La storica compagnia Minimiteatri, nata nel 2005 dall’incontro di personalità artistiche provenienti da diversi ambienti: Conservatorio, Teatro, Università, Accademia di Belle Arti, festeggia, tra settembre e dicembre 2024, i dieci anni della rassegna Donne da Palcoscenico, format teatrale dedicato a personaggi e personalità femminili, che ha ricevuto, tra gli altri, il Patrocinio del Parlamento europeo, del Senato della Repubblica Italiana e della Camera dei Deputati.
Dal 2015 la direzione artistica è affidata a Letizia E. M. Piva che ha preso il testimone dal fondatore della compagnia Gabbris Ferrari dopo la sua scomparsa.
Si inizierà lunedì 16 settembre, dalle ore 17.30, con un momento per ricordare i 10 anni di Donne da Palcoscenico, nella sala Flumina dell’ex Monastero degli Olivetani di Rovigo, dove la direttrice artistica Letizia E. M. Piva presenterà la 10a edizione della rassegna. A seguire un approfondimento letterario/artistico a cura di Micol Andreasi su Eleonora Duse di cui si celebra il centenario della scomparsa e alla quale è dedicato il Concorso Corto Teatrale Site-specific, denominato Donne da Palcoscenico: nel chiostro, storia e bellezza negli occhi delle donne, appuntamento ormai consolidato della rassegna, che si propone di selezionare progetti artistici rappresentabili dal vivo, utilizzando come scenografia il Secondo Chiostro del complesso monumentale dell’ex Monastero degli Olivetani di Rovigo, edificato nel XIII secolo. E ancora, l’attrice Cristina Chinaglia proporrà una performance preparata appositamente per questa occasione.
Nel Chiostro degli Olivetani, alle 18.45, verrà inaugurata, inoltre, una mostra fotografica immersiva del decennale a cura di Raffaella Benetti sui momenti salienti/protagoniste delle passate edizioni e sull’essenza di “Donne da Palcoscenico”. L’ingresso agli eventi è gratuito fino ad esaurimento dei posti.
Verrà riproposto anche per questa decima edizione il Concorso Corto Teatrale Site-specific, denominato Donne da Palcoscenico: nel chiostro, storia e bellezza negli occhi delle donne che si propone di selezionare progetti artistici rappresentabili dal vivo, utilizzando come scenografia il Secondo Chiostro del complesso monumentale dell’ex Monastero degli Olivetani di Rovigo, edificato nel XIII secolo.
Attualmente il complesso architettonico ospita la sede del Museo dei Grandi Fiumi e varie iniziative espositive e ospita anche la Rassegna Donne da Palcoscenico dal 2020.
Oggetto del bando 2024 è l’ideazione e la produzione di corti teatrali site-specific, incentrati sulla celebrazione del centenario della scomparsa di Eleonora Duse – tra le più celebri e significative “Donne da Palcoscenico” della storia del Teatro, adattati e ambientati allo spazio del chiostro.
Sarà il pubblico a decretare la classifica finale nella serata di premiazione degli spettacoli.
I progetti finalisti, saranno inseriti nella rassegna teatrale 10 anni di Donne da Palcoscenico – X edizione 2024 e potranno rappresentare il proprio lavoro per gli spettatori della Rassegna il 21 settembre 2024.
Donne da palcoscenico proseguirà domenica 22 settembre, ore 21.00, a Palazzo Nagliati, con il melologo in prima assoluta per voce, oboe e controfagotto I racconti dell’Acqua – parlar suoni e risonar parole su testo di Marco Schiavon con il contributo di Letizia E. M. Piva, con la voce di Letizia Piva, Marco Schiavon all’oboe, Alessio Pisani controfagotto, musiche originali in prima esecuzione di Carlo Galante.
