OLTRE IL COVID
LE PROPOSTE DEL SETTORE DEL LIVE PER LA RIPARTENZA
Vincenzo Spera “Necessario trovare format diversi con cui realizzare gli spettacoli
e costruire nuovi spazi per la musica, nuove hub intermodali della cultura”
Con la chiusura definitiva del settore del live, da marzo 2020, tutta l’Italia ha scoperto la complessità del mondo dei concerti e l’importante connessione con il settore del turismo e della valorizzazione dei beni culturali, ma siamo ancora lontani da regolamentazioni certe che garantiscano la piena ripartenza del settore. I provvedimenti in grado di garantire la ripresa e un dialogo costruttivo tra istituzioni e operatori della filiera sono i temi e gli obiettivi al centro del panel “Oltre il Covid, le proposte del settore del live per la ripartenza” promosso da ASSOMUSICA, nell’ambito della quinta edizione della Milano Music Week.
Durante l’incontro, che si è tenuto ieri pomeriggio presso il Club Apollo di Milano, sono intervenuti: Vincenzo Spera – Presidente di Assomusica, la Sen.ce Lucia Borgonzoni – Sottosegretario MiC, il Dott. Andrea Costa – Sottosegretario alla Salute, Gianmario Longoni – Direttore Artistico Showbees e Teatro Arcimboldi Milano, l’On. Rosamaria Di Giorgi – Capogruppo PD Commissione Cultura Camera dei Deputati, Fulvio De Rosa – Direttore Generale Live Club, gli Onorevoli Alessio Mattia Villarosa – Commissione Finanze Camera dei Deputati e Massimiliano Capitanio – Commissione Trasporti Camera dei Deputati, Lega. Ha moderato il panel Andrea Biondi, giornalista Il Sole 24 Ore.
«Ci auguriamo che la nuova Legge sullo spettacolo sia uno dei principali veicoli in grado di dare al settore nuova vita – ha esordito Vincenzo Spera, Presidente dell’Associazione di Organizzatori e Produttori Italiani di Spettacoli Musicali dal Vivo. «Dobbiamo capire come affrontare questa nuova fase, alla luce dei provvedimenti governativi di ieri. L’impressione è quella di una crisi almeno per i primi mesi del 2022. Da parte nostra c’è sempre stato il pieno rispetto delle norme, cosa che non avviene in altri settori.
Da oltre un anno – ha continuato il Presidente di Assomusica – combattiamo per individuare qual è il nostro futuro, quali strade possono consentirci nel breve, nel medio e nel lungo termine di tornare ad una piena attività. Ritengo che vadano trovati diversi format con cui realizzare gli spettacoli, ma non solo. È necessaria una maggiore interazione tra vari generi e varie strutture. Non ultimo, andrebbero costruiti nuovi spazi per la musica, per dare sfogo alla creatività dal vivo. Mi auguro che, in futuro, attraverso il PNRR si realizzino strutture che io chiamo ‘hub intermodali della cultura’, dove condividere più modalità di fare spettacolo e cultura».
«Il momento è stato e continua ad essere difficile e la cultura, del resto, è stata a lungo concepita come bene ‘comprimibile’ – ha dichiarato in apertura del suo intervento il Sottosegretario MiC Lucia Borgonzoni. – Ringrazio molto gli operatori del settore per aver portato avanti le esigenze della filiera cercando di trovare soluzioni insieme alle istituzioni. Durante la pandemia il settore della musica dal vivo si è ritrovato senza aiuti e senza i sostegni di cui altri settori hanno usufruito. Fra i vari provvedimenti che guardano verso il futuro abbiamo il PNRR, che dispone di vari strumenti: uno è quello che riguarda le imprese creative e l’uscita di bandi dedicati. Il primo, ma non l’unico, sarà il bando per la digitalizzazione, per poter spostare su appositi supporti tutti quei brani e quelle tracce che oggi rischiamo di perdere. Tra i nostri obiettivi per il settore figurano, oltre alla digitalizzazione, la sostenibilità e la formazione. Inseriremo le imprese creative, inoltre, nei bandi dedicati ai borghi, perché la musica deve trovare un ruolo fondamentale all’interno del recupero di tutte quelle aree definite ‘non grandi attrattori’. Troveremo nuovi spazi per i giovani: abbiamo un progetto con Isoradio e realizzeremo uno spazio fuori Sanremo, a Casa SIAE, dove potranno esibirsi giovani cantautori.
