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Legambiente FVG – Giornata Internazionale delle Zone Umide e Laguna di Grado e Marano

DiRedazione

Feb 1, 2024

Giornata Internazionale delle Zone Umide

Nella Giornata Mondiale delle Zone Umide, che si celebra il 2 febbraio, con eventi che si protraggono anche nei giorni successivi, Legambiente organizza due eventi in Friuli Venezia Giulia sabato 3 febbraio: il Circolo Verdeazzurro di Trieste organizza una visita guidata sull’Isonzo per conoscere una Zona Umida ripariale, a tratti costituita da un bosco planiziale e coltivazioni nel Comune di San Pier d’Isonzo, mentre il Circolo “Ignazio Zanutto” di Monfalcone porterà una trentina di persone a conoscere lo straordinario habitat dell’Isola della Cona, in Riserva Naturale Regionale Foce dell’Isonzo.

Proprio quest’ultima Zona Umida è tra le 9 aree naturali italiane in attesa di essere riconosciuta come Zona Umida di importanza internazionale nell’ambito della Convenzione di Ramsar del 1971. E una particolare attenzione viene rivolta da Legambiente FVG alla Laguna di Marano e Grado, una delle aree naturali più estese e caratterizzanti la nostra regione designata quale Sito della Rete Natura 2000, ovvero la Rete di aree dell’Unione Europea prioritarie per valore naturalistico e per la tutela della biodiversità.

Dopo lo spostamento della proposta progettuale dell’acciaieria Metinvest/Danieli da San Giorgio di Nogaro a Piombino, richiesto anche da Legambiente e dal WWF in una lettera ai Ministri Urso e Pichetto Fratin e ripresa e rilanciata poi dal Comune di Piombino in un OdG votato all’unanimità, Legambiente chiede ora alla Regione di procedere in tempi brevi all’approvazione del Piano di Gestione, passaggio indispensabile per valorizzare un patrimonio di biodiversità ricchissimo ed unico.

Siamo anche convinti del supporto dei Comuni interessati che si sono molto spesi nella vertenza a difesa della Laguna. Le Zone Umide catturano la CO2 dall’atmosfera e immagazzinano più carbonio di qualsiasi altro ecosistema sulla Terra, ma sono ad alto rischio a causa dei cambiamenti climatici, impattando gravemente sulle popolazioni costiere. Affrontare la sfida climatica richiede un’ambiziosa conservazione delle Zone Umide e un nuovo modello di società.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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