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MEZZO LITRO DI LATTE – LA PAROLA AI TESTIMONI E ALLE VITTIME DELL’AMIANTO

DiRedazione

Mar 6, 2025

“La prima normativa contro l’asbesto è stata adottata 30 anni dopo la conclamata e pubblica conoscenza della pericolosità cancerosa di questa fibra killer, ma per decenni la politica ha lasciato che lavoratori e cittadini si ammalassero e morissero impunemente.” Queste le parole con cui il Felice Casson, già magistrato e senatore, conclude la prefazione di ‘MEZZO LITRO DI LATTE – La parola ai testimoni e alle vittime dell’amianto’. La presentazione del volume nell’Auditorium della Provincia di Treviso, moderata da Giusi Vianello, ha messo in luce la vastità della problematica e qualche scenario futuro. La notizia portata dal direttore dell’INAIL di Treviso è che, nel trevigiano, sono calati i risarcimenti INAIL. Un segno della diminuzione dei casi. Un solo decesso nel 2023, 17 negli ultimi 10 anni. Ma nel resto d’Italia e nel mondo i dati sono estremamente allarmanti. Eccone alcuni emersi ieri:

  • una fibra di amianto è 12.000 volte più sottile di un capello e rimane nei polmoni per tutta la vita
  • 15.000 all’anno le vittime di esposti all’amianto in Europa
  • 6.000 le vittime in Italia secondo il registro nazionale mesoteliomi
  • 32 milioni di tonnellate la stima di amianto tuttora presente in Italia secondo il CNR ma lo Sportello Amianto alza il tiro fino a 40 milioni
  • nel mondo si parla di 125 milioni di TN e 250.000 morti all’anno
  • numeri che potrebbero non calare in Italia visto che l’amianto è presente nell’industria, nell’edilizia residenziale e pubblica (2400 scuole e 250 ospedali), nelle infrastrutture e in molto altro, praticamente ovunque, tra cui la rete idrica di 500.000 KM, 300 dei quali contengono certamente amianto
  • nonostante la Legge del ‘92 che vieta la produzione di amianto, in Italia – dati ISPSEL – Istituto Superiore per la prevenzione e la Sicurezza sul lavoro, sono presenti coperture per 1 miliardo e 300 milioni di metri quadri di cemento amianto e tra i 50 e i 100 milioni di superfici rivestite con amianto spruzzato
  • l’amianto esistente in Italia avrebbe un’unica destinazione: le discariche per rifiuti speciali. Attualmente sono 19 quelle autorizzate. Il costo di smaltimento varia dai 15 ai 25 € al metro quadro. Perciò diminuiscono i dati di smaltimento: dal 2012 al 2020 150.000 TN in meno. A questo ritmo occorrerebbero 103 anni per smaltirle tutte
  • tenendo conto che nel 2020 furono stanziati 385 milioni di euro per le bonifiche ma queste sono in capo alle regioni, e la disparità tra Nord e Sud è tutta da sanare
  • in 33 anni pretendere tutela, risarcimento e giustizia è ancora una chimera
  • proprio la scorsa settimana la pubblica accusa ha rinnovato la richiesta di ergastolo per l’imprenditore svizzero a capo dell’ETERNIT di Casale Monferrato. Vedremo se alla fine verrà assolto per insufficienza di prove o decorrenza dei termini o condannato a qualche mese con la condizionale

