LIGNANO SABBIADORO. Sono stati avviati già da qualche giorno e proseguono ora celermente i lavori di realizzazione della “Bicipolitana”, il progetto approvato dall’Amministrazione comunale di Lignano Sabbiadoro che prevede la realizzazione di una metropolitana in superficie, dove le rotaie sono rappresentate dai percorsi ciclabili, realizzati sulla viabilità esistente in corsia riservata.
Lo schema utilizzato è quello delle vere e proprie metropolitane, con linee di collegamento tra le diverse zone della Città, allo scopo di favorire la rapidità degli spostamenti, senza spesa e senza emissioni inquinanti.
Al momento, i cantieri sono incentrati lungo due delle sei linee che saranno realizzate.
Il primo tratto riguarda la “Linea dei Giunchi”, che collegherà la pista ciclopedonale del Lungolaguna Trento al Lungomare Kechler di Pineta, attraverso Via Lovato e Via Giardini.
Lungo la “Linea di Ponente e Levante”, vale a dire la linea che da Lignano Pineta attraverserà Lignano Sabbiadoro, connettendo il sistema del Canale di Bevazzana al Mare Adriatico, i lavori stanno interessando lo stralcio che, sempre dal Lungolaguna arriverà, passando da Via Verona e per Parco San Giovanni Bosco, fino al Lungomare Trieste.
Il Sindaco della Città di Lignano Sabbiadoro, avv. Luca Fanotto, ha dichiarato: “La Bicipolitana punta a favorire l’estensione della rete delle piste ciclabili attraverso l’organizzazione di un sistema capillare di percorsi ciclopedonali ripartiti su tutto il territorio della nostra Località.
Ma il nostro impegno non si rivolge solo in questa direzione; infatti, sono ormai già due anni che abbiamo introdotto un sistema di bike sharing, che oramai è collaudato e molto apprezzato da cittadini e dai numerosi turisti.
Abbiamo altresì introdotto il concetto delle “zone 30”, luoghi dove la precedenza viene data al pedone, a prescindere dalla presenza o meno di strisce o attraversamenti pedonali. In questo senso, un esempio è il Lungomare Trieste.
Le due ciclabili che stiamo realizzando vogliono collegare la laguna al mare. Il turista moderno cerca una destinazione, che abbia caratteristiche diverse dalla città nella quale vive e lavora per la maggior parte del suo tempo, in grado di offrire una mobilità lenta, in sicurezza, senza smog e che possa far apprezzare alla vista le bellezze della natura e del paesaggio.
La realizzazione di questi percorsi ciclabili va in questa direzione e trova parallelo sostegno anche all’interno dei nostri operatori nell’ambito concertazione del tavolo sulla tassa di soggiorno, che ha offerto in parte la base economica per poterle attuare”.