Festival Antichi Organi del Polesine
Un patrimonio da scoprire ed ascoltare
EDIZIONE XXI
29 novembre – 29 dicembre 2024
Il Re di tutti gli strumenti
Le bufere della natura e quelle dello spirito,
Elisabeth Zawadke conduce l’organo romantico di San Biagio sopra il nome di Bach
LENDINARA (RO), 9/12/2024 – Bufera di vento e pioggia sulla Festa dell’Immacolata, e folate di passione all’interno della chiesa di San Biagio, dove è andato in scena il secondo concerto del Festival Antichi organi del Polesine, di Asolo Musica, Mic, Regione Veneto, Comune di Lendinara e patrocinio di Provincia e Diocesi di Adria Rovigo, con la direzione artistica di Nicola Cittadin.
L’amministrazione di Lendinara era rappresentata dal vice sindaco Natale Dallagà e dal consigliere Franco Fioravanti, mentre la preziosa generosità della Parrocchia di San Biagio, che ha messo a disposizione lo spazio e lo strumento Domenico Malvestio 1926, era presente col parroco don Michele Samiolo.
Un pubblico numeroso ha a lungo applaudito l’organista tedesca Elisabeth Zawadke, sia in mezzo ai brani presentati, che nel finale per chiedere il bis. Lo schermo approntato da un lato della navata centrale dai volontari della parrocchia, ha visto puntati tutti gli occhi per apprezzare i virtuosismi dell’organista che ha aperto tutti i registri e prodotto ogni possibile suono dello strumento, utilizzando ampliamente sia le due tastiere che la pedaliera, coadiuvata dal maestro Cittadin a far da registrante.
Il programma musicale, Romanticismo tedesco di Mendelssohn, Liszt ed Hindemith, calzava a pennello sia alla musicista, che – si ricorda – è concertista internazionale, ricercatrice, insegnante d’organo al conservatorio di Como, ed ha un repertorio di musica antica, Romanticismo tedesco e francese e musica contemporanea; sia al meteo esterno, poiché le lunghe armonie austere si rincorrevano a far da colonna sonora perfetta per una notte di pioggia e per i tormenti dell’animo umano, in questo secolo di rigurgiti bellici. Il concerto partiva però da Johann Sebastian Bach (1685-1750) e metteva in luce come abbia influenzato in diversi modi i compositori dell’Ottocento ed anche contemporanei (Paul Hindemith è un autore del tardo Ottocento, morto nel 1963, che componeva usando la tecnica del contrappunto, proprio come Bach, ma con variazioni di armonie tutte moderne). Mendelssohn di cui è stata eseguita la Seconda sonata (di sei) è lo “scopritore” di Bach, che era stato dimenticato e sottovalutato dopo la sua morte; la sua Seconda sonata si srotola come un continuum con i Preludi al Corale di Bach. Infine, Franz Liszt (che era ungherese), un virtuoso del piano, compose il “Preludio e fuga sopra il nome di Bach”, un brano di scale che si rincorrono con registri diversi ed il ridondare di una sequenza, il nome di Bach secondo la notazione tedesca, che ha l’autorità di una campana.
Il prossimo appuntamento è venerdì 20 dicembre, alle 21, a Giacciano con Baruchella, nella chiesa di San Ippolito con Paolo Tognon alla dulciana e Nicola Cittadin alla consolle dell’organo Antonio Callido del 1829.
<segue calendario concertistico
IL PROGRAMMA
Venerdì 29 NOVEMBRE, ore 21
LOREO
Chiesa di Santa Maria Assunta
Organo Gaetano Callido, op. 239, anno 1787
Luca Sartore, organo
Domenica 8 DICEMBRE, ore 17
LENDINARA
Chiesa di San Biagio
Organo Malvestio, anno 1926
Elisabeth Zawadke, organo
Venerdì 20 DICEMBRE, ore 21
GIACCIANO CON BARUCHELLA
Chiesa di Sant’Ippolito Martire
Organo Antonio Callido, anno 1829
Paolo Tognon, dulciana basso e soprano
Nicola Cittadin, organo
Sabato 28 DICEMBRE, ore 17
CA’ VENIER (Porto Tolle)
Chiesa Arcipretale di San Nicolò Vescovo
Organo Giacomo Bazzani, 1887
Matteo Varagnolo, organo
Domenica 29 DICEMBRE ore 18
ROVIGO
Tempio della Beata Vergine del Soccorso detta “La Rotonda”
Organo Gaetano Callido, anno 1767, op.34
Diego Cal, tromba
Nicolò Sari, organo
Ingresso libero e gratuito