Parole che sgorgano dalla voce dell’acqua che per sua natura tende a dissolvere le separazioni, fluisce libera creando un legame naturale tra gli esseri viventi e mentre scorre inarrestabile attraverso di noi, ci trascina nella sua infinita danza di libertà, al di là delle nostre ristrette visioni e asfissianti abitudini, verso l’ignoto, in un salto nel vuoto che è l’incontro con l’altro. Tra infiniti intrecci, la poesia, ispirata dalla musica, è ritrasformata in suono dalla musica stessa e la voce narrante diviene strumento che, ora dialogando ed ora nascondendosi tra le note, crea una simbiosi osmotica tra suono e parola. Le isole sonore in cui approda questo viaggio spaziano dalle suggestioni di Ovidio a cui Britten si ispira, alle musiche originali di Carlo Galante scritte appositamente per questo spettacolo, al Ritratto malinconico di Lodi Luka e alla travolgente Lamentatio di Giovanni Sollima. Incontri mitologici e rap contemporanei, metamorfosi oboistiche e bagatelle controfagottistiche, recitativi di rumori e singulti arcaici di fonemi, fanno intravvedere la possibilità di un linguaggio comune tra musica e poesia, tra parola e suono, tra articolazione e vibrazione: un tentativo di ritrovare quella protolingua arcaica e primordiale, dove sentimenti, gesti, suoni e parole danzavano insieme, fusi in unica forma espressiva di Carlo Galante e musiche di Lodi Luka, G. Sollima e B. Britten
Ancora una prima assoluta, domenica13 ottobre, ore 21.00, nella sala Flumina del Museo dei Grandi Fiumi per lo spettacolo Cassandra, forse... con Lucia Lavia, il performer Thierry Parmentier, i musicisti Gessica Rampazzo (flauti), Marco Schiavon (oboe). Musiche a cura di Nuova Fucina Musicale.
Cassandra è la profetessa inascoltata, è la donna che sa vedere il futuro, è la donna non creduta.
Dal punto di vista del femminile attuale, riecheggiano sinistri rimandi di cronaca verso denunce ignorate e violenze non ritenute reali, ma giungono alla mente anche allarmi globali ancora non presi in sufficiente considerazione. E dunque questo personaggio mitico vive di diritto nel nostro tempo.
Venerdì 15 novembre, alle ore 17.30, a Palazzo Cezza, in collaborazione con l’Accademia dei Concordi di Rovigo, verrà presentata la pubblicazione Gigio Artemio Giancarli: un rodigino nel ‘500 – una rilettura della Zingana tra il teatro, la scena e le arti, sostenuta dalla Fondazione della Banca del Monte di Rovigo, con la narrazione visuale della vicenda in 8 scene, raggiungibili su pubblicazione cartacea con QR Code e con URL su pubblicazione digitale
La rassegna si concluderà il 28 novembre, ore 21.00, al Ridotto del Teatro Sociale con lo spettacolo Cristina Roccati la Scienza delle donne nel Settecento degli uomini con la drammaturgia e la regia di Letizia E. M. Piva, con Francesca Tres e Paolo Rossi.
Lo spettacolo, in prima assoluta, è dedicato alla figura di Cristina Roccati (Rovigo, 1732 – 1797), studiosa, in particolare di fisica e poetessa che fu la prima donna a seguire corsi universitari regolari e a laurearsi, dopo tale percorso, all’Università di Bologna, divenendo così la terza donna laureata al mondo, dopo Elena Cornaro Piscopia (Università di Padova, 1678) e Laura Bassi (università di Bologna, 1732) che però avevano seguito studi privati.
La città di Rovigo dedicherà alla Roccati, proprio nel mese di novembre, oltre allo spettacolo teatrale a cura di Minimiteatri, una mostra, che vede la collaborazione tra Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Accademia dei Concordi, un ritratto commissionato ad un artista contemporaneo e uno studio approfondito delle sue lezioni autografe conservate nell’Accademia rodigina a cui seguirà una pubblicazione scientifica.
