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lL BATISCAFO TRIESTE è arrivato nella notte al Museo de Henriquez: le immagini video e le foto, 23 gennaio prima del FILM Operazione Batiscafo

DiRedazione

Nov 11, 2025

Trieste, è approdato al Museo di guerra per la pace Diego de Henriquez il BATISCAFO TRIESTE! Nella notte ha attraversato il centro storico cittadino per arrivare alla sua sede definitiva, dove diventerà valore aggiunto per il polo strategico cittadino legato al turismo storico e culturale. Dal 2026 sarà la principale attrazione al Museo de Henriquez e venerdì 23 gennaio è già in calendario a Trieste la prima nazionale del film “Operazione Batiscafo”, di Massimiliano Finazzer Flory, prodotto per iniziativa del Comune di Trieste.

TRIESTE- Ha viaggiato con il favore del buio da Piazza Unità attraverso Riva 3 Novembre, piazza della Borsa, Corso Italia e piazza Goldoni, transitando lungo Largo Barriera, viale d’Annunzio e viale Ippodromo, per arrivare a destinazione finalmente in via Cumano: nella notte fra lunedì 10 e martedì 11 novembre il Batiscafo Trieste ha lasciato la centralissima location nel cuore della città, fra il palazzo municipale e il mare, per raggiungere la sua sede finale, il Museo di guerra per la pace Diego de Henriquez: una destinazione emblematica, perché fu proprio il grande collezionista triestino a intuire e coltivare il valore pacifista e scientifico di quell’impresa e fu lui a incoraggiare Auguste e Jacques Piccard, che lo avevano ideato e progettato, a scegliere Trieste come base per la realizzazione del nuovo mezzo, in un periodo storico convulso e dominato dalla Guerra fredda. Il Batiscafo Trieste diventerà così valore aggiunto per il polo strategico cittadino legato al turismo storico e culturale, dal 2026 sarà la principale attrazione al Museo de Henriquez e venerdì 23 gennaio è già in calendario a Trieste la prima nazionale del film “Operazione Batiscafo”, di Massimiliano Finazzer Flory, la cui realizzazione è stata affidata dal Comune di Trieste a Movie&Theatre. Spiega l’Assessore alla Cultura del Comune di Trieste, Giorgio Rossi: «Il progetto legato al Batiscafo Trieste va contestualizzato in una più vasta strategia di divulgazione legata a Diego de Henriquez e al suo Museo. Nel 2026 il rilancio del Museo de Henriquez sarà leitmotiv delle iniziative, in raccordo con la Risiera di San Sabba e la Foiba di Basovizza: per inquadrare quel tragico periodo del ‘900 che inizia con la Grande guerra ed evolve nel secondo conflitto mondiale, ma che in queste terre di confine è proseguito per tutto il ‘900 attraverso gli anni della Guerra fredda, sino alla dissoluzione della Jugoslavia».

La realizzazione del Batiscafo Trieste – in scala reale – progetto voluto dall’Associazione Mare Nordest, supportata dagli studi dello storico Enrico Halupca – è  stata affidata a M23 Srl, azienda con sede a Ciserano (Bergamo) di rilievo internazionale nel settore dei sommergibili avanzati e delle camere iperbariche, partner di Marine e Forze Speciali in tutto il mondo. Rolex ha supportato l’iniziativa e resa disponibile una copia dell’orologio che accompagnò l’impresa nella Fossa delle Marianne nel 1960. Hanno sostenuto il progetto diverse realtà partner, dalla Fondazione CRTrieste a Trieste Trasporti al Convention Visit Bureau. Il Batiscafo esposto raffigura in scala 1:1 il mezzo dell’impresa del 1953, quando raggiunse la quota di 3.150 m di profondità nella Fossa Tirrenica. Sette anni dopo, nel 1960, con modifica della cabina di pressurizzazione e uno scafo allungato di due metri, il Batiscafo Trieste, ospitando a bordo lo scienziato svizzero Jacques Piccard e il tenente USA Navy Donald Walsh, raggiungeva il record mondiale nella Fossa delle Marianne, a 10.916 metri di profondità nell’Abisso Challenger, il punto più profondo del mondo. L’originale Batiscafo è tuttora conservato a Washington, al National Museum of the U.S. Navy.

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