LENGHIS – Festival dal Teatri des Lenghis Minoritariis
Gorizia è pronta ad accogliere il primo Festival del Teatro delle lingue minoritarie
dal 22 ottobre al 1° novembre
7 lingue diverse, 18 spettacoli di prosa e musica, 30 artisti e un programma che fa vivere e risuonare la città e i suoi luoghi
Gorizia sarà il cuore di Lenghis – Festival dal Teatri des Lenghis Minoritariis, il primo Festival dedicato al Teatro delle lingue minoritarie realizzato dal Teatri Stabil Furlan con la collaborazione dell’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia.
Il programma completo è stato presentato oggi a Gorizia alla presenza di Diego Bernardis, Presidente della V Commissione della Regione e di Maurizio Negro, assessore del comune di Gorizia con delega alla Tutela delle identità linguistiche.
Nell’anno della Capitale europea della cultura GO!2025, il festival vuole celebrare il patrimonio italiano ed europeo delle lingue minoritarie parlate da circa 50 milioni di persone del vecchio continente e lo fa attraverso il linguaggio del teatro, dello spettacolo dal vivo e della musica.
“Preferisco utilizzare l’aggettivo identitarie invece di minoritarie: – ha sottolineato il presidente del Teatri Stabil Furlan Lorenzo Zanon – in un mondo globalizzato è fondamentale avere riferimenti culturali e storici solidi che vengono da lontano e che si radicano proprio nelle lingue. La nostra regione è un mosaico di culture e tradizioni che hanno sempre convissuto in armonia prima dei nazionalismi del Novecento. L’obiettivo del Festival è creare una rete di rapporti e di collaborazioni europee che prosegua nel futuro per risvegliare in Europa maggiore interesse e attenzione verso le lingue identitarie che sono un pilastro fondamentale del vecchio continente”.
Appuntamento dal 22 ottobre al primo novembre con diciotto spettacoli, otto compagnie teatrali e oltre 30 artisti coinvolti che arrivano da cinque paesi dell’Europa: oltre all’Italia, da Slovenia, Croazia, Olanda e Spagna. Sono sette le diverse lingue che “saliranno” sul palco: friulano, sardo, frisone, catalano, albanese e anche sloveno e italiano come minoranza linguistica rispettivamente di Italia e Croazia.
Il programma del festival, curato dal direttore artistico Massimo Somaglino, invaderà gli spazi culturali di Gorizia e anche i luoghi pubblici della convivialità cittadina ed è diviso in tre filoni principali: gli spettacoli, i laboratori per attori e i convegni.
“GO!2025, la prima capitale europea transfrontaliera della cultura, è nata proprio grazie al multilinguismo e multiculturalismo della città in cui convivono popoli e lingue – ha commentato l’assessore Maurizio Negro – Guardiamo con attenzione al Festival Lenghis e alla grande varietà dell’offerta che ha saputo costruire tra spettacoli, incontri e convegni: ci aiuta a guardare al futuro culturale di questa città in cui la lingua rappresenta storia, tradizione e radici.”
“Siamo partiti ben due anni fa a lavorare per il progetto del Festival Lenghis – ha commentato Diego Bernardis – il Friuli Venezia Giulia è culla delle lingue minoritarie e grazie ad esse ha ottenuto lo statuto speciale. Possiamo dire che oggi l’attenzione verso questo grande patrimonio culturale e identitario è grande grazie a progetti di valore per il territorio come questo”.
GLI SPETTACOLI
Dopo le due anteprime, Tragùdiaandato in scena all’SNG Nova Gorica e Alla ricerca della lingua perduta stasera al Palamostre di Udine, appuntamento con lo spettacolo inaugurale di Lenghis, giovedì 23 ottobre alle 18 nell’Auditorium della Cultura Friulana, è “…Striis…”, il progetto teatrale di Maria Ariis e Paolo Patui che prende spunto dalla vita e dall’opera di Caterina Percoto, la scrittrice che è riuscita a raccontare, con grande sensibilità e affetto, il paesaggio naturale e umano del Friuli, attraverso racconti di giovani donne, con le loro storie di sofferenza, di speranza, di solidarietà e anche di ribellione al destino a cui la società patriarcale le costringe.
Gli spettacoli saranno poi un vero viaggio tra storie, racconti e culture che si intrecciano grazie alle diverse lingue che si sovrappongono: c’è la messinscena tradotta in friulano dal frisone per raccontare la storia di un contadino diviso tra tradizione e modernità (Ce crodistu di fa’ – 24 ottobre alle 20.30); c’è l’incontro tra due donne, una friulana e l’altra slovena, di Drugačen svet /Un altri mont (26 ottobre alle 21), c’è il racconto d d’amore e di banditi di Istorias (27 ottobre) in cui la lingua sarda logudorese, la lingua della poesia, si intreccia con quella italiana, c’è L’Empestat/Il burlac (29 ottobre alle 20.30) in lingua catalana con sovratitoli in italiano.