La rassegna è realizzata in collaborazione con il Comune di Rovigo – Assessorato alla Cultura, con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Azimut Group, Banca del Veneto Centrale, Lions Club Rovigo, Carla Import Sementi, Bimi Sushi, con il Patrocinio della Provincia di Rovigo, l’Accademia dei Concordi, Università degli Studi di Trieste, la Fondazione Sviluppo Polesine, CPSSAE, CPO – Ordine Avvocati Rovigo, Acli Padova, Acli Rovigo, Aqua Srl e la Parrocchia di San Bartolomeo.
Si ringrazia inoltre la Fondazione Rovigo Cultura per il contributo al concorso, la Fondazione Banca del Monte di Rovigo per la concessione delle immagini delle opere di Gabbris Ferrari e Carlo Alberto Schiesaro per le riprese video.
Donne da Palcoscenico – X edizione (2024)
Presidente: Ruggero Zambon
Direttore Artistico: Letizia E. M. Piva
Produzione esecutiva: Francesca Chiappetta
Responsabile organizzativo Donne da Palcoscenico – Francesca Chiappetta
E-mail: francesca.chiappetta84@gmail.com
Alla sezione “Concorso” sul sito www.minimiteatri.it
Per informazioni:
Facebook: Minimiteatri
Instagram: Minimiteatri
Biglietteria:
Prezzi:
Prenotazione e acquisto online su Eventbrite:
Biglietteria e Informazioni: 375 7992419
Calendario e programma
Lunedì 16 settembre 2021:
- Sala Flumina, ore 17.30: Saluti ed interventi istituzionali e a seguire
- Presentazione della 10a Edizione della rassegna Donne da Palcoscenico a cura di Letizia Piva
- Approfondimento letterario/artistico su Eleonora Duse, collegandosi al concorso, di Micol Andreasi
- Performance preparata per l’occasione dall’attriceCristina Chinaglia
- Chiostro degli Olivetani, ore 18.45: mostra fotografica immersiva del decennale a cura di Raffaella Benetti sui momenti salienti/protagoniste delle passate edizioni e sull’essenza di “Donne da Palcoscenico”
- Secondo Chiostro ex Monastero Olivetani, ore 19.00: aperitivo.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti
Sabato 21 settembre 2024, ore 21.00
Secondo Chiostro dell’ex Monastero degli Olivetani di Rovigo
Concorso Corto Teatrale Site-Specific: Donne da Palcoscenico nel chiostro, storia e bellezza negli occhi delle donne, IV edizione – 2024, dedicato a ELEONORA DUSE
Musiche originali di C. Galante e musiche di Lodi Luka, G. Sollima e B. Britten
Domenica 22 settembre, ore 21.00
Palazzo Nagliati (RO)
I racconti dell’Acqua
Melologo per voce, oboe e controfagotto
Voce: Letizia E. M. Piva
Oboe: Marco Schiavon
Controfagotto: Alessio Pisani
Testo : Marco Schiavon (con il contributo di Letizia E. M. Piva)
Musiche originali di C. Galante
Musiche di Lodi Luka, G. Sollima e B. Britten
Domenica 13 ottobre 2024, 21.00
Sala Flumina, Museo dei Grandi Fiumi
Mise en espace Cassandra, forse…
con Lucia Lavia, il performer Thierry Parmentier, i musicisti Gessica Rampazzo (flauti), Marco Schiavon (oboe), musiche originali in prima esecuzione a cura di Nuova Fucina Musicale; drammaturgia e regia di Letizia E. M. Piva
Venerdì 15 novembre, alle ore 17.30
Palazzo Cezza
Presentazione della pubblicazione e della narrazione virtuale Gigio Artemio Giancarli: un rodigino nel ‘500 – rilettura della Zingana tra il teatro, la scena e le arti.
28 novembre 2024, ore 21
Ridotto del Teatro Sociale, Rovigo
Cristina Roccati – la Scienza delle Donne nel Settecento degli uomini
Drammaturgia e regia di Letizia E. M. Piva, con Francesca Tres e Paolo Rossi.