L’autore Giacinto Bevilacqua, giornalista, autore di altri volumi e titolare della casa editrice Alba Edizioni, ha raccontato la sua esperienza a contatto con la tragedia di chi ha perso i propri cari e, magari, è a propria volta ammalato. Purtroppo le famiglie di chi ha lavorato con l’amianto non sono immuni da malattie, che vengono contratte semplicemente per contatto, anche con gli indumenti dei lavoratori lavati in casa. MEZZO LITRO DI LATTE è un titolo significativo, che esprime l’inutilità di un vecchio sistema di fabbrica, in quanto ai lavoratori dell’asbesto veniva fornito il latte come forma di prevenzione (sic!). Il presidente ANMIL di Treviso Gianni De Santi ha messo in luce come molti dei ricorsi amministrativi all’INAIL, che le vittime non giudicano soddisfacenti, arrivino direttamente al patronato dell’Associazione. La quale dovrebbe essere sostenuta maggiormente perché tratta l’intera materia degli infortuni sul lavoro e delle successive invalidità, con dati che purtroppo sono in costante aumento. Il presidente vicario della Provincia Roberto Fava, che ha patrocinato l’evento, ha espresso condivisione e vicinanza all’organizzazione e alle vittime, presenti anche nel trevigiano. Particolare emozione ha suscitato  il racconto di una dei 27 testimoni esposti nel volume, Sandra Marchetti, di Cimpello di Fiume Veneto nel pordenonese, vedova di vittima di carcinoma polmonare e ammalata a sua volta. Una donna resiliente e combattiva, molto preparata, che ha combattuto da sola la sua battaglia senza mai arrivare ad un risarcimento. Ora collabora volontariamente con ANMIL di Trieste, che insieme a Gorizia è in testa alla classifica di ammalati e defunti da patologie asbesto – correlate.  Il Friuli Venezia Giulia è primo nella classifica delle regioni italiane con questo triste primato, seguito da Liguria, Piemonte, Toscana, Taranto e Siracusa, Lombardia e Veneto. Ovviamente la presenza di cantieri navali, petrolchimici e industria ferroviaria fanno la differenza. Alberto Alberti, ammalato e testimone del volume, Coordinatore della Commissione Nazionale amianto e tumori professionali di ANMIL, raccontando la sua storia ha messo l’accento sui saldi negativi, sulla estesa presenza di amianto in quasi tutti i settori industriali, artigianali e della nostra quotidianità, come scuole (2.400 in Italia con presenza di asbesto) e ospedali (500). Ezio Torrella, avvocato per le malattie professionali, specificamente da amianto, ha fatto un quadro sui numeri – NEL 2021 I CASI DI MESOTELIOMA ERANO 31.572 MA SI PARLA DI UN PICCO TRA QUEST’ANNO E IL 2030. E POI CI SONO LE PATOLOGIE CORRELATE,  soffermandosi sui diritti delle vittime, i risarcimenti dell’INAIL e le responsabilità dei datori di lavoro: un tema tutto da discutere. Molto spesso sono deceduti per anzianità e comunque la giustizia, per definizione dello stesso Felice Casson, può arrivare a “decisioni ondivaghe, alle volte persino schizofreniche, in materia di decessi da asbesto”. Con sentenze contrastanti in casi identici. Anche le ASL hanno delle responsabilità, quando mancano di segnalare alla Procura della Repubblica i casi di mesotelioma o patologie asbesto correlate. Una mancanza che inficia il diritto al sostegno ed al risarcimento.

Per concludere, di asbesto e della sua pericolosità si parla fin dall’antichità, con Plinio il Giovane e il Vecchio, e il consiglio di “non acquistare schiavi che abbiano lavorato con l’asbestinon perché muoiono giovani”. In Italia la pericolosità è conclamata fin dagli anni ‘50 ma solo nel ‘92 appare la prima norma che mette fuorilegge l’amianto. Purtroppo questo materiale killer è ancora presente ovunque in Italia e nel mondo si continua a produrlo: la federazione russa è il maggiore produttore e l’Europa il secondo consumatore. “Quella all’amianto è una guerra in corso – sostiene il presidente De Santi – e molto si dovrà ancora combattere. MEZZO LITRO DI LATTE è una pietra miliare perché da voce ai testimoni, morti e familiari, che altrimenti sarebbero muti o zittiti, e a chi sta combattendo in loro nome questa dura battaglia”. In prima fila alla presentazione anche il Procuratore della Repubblica Marco Martani Mantica e il Prefetto Angelo Sidotti di Treviso.

La presentazione ha chiuso con la poesia di Ungaretti ‘Non gridate più’, dove la guerra e il dolore sono al centro della lirica:

“Cessate di uccidere i morti

Non gridate più

non gridate 

se li volete ancora udire

se sperate di non perire

hanno l’impercettibile sussurro

non fanno più rumore del crescere dell’erba

lieta, dove non  passa l’uomo”

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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