Si preannuncia come un grande evento scenico, con atmosfere coinvolgenti e un incalzante crescendo di programma, il prossimo concerto della Stagione Cameristica Cromatismi di Chamber Music, diretta dalla musicologa Fedra Florit: l’appuntamento, in co-organizzazione con il Comune di Trieste, è per mercoledì 9 novembre, alle 20.30 nella accogliente Camera Acustica allestita al Teatro Miela di Trieste, dove il pubblico troverà l’Orchestra dei Virtuosi Italiani, una delle formazioni più attive e qualificate del panorama artistico internazionale, veri e propri ambasciatori della musica italiana nel mondo. Accanto a loro, per la prima volta a Trieste farà tappa uno dei più estrosi pianisti del nostro tempo, il talentuoso musicista russo Lukas Geniušas, che si è imposto all’attenzione internazionale nel 2010, con il Primo Premio al Concorso Internazionale di Salt Lake City e, subito dopo, con la medaglia d’argento al Concorso Pianistico Internazionale Chopin di Varsavia. L’ingresso al concerto è aperto agli abbonati e con biglietti disponibili presso TicketPoint Trieste, info www.acmtrioditrieste.it. Cromatismi è il cartellone numero 27 allestito da Chamber Music, con il sostegno del MIC – Ministero della Cultura, della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e di Banca Mediolanum, Itas Assicurazioni, Suono Vivo – Padova, Fondazione Casali, Civibank e Zoogami.
Il programma della serata si aprirà con musiche di Johann Sebastian Bach, dal Contrapunctus 1° da “L’Arte della Fuga” BWV 1080: una scrittura musicale che restituisce un modello indiscusso della composizione contrappuntistica e un apice della scrittura polifonica. Alle complesse architetture sonore di Bach, dal fascino enigmatico e monumentale, si alterneranno le note di Fryderyk Chopin con il Concerto n.2 in fa minore op.21 per pianoforte e orchestra, composto dall’autore tra la fine del 1829 e l’inizio del 1830, sottolineato da toni ardenti nell’Adagio centrale e complessivamente intimo e malinconico. Gran finale con Felix Mendelssohn-Bartholdy e la Sinfonia n.9 in do maggiore per archi, composta nel 1823 all’età di soli 14 anni: appartiene al gruppo di 12 sinfonie concepite per l’uso domestico e per le serate musicali in privato, ed è stata progettata per 4 violini, 2 viole, violoncello e contrabbasso.
Il moscovita Lukas Geniušas ha suonato con orchestre come la BBC Scottish Symphony, la Lithuanian State Orchestra, Sinfoniche di Amburgo e Duisburg, la Cappella di San Pietroburgo ed è stato diretto da Andrey Boreyko, Vladimir Ziva, Saulus Sondeckis, Dmitry Liss, Jonathan Darlington, James Loughran. Si è esibito in Francia, Spagna, Polonia, Lituania, USA, Germania e Italia. Nipote di Vera Gonostaeva, Geniušas ha dimostrato un precoce sviluppo musicale: Primo Premio al Concorso Internazionale A Step to Mastery di San Pietroburgo, poco prima di compiere dodici anni., negli anni a seguire, ancora studente, ha vinto numerosi concorsi pianistici, tra cui il Concorso Internazionale Chopin per giovani pianisti di Mosca, lo Scottish International Piano Competition e il Youth Delphic. Sostenuto dalla Fondazione Vladimir Spivakov e dalla Mstislav Rostropovich, ha un repertorio che spazia dal barocco alle opere contemporanee e dispone di programmi di impressionante densità, dalla Sonata di Liszt alla Hammerklavier di Beethoven, dal Primo Concerto di Tchaikovsky al Terzo di Rachmaninov, al Quarto di Beethoven. I Virtuosi Italiani riservano grande attenzione al coinvolgimento di un pubblico sempre più vasto e giovane: in questa direzione sono nati gli ultimi progetti come ”MOZartoons“ ed “Evolution” con Giovanni Allevi, e ancora “Jazz Lightning” con il pianista jazz Uri Caine, “Back to Bach” con il famoso trombettista jazz P. Fresu e altri. L’internazionalità e la versatilità de I Virtuosi Italiani sono testimoniate dalle esibizioni per i più importanti teatri e istituzioni italiani e stranieri quali la Scala, il Teatro Dal Verme e la Sala Verdi a Milano, il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro La Fenice, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro Regio di Parma, l’Arena di Verona, l’Unione Musicale di Torino, l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, e molti altri. Numerose le tournées all’estero: Francia, Germania, Svizzera, Spagna, Portogallo, Inghilterra, Polonia, Lituania, Lettonia, Finlandia, Slovenia, Russia, Iran, Corea e Stati Uniti d’America e Paesi Baltici. Il Maestro Leonardo Benini, veronese, è stato clarinettista in orchestre quali l’Orchestra Giovanile Veronese, l’Orchestra Machiavelli ed i Virtuosi Italiani. Avviato alla direzione d’orchestra, viene ammesso, a partire dall’a.a. 2017/2018 al Master en Direction d’Orchestre Spécialisée nella classe del M° Laurent Gay presso la prestigiosa Haute École de Musique di Ginevra.
Fonte : Vuesse&c