Profili
Letizia E. M. Piva, Regista, drammaturga, attrice, vocalist, didatta di musica e teatro, strumentista d’arpa.
Ha lavorato con importanti registi ed attori, quali: Gabbris Ferrari, con cui ha condiviso scelte artistiche per dieci anni, Arnoldo Foà, Antonio Taglioni, Thierry Parmentier, Michele Placido, Ilaria Occhini, Alessandro Haber.
Tra le collaborazioni: Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, Federazione Cemat, Teatro Stabile del Veneto, Istituto Musicale Europeo, Centro Ricerche Musicali di Roma, Centro per il Teatro Musicale da Camera di Spoleto, Orchestra di Padova e del Veneto, Teatro Sociale di Rovigo.
Direttore artistico di Minimiteatri, ha scritto e diretto spettacoli per Teresa Mannino, Marina Massironi, Vanessa Gravina, Cristina Donadio.
Ideatrice di manifestazioni, tra cui Donne da Palcoscenico che ha ospitato, tra gli altri, Maddalena Crippa, Dacia Maraini, Syusy Blady, Ambra Angiolini, Francesca Reggiani, Vanessa Gravina, Lucia Lavia.
Ha restituito al teatro il capolavoro cinquecentesco La Zingana di G. A. Giancarli, prima ripresa in epoca moderna.
Flavia Micol Andreasi, Insegnante, giornalista e storica dell’arte.
Docente di materie Letterarie e Latino nelle scuole superiori, attualmente insegna Lingua e Letteratura italiana presso l’Istituto tecnico Statale “F.Viola” di Rovigo.
Si interessa principalmente della divulgazione dell’arte. Dal settembre 2023 conduce la rubrica radiofonica S.T.Art. (Storie, territorio e arte) in cui racconta in modo leggero e a scopo divulgativo l’arte tra il Veneto e l’Emilia-Romagna. Dal 2015 al 2019 dirige la rivista “Il Viavai dei Piccoli” (28mila copie in Veneto) un bimestrale di approfondimento sui temi legati all’educazione e per cui cura la rubrica “L’arte spiegata ai bambini”. Collabora con riviste e quotidiani locali e nazionali. Con Minimiteatri, realizza lo spettacolo: “Io e la mia vita con Marc Chagall” (2021) e la lezione spettacolo “Dammi mille Baci. Il bacio nell’arte da Giotto a Doisneau” (2022). Dal 2014 al 2018 è vicepresidente della sezione Veneto dell’International Association for Art and Psycology. E’ coautrice del libro “Il Corpo adolescente. Percorsi interdisciplinari tra arte e psicologia” edito da Clueb.
Nel 2008 tiene un seminario per la scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte dell’Università di Bologna dal titolo “ Il valore psicologico dell’abito nella costruzione dell’identità dell’adolescente”.
Cristina Chinaglia, attrice
Cristina Chinaglia è un’attrice veneta. Nata in provincia di Rovigo, si laurea in letteratura inglese all’Università degli Studi di Padova nel 2006. Studia clarinetto al Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo e canto sotto la guida del soprano padovano Rosanna Lippi. Successivamente studia recitazione teatrale presso la Scuola di Teatro di Bologna “A. Galante Garrone” e si perfeziona in mimo e teatro comico sotto la guida di Antonio Albanese al “Teatro LAB”, sempre a Bologna.
Dopo la scuola inizia a lavorare e si trasferisce a Roma, dove continua a perfezionarsi in recitazione teatrale con Giorgio Albertazzi, al suo “Atelier Albertazzi”, ed in recitazione cinematografica frequentando i laboratori dei registi Massimiliano Bruno e Giovanni Veronesi.