«Sicuramente – ha concluso – condivido la necessità di stabilire il prima possibile dei protocolli per dare finalmente certezze a chi deve programmare eventi a lungo termine, come concerti e spettacoli teatrali, certezze che al momento ancora non ci sono».
«Non c’è dubbio che il settore musicale è quello che, ad oggi, ha pagato il prezzo più alto – ha quindi continuato il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa. – Anche io ringrazio gli operatori, sempre pronti al dialogo con le istituzioni. Il provvedimento di ieri sicuramente può creare delle problematiche, ma siamo in una fase molto delicata e decisiva e non ci possiamo permettere di vanificare gli sforzi fatti, da parte di tutti, in questi due anni di pandemia. Grazie alle misure messe in campo possiamo dire che, anche qualora lo scenario dovesse peggiorare, le nostre attività resteranno aperte».
«Gran parte del nostro pubblico non si è vaccinato e non potrà vaccinarsi in un arco breve – ha sottolineato Gianmario Longoni, Direttore Artistico Showbees e Teatro Arcimboldi Milano. – Da ieri mattina ad oggi abbiamo ricevuto 550 mail, piene di domande proprio su questo punto. Abbiamo bisogno che tale aspetto venga disciplinato. La ripresa, inoltre, deve passare attraverso il rapporto con il pubblico sul territorio. Abbiamo un problema di professionalità tecnica, che si è persa in questo anno e mezzo e abbiamo anche un forte problema di relazione con gli spettatori».
Sul tema del pubblico è intervenuta anche l’On. Rosamaria Di Giorgi, Capogruppo PD Commissione Cultura Camera dei Deputati: «Dobbiamo riportare le persone nei luoghi dello spettacolo, ma abbiamo di fronte un pubblico che ha paura. – ha dichiarato – Solo attraverso la vaccinazione è possibile risolvere il problema. Ovviamente dovremo tenere tutte le attività aperte. Abbiamo interloquito molto come parlamentari per sollecitare il governo ad aprire le attività, anche prima di quando è stato effettivamente fatto. Per quanto riguarda la parte normativa, inoltre, stiamo facendo di tutto perché venga approvata la Delega e, allo stesso tempo è necessario usare bene il PNRR in maniera molto orientata e chirurgica in modo che servano davvero per lo sviluppo e il rilancio».
«La pandemia ha svelato in modo molto più chiaro quelle che erano le fragilità del nostro sistema – ha sottolineato il Direttore Generale Live Club Fulvio De Rosa. – In questa cornice finalmente si è aperta una finestra di dialogo, una Delega al Governo per rinnovare questo settore con cui speriamo che venga restituita la dignità che manca alla musica contemporanea. È molto importante che la Milano Music Week abbia scelto di svolgersi nei live club, che non sono semplicemente luoghi di musica, ma presidi sociali e spazi di promozione culturale, di aggregazione sana e positiva. Per garantire la ripresa, serve una campagna come quella che il MiC ha studiato per cinema e teatri. Sfruttiamo il PNRR per far sì che le strutture vengano migliorate o ne vengano create di nuove. Non ultimo, è necessario che all’interno del Ministero vi siano figure che capiscano chi siamo e elaborino misure di sostegno che il settore finora non ha mai avuto».
Sulla questione dei live club e delle discoteche si è soffermato anche l’On. Alessio Mattia Villarosa, della Commissione Finanze Camera dei Deputati: «A questo proposito è interessante capire se il decreto capienze sarà modificato e come verranno gestiti i voucher. È evidente che manca ancora un protocollo chiaro che riguardi il mondo dell’aggregazione nello spettacolo e nella musica. Lo abbiamo chiesto già un anno fa, senza ottenere risposta».
Ha concluso l’incontro l’intervento dell’On. Massimiliano Capitanio, Commissione Trasporti Camera dei Deputati, Lega: «Durante le fasi più complesse della pandemia siamo intervenuti per cercare di dare una prospettiva alla musica e alla cultura. – ha dichiarato – Siamo certi che il DL Capienze possa essere modificato e continueremo ad incentivare ulteriori misure di sostegno. Tramite il Decreto del MiC pubblicato lo scorso 2 novembre, arriveranno le istruzioni per accedere a 5 milioni di euro per il credito di imposta, pari al 30% delle spese di sviluppo, promozione e produzione sostenute dalle imprese di settore dal 1°gennaio di quest’anno. Si tratta di una versione rinnovata del tax credit per le imprese di spettacolo. Non mancherà sicuramente l’attenzione al momento difficile che sta vivendo la filiera».