai.* A mero titolo di esempio, allego un elenco, non esaustivo, di quei CCNL del pubblico impiego e del settore privato, in base ai quali il ricovero viene conteggiato interamente nel periodo di comporto, con ovvie penalizzazioni (tagli di stipendio/aumentato rischio di licenziamento) dei lavoratori di appartenenza:- Sanità Pubblica (dirigenza Medica, comparto Infermieri, Tecnici di Radiologia…)- Istruzione Pubblica (docenti, personale ATA)- CCNL Metalmeccanici (operaio, segretaria)- CCNL Chimico Farmaceutico – Terziario grande distribuzione – INDUSTRIA ALIMENTARE settore carni…- CCNL comparto ministeri funzioni centrali – Impiegati Logistica alimentare – ARTIGIANATO- COMMERCIO- TURISMO- PUBBLICI ESERCIZI E RISTORAZIONE ed altri ancora.

https://www.facebook.com/groups/776625476490567/?ref=share

Il gruppo “Lavoratori fragili uniti per sopravvivere” conta 700 persone ed è nato con lo scopo di condividere più informazioni possibili, in questo periodo di pandemia, tra lavoratori cosiddetti fragili, dipendenti del settore pubblico e privato (persone con grave disabilità, immunodepressione, patologie oncologiche, in terapia salvavita, con trapianto d’organo, con malattie rare, etc. etc.), impossibilitati ad eseguire lavoro agile per mansione. Noi lavoratori fragili (oncologici, trapiantati, immunodepressi, in terapia salvavita, etc…), da Marzo 2020 siamo stati “tutelati” dal Governo precedente fino al 31 Luglio, con un’assenza dal servizio equiparata a ricovero ospedaliero.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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