Dopo una lunga tournée con Giorgio Albertazzi, ne “Il Mercante di Venezia” di W. Shakespeare con la regia di Giancarlo Marinelli, recita stabilmente a teatro e prende parte a diverse pellicole cinematografiche. Si appassiona particolarmente al teatro comico, alla stand up comedy e alla scrittura.
Ultimamente ha recitato a teatro nel Mercante di Venezia di Shakespeare con Mariano Rigillo, è ancora a teatro quest’anno con Serena Dandini in “Vieni avanti, cretina!” e al cinema nel film Effetto Domino di Alessandro Rossetto. Nel 2024 uscirà in un film americano, “Immaculate”, diretta da Michael Mohan con Sydney Sweeney (Euphoria), Alvaro Morte (La Casa di Carta) e nel film TV di RAI1 “Com’è umano lui”, biopic su Paolo Villaggio, diretta da Luca Manfredi.
L’anno prossimo apparirà nel nuovo film di Natale di Alessandro Siani con Leonardo Pieraccioni e a teatro sarà in tournée (2024/2025) con “Lapponia”, commedia francese, campione d’incassi in Europa, in prima nazionale.
Fa il suo debutto televisivo in RAI ne “La tv delle ragazze – gli stati generali” con Serena Dandini. Seguiranno “Colorado” su Mediaset, “Comedy Central” su SKY e ancora “Stati Generali”, sempre con Dandini su Rai3.
Raffaella Benetti, artista
Gli interessi dell’artista guardano alla tradizione filosofica e letteraria con particolare interesse per la Filosofia delle Religioni. Ha frequentato il corso di Doratura tenuto dall’artista Ulrike-Johanna Teusen presso il Centro Europeo di Venezia per i Mestieri della Conservazione del Patrimonio Architettonico, sempre a Venezia alla A+A|Centro Pubblico Per L’arte Contemporanea il Corso in Pratiche Curatoriali e Arti Contemporanee e a Roma il Corso di Alta Formazione Architettura e Arti per la Liturgia presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo. Ha partecipato a simposi internazionali di scultura. Un percorso che permette l’apertura a diversi linguaggi: fotografia, scultura, video e installazioni. Dal 1997 la fotografia diventa fondamentale nella sua pratica artistica. Nella sua ricerca indaga sul concetto di Tempo, il suo scorrere inarrestabile, il suo attraversare le Cose e la Natura, l’idea del Passaggio, della Fragilità, dell’Effimero della nostra esistenza. Realizza libri d’artista. Le sue opere sono esposte in personali e collettive in Italia e all’estero. Fa parte dell’Associazione Donne Fotografe.
Tra le mostre personali:” L’oro del mio giardino, incontri | Museo dei Grandi Fiumi, Rovigo, 2024| Thoughts, Gardeco Gallery, 2023, Parigi | Rondò, Arkè Gallery, Venezia, 2019 | Vanitas, Bag Gallery, Parma, 2016 | tra le collettive: Refra-ctions, Thoughts project, Art Basel Miami Beach, Luminaire Lab, 2023 | Un mosaico per il MUMO, 2023, Tornareccio(CH) | SCOLPITE “Palazzo Reale, Milano, 2021.
Marco Schiavon, oboe
Nato a Treviso, Si è diplomato brillantemente in oboe presso il Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto (TV) sotto la guida del M° A. Pietrobon.
E’ stato Primo Oboe dell’Orchestra Giovanile Italiana ed ha collaborato, sempre in qualità di Primo Oboe con alcune delle più prestigiose orchestre italiane e straniere tra cui: Fenice di Venezia, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Budapest Festival Orchestra, Muncher Kammer Orchester, Orchestra del Teatro alla Scala e Orchestra della Suisse Romande suonando con prestigiosi direttori come: G. Sinopoli, L. Berio, F. Bruggen, V. Gergiev, W. Sawallisch, E. Imbal, G. Pretre, R. Muti, N. Mariner, D. Gatti , A. Lombard, M. W. Chung. L. Mazel e V. Ashkenazy.
