Un video pubblicato da Quinto Potere ha riacceso i riflettori su una questione annosa che riguarda le Massaie di Bari Vecchia, ma solleva interrogativi più profondi. Il video, che avrebbe dovuto “scoperchiare un vaso di Pandora”, sembra invece aver sollevato dubbi sulla veridicità del caso presentato, sul coinvolgimento dei media e sulla discriminazione del settore degli Home Restaurant. Un’inchiesta che, a nostro avviso, merita una riflessione più approfondita.
Un Caso Montato?
Nel video si vedono alcuni cartoni di orecchiette industriali, ma la domanda è inevitabile: le telecamere hanno davvero ripreso un’anomalia reale o quei cartoni sono stati collocati ad arte per costruire un caso mediatico? Chi conosce Bari Vecchia sa bene che episodi simili non erano mai stati segnalati in oltre 25 anni, rendendo questa “scoperta” quantomeno sospetta.
A complicare la situazione, il coinvolgimento della trasmissione Mi Manda Rai Tre, che il 9 novembre ha accostato il caso delle Massaie di Bari Vecchia al settore degli Home Restaurant. Un paragone improprio che ha contribuito a confondere le acque e a colpire un settore già fragile e sotto pressione.
Le Massaie di Bari Vecchia e il Settore Home Restaurant: un confronto sbilanciato
Per chi non lo sapesse, le Massaie di Bari Vecchia – celebri per la produzione artigianale di orecchiette – operano come IAD (Imprese Alimentari Domestiche), una forma regolamentata che consente loro di vendere i prodotti fatti in casa. D’altra parte, il settore Home Restaurant rappresenta un modello completamente diverso, dove si offrono esperienze culinarie private in contesti domestici.
Eppure, Mi Manda Rai Tre ha utilizzato il caso delle Massaie come esempio per screditare gli Home Restaurant, coinvolgendo persino la FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), che ha storicamente osteggiato questo settore emergente. A rendere tutto ancora più grave è la denuncia, da parte dello staff di Home Restaurant Hotel, di una censura operata dal programma: la trasmissione avrebbe rifiutato di includere documenti essenziali e di dare spazio a un contraddittorio.
La figura di Nunzia e le ombre sul caso
Una delle protagoniste del caso è “Nunzia, la Signora delle Orecchiette”. Presentata dai media come una figura emblematica delle tradizioni baresi, Nunzia ha attirato ulteriore attenzione quando è emerso che opera regolarmente come impresa registrata, con tanto di partita IVA e una pagina Google Business.
La domanda sorge spontanea: se Nunzia è pienamente in regola come IAD, perché viene utilizzata come esempio per gettare fango su un settore che si muove in tutt’altro ambito? Le informazioni sul profilo Instagram di Nunzia raccontano di una donna di successo, sponsorizzata dalla nota azienda Molino Casillo ben integrata nella sua comunità e operativa da oltre 30 anni. È difficile credere che nessuno la conoscesse prima che il caso esplodesse mediaticamente.
La discriminazione del settore Home Restaurant
Quanto accaduto solleva dubbi sul possibile intreccio tra media, politica e associazioni di categoria, con un obiettivo comune: discriminare il settore Home Restaurant. Questo settore rappresenta una valida alternativa alla ristorazione tradizionale, ma è da tempo bersaglio di attacchi, spesso senza fondamento, da parte di chi teme la concorrenza.
La censura delle testimonianze e dei documenti presentati da Home Restaurant Hotel è solo l’ultimo esempio di una campagna che sembra costruita per screditare il settore. Ma le domande restano: chi trae vantaggio da tutto questo? Perché accostare realtà così diverse come le Massaie di Bari e gli Home Restaurant?
Un’indagine in corso
Per fare chiarezza, saremo a Bari nei prossimi giorni per ascoltare la voce della comunità e approfondire le dinamiche dietro questo caso. Porteremo avanti un’indagine privata e, se necessario, presenteremo ulteriori denunce alle autorità competenti. È fondamentale che episodi del genere non vengano utilizzati per colpire realtà innovative senza un reale contraddittorio.
Il settore Home Restaurant merita tutela e rispetto, non discriminazioni basate su casi costruiti ad arte o su paragoni ingannevoli. La trasparenza deve essere la priorità: sia per le Massaie di Bari Vecchia, custodi di una tradizione preziosa, sia per gli operatori del settore Home Restaurant, che offrono esperienze uniche e autentiche nel panorama enogastronomico italiane