Da segnalare, tra gli appuntamenti musicali, il concerto dei The new original Kreiner Ensemble (26 ottobre ore 20.30), un omaggio alla Gorizia ebraica con la musica ‘klezmer’ che veniva suonata nelle feste e nei matrimoni ebraici, e il “Cuntzertu / Conciert” (28 ottobre ore 20.30) che unisce il gruppo vocale sardo e il quartetto vocale friulano ‘Anutis’ che, dopo aver passato una giornata insieme, faranno incontrare in musica due tradizioni e due lingue.
Infine, “I Turcs tal Friul” di Pier Paolo Pasolini (31 ottobre ore 20.30), in cui l’invasione dei turchi in Friuli del 1499 vive con le letture sceniche del Teatri Stabil Furlan e le voci del Coro del Friuli Venezia Giulia.
La prima giornata di festival, mercoledì 22 ottobre, inizia a Casa Kreiner
con la presentazione degli atti di “Mosaici d’Europa”, la rassegna che lo scorso dicembre ha portato a Gorizia i protagonisti del giornalismo nazionale per valorizzare il multiculturalismo e il plurilinguismo della città. Seguirà la conferenza “Vita e morte nell’esistenza di giovani intellettuali. Michelstaetter e Pavese” a cura di Matteo Lo Presti e in collaborazione con Promoturismo FVG.
NOTIS DI GNOT – LA MUSICA IN CITTÀ
Il Festival passa dal palco ai luoghi di ritrovo, ai locali e alle osterie della città con “Notis di Gnot”, il ciclo di concerti / jam sessions a cura di Antonio Devetag e Alessio Zoratto, che vedono coinvolti alcuni tra i migliori musicisti del territorio friulano, goriziano e sloveno. Otto serate di musica jazz, improvvisazione e dialogo musicale che trae spunto dalla musica popolare e d’autore di questi luoghi, a conclusione delle giornate del festival, per incontrarsi ancora, stare insieme, discutere e scambiarsi opinioni degustando un buon vino o una fresca birra artigianale, disegnando nuovi progetti e promesse di future collaborazioni.
I LABORATORI
I laboratori si svolgeranno tra il 22 e il 31 ottobre e saranno tenuti da Claudio de Maglio, direttore dell’Accademia d’arte drammatica Nico Pepe, da Davide Carnevali, autore, regista, e artista associato presso il Piccolo Teatro di Milano e da Ivor Martinić, drammaturgo croato pluripremiato.
GLI INCONTRI
Una confusione linguistica, una forma inventata, una crasi fra la lingua più forte (l’inglese) e la lingua più debole (il friulano) dà forma a Meet a mestri (incontra un maestro), ovvero l’occasione che il festival offre dare spazio al dialogo, alle domande, alla voglia da parte di artisti che hanno scelto percorsi autorali nel teatro e nella cultura, di raccontarsi, di spiegare le loro idee sull’arte, sul teatro, sulla loro poetica e sulla loro vita.
I CONVEGNI
Due i convegni in programma: venerdì 24 ottobre alle 18 in Sala Riva Piazzutta è programmata l’Assemblee dai autores e des autoris pal teatri furlan, un incontro in ascolto delle idee e delle esigenze che girano nell’aria del teatro in Friuli, moderato dai rappresentanti di Mateârium e del Teatri Stabil Furlan sullo stato della drammaturgia contemporanea in Friuli, con la partecipazione di autori e autrici teatrali impegnati nella scrittura di oggi.
Martedì 28 ottobre alle 11.00 (Auditorium della Cultura Friulana), SA-VOLTÂ – La traduzion pal teatri ta lis lenghis piçulis dedicatoalla traduzione teatrale con drammaturghi e traduttoricon Gabriele Zanello, Elisa Copetti, Axel Zanella, Davide Carnevali, Ivor Martiniç, Federico Scarpin, PierPaolo Piludu, Serena Fogolini, Jos Thie
Il Festival è organizzato dal Teatri Stabil Furlan con la collaborazione del Circuito ERT e il sostegno della Regione FVG, di PromoTurismoFvg, e del Comune di Gorizia, in collaborazione con Arlef. La sede operativa del Festival sarà nella sede della Società Filologica Friulana di Gorizia in Casa Ascoli.
Media partner: Rai Friuli-Venezia Giulia
Per tutte le informazioni: https://lenghisfestival.it/