Svolge attività sia come solista che in formazioni da camera e nel 2004 ha vinto il concorso internazionale per Primo Oboe nell’Orchestra della Svizzera Italiana di Lugano, ruolo che attualmente ricopre.
Ha affiancato all’attività concertistica la passione per la scrittura drammaturgica ottenendo un positivo riscontro a numerosi concorsi nazionali come per esempio il primo premio al concorso “Martucci” città di Valenzano, il premio “Teatro Helios” al concorso “la Riviera dei monologhi” di Bordighera, è stato finalista al Premio “Lago Gerundo” e al concorso “Un bagaglio di idee”; si è inoltre aggiudicato il prestigioso “Premio Ipazia alla nuova drammaturgia contemporanea” con l’atto unico “STABAT MATER” ed il Premio Noax/Novuacs.
E’ stato segnalato alla XIV edizione del Premio Fersen con il dramma” Whatsapp Edipo” ed è il vincitore della IV Edizione del Premio CENDIC Segesta con il testo “Il colore della forma”.
Nel 2020 il suo testo “Rifiuti” è stato musicato dal compositore Alberto Cara e rappresentato alla sala Piatti di Bergamo e il suo corto “Studio di registrazione” è stato trasmesso dalla Radio Svizzera RSI.
Ha scritto i testi per spettacoli con Lella Costa e Cristina Chinaglia realizzati dal Teatro sociale di Rovigo.
Nel 2023 è stato premiato al chiostro “Nina Vinchi” del teatro Piccolo di Milano con il premio come miglior monologo con il testo “Ci vuole fegato” nella XVII edizione del Concorso Europeo per il Teatro e la Drammaturgia Tragos e con il Premio Sipario con il racconto “Le memorie di un violoncello”.
Ha partecipato alla rielaborazione drammaturgica del libretto dell’opera “Pigmalione” con cui il Teatro sociale di Rovigo si è aggiudicato il premio Abbiati 2024.
La sua raccolta di poesie “I canti silenziosi degli aironi” è stata pubblicata per la casa editrice “Montedit” conseguendo il riconoscimento di miglior opera di ricerca poetico espressiva al Concorso Internazionale “Locanda del Doge”.
Alessio Pisani, Controfagotto
Alessio Pisani si diploma in fagotto nel 1992 sotto la guida del M° Claudio Gonella presso il Conservatorio G. Puccini di La Spezia.
Nel 1996 inizia lo studio del Controfagotto perfezionandosi in seguito con il M° Domenico Romano.
Il suo percorso professionale-artistico è stato fin da subito incentrato sulla ricerca e lo sviluppo della tecnica e del repertorio del fagotto e del controfagotto.
In orchestra Alessio Pisani ha ricoperto il ruolo di controfagotto presso l’Orchestra del Teatro Alla Scala di Milano e presso l’Orchestra Filarmonica della Scala di Milano dal 1996 al 2001.
Ha collaborato inoltre con:
Mahler Chamber Orchestra, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Orchestre de Paris, Orchestra della Svizzera Italiana CH, ecc.
Nell’arco della sua carriera ha suonato sotto la conduzione di importantissimi Direttori d’Orchestra tra i quali: C.M. Giulini, C. Abbado, R. Muti, G. Sinopoli, G. Pretre, L. Maazel, W. Sawallisch, Z. Mehta, V. Gergiev, R. F. De Burgos, K. Petrenko, M. Whun Chung, R. Chailly, D. Harding, ecc.
Ha effettuato numerose tournèe in Italia e all’estero esibendosi in diversi paesi stranieri: Germania, Francia, Spagna, Norvegia, Svezia, Russia, Giappone e Australia.
Nel 2017 pubblica per l’etichetta Bongiovanni il suo primo CD da solista dal titolo Bogeyman.
Nel 2018 è stato invitato in Spagna alla conferenza internazionale delle doppie ance IDRS2018 ad eseguire in una delle serate principali il quintetto di Willy Hess per controfagotto e quartetto d’archi.
E’ docente di fagotto e controfagotto presso il Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria
Nuova Fucina Musicale
La Nuova Fucina Musicale nasce a Genova nel Marzo del 2023 da un progetto nato da tre giovani compositori genovesi: Paolo de Jorio, Salvatore Padula e Gabriele Petouchoff.
L’associazione prende forma per un bisogno, più che da un’idea: la necessità di esprimere la propria musica e di dare la possibilità a compositori emergenti, e non, di poter condividere liberamente il loro linguaggio, le loro idee e soprattutto la loro musica. Attraverso l’organizzazione di concerti, con compagini sempre in continuo movimento, La Nuova Fucina Musicale vuole sensibilizzare il grande pubblico alla fruizione della musica contemporanea: arte viva e presente.
Carlo Galante, compositore
Carlo Galante (nato a Trento nel 1959) si è diplomato in Composizione sotto la guida di Niccolò Castiglioni e Paolo Castaldi presso il Conservatorio di Milano.
Nel 1993 ha scritto il Dies Irae del Requiem per le Vittime della Mafia realizzato nella Cattedrale di Palermo.
Ha scritto per il teatro: le opere Byzanthium (Musica nel Nostro Tempo 1991); Corradino (Teatro Comunale di Bologna, 1992); Il combattimento con l’Angelo (Teatro Massimo di Palermo, 1997); Messer Lievesogno e la Porta Chiusa più volte rappresentato (Teatro Comunale di Bologna 1997; Teatro Palazzina Liberty, Milano 1998; Teatro Nuovo di Verona e Teatro Sociale di Trento, 2000); Ghost Cafè (Teatro Donizetti di Bergamo, 2000); Racconto di Natale (Teatro Comunale di Modena, 2002) e i balletti: Fandango (Teatro Filarmonico di Verona, 1992); Il fantasma di Canterville (Teatro Regio di Torino, 1995 e più volte riproposto); Notturno a Milano (Tardi in piazza Duomo, Teatro Filarmonico di Verona 2004).
Per l’Ensemble “Sentieri Selvaggi” ha scritto il brano La formula del fiore che dà titolo al CD; altri lavori precedenti sono editi nel CD “Yeliel” edito da Tirreno. Recentemente ha registrato il Sanctus per la Missa Solemnis Resurrectionis del Giubileo 2000. Il CD “Enigma, la musica dei Tarocchi”, Rugginenti editore, su testi di Gabriela Fantato, è anche andato in scena in forma di spettacolo al Piccolo Teatro Studio di Milano e all’Accademia Filarmonica Romana nel 2000. Il suo ultimo CD, Essenza Carnale, del 2003, su poesie di Alfredo De Palchi, è stato patrocinato dalla fondazione newyorkese “Sonia Raiziss Giop Charitable Foundation”.
Ha composto nel 2004 per Enrico Dindo il concerto per violoncello Luna in Acquario eseguito al Teatro Ponchielli di Pavia e di prossima pubblicazione in cd. Ha scritto per il Teatro Regio di Torino e il Teatro stabile La Tempesta su libretto di Luca Fontana che ha debuttato al Teatro Carignano nel 2006.
Su commissione della Fondazione “I Pomeriggi musicali” di Milano ha composto il brano sinfonico Percorso notturno con carillon che è stato eseguito sotto la guida di Corrado Rovaris nel febbraio del 2006. I “Violoncellisti della Scala” gli hanno richiesto il brano Due sono le porte del sogno suonato alla Scala nel maggio del 2006. Ha composto inoltre nel 2007 INRI passione secondo anonimo per soprano, attore e quartetto d’archi eseguita a Bolzano presso il Duomo di Gries.
La sua musica è stata eseguita più volte negli Stati Uniti, in Svizzera, Spagna, Brasile, Germania, Regno Unito, Francia. Ha avuto numerose commissioni da orchestre italