Proseguono gli appuntamenti di “Libri da vicino”, la rassegna organizzata da Fondazione Pordenonelegge.it interamente dedicata all’editoria del Friuli Venezia Giulia: “da vicino” perché c’è una prossimità chilometrica, ma anche perché c’è una vicinanza di conoscenza e di lavoro tra questi editori e pordenonelegge.
Venerdì 9 giugno, alle 18 in Sala Ellero a Palazzo Badini, la scrittrice Carmen Gasparotto (in foto di copertina) presenta Chiavi di riserva, pubblicato da Kappa Vu, in dialogo con il direttore del Messaggero Veneto Paolo Mosanghini.
L’incontro è aperto con ingresso libero, fino ad esaurimento posti. È suggerita la prenotazione iscrivendosi attraverso il sito pordenonelegge.it (cliccando alla voce mypnlegge). Info: Tel. 0434.1573100 mail segreteria@pordenonelegge.it.
Chiavi di riserva è un racconto autobiografico tra due epoche, tra il prima e il dopo di quegli anni ‘60 che hanno cambiato in maniera così radicale la vita e il sentire della generazione nata intorno al boom economico.
Un breve romanzo che porta nel cuore del passaggio, in un momento in cui la campagna non era già più il luogo in cui si faceva la storia, ma i suoi modi e i suoi usi avevano ancora la forza di condizionare vite proiettate verso un futuro diverso per aspettative e possibilità.
Un narrare commovente ma mai nostalgico, anzi lancinante nel ricordo di comportamenti parentali segnati dal principio di autorità di un padre che parlava poco e comandava, a trascina- re una giovane donna indietro, in un mondo che oggi ci sembra lontano non solo nel tempo ma addirittura nello spazio, come fossero usanze e linguaggi di altra gente.
Tutto ciò che è stato viene scelto e raccontato dall’Autrice per conoscere meglio se stessa e per cercare di dar esistenza a ciò che andrebbe perso, in un legame indissolubile tra individualità e collettività. In questo ripensare il padre con gli occhi di quand’era bambina e ragazza, in questo “corpo a corpo” con l’immagine interiorizzata nel ricordo, coglie oggi preoccupazioni, motiva- zioni, sentimenti e valori che allora nella contrapposizione esistenziale non poteva riconoscere. È l’effetto terapeutico della memoria unita alla scrittura, che è lacerante, ma dà senso al senso.
Carmen Gasparotto è nata a Taiedo (PN) e vive in provincia di Trieste. Ha pubblicato il romanzo Di forte istinto (Montedit, 2013). Nel 2016 è uscito Èco, s. femminile, plurale (Kappa Vu) scritto con Mariaelena Porzio. Diversi suoi racconti sono stati pubblicati all’interno di raccolte corali. Tra queste Siamo partite in tre (Vita Activa, 2016), Se cammini piano (Vita Activa, 2019), #iostoacasa (Edizioni Pendragon, 2020). Come biografa raccoglie testimonianze di vita famigliare pubblicate in libri personalizzati dalla tiratura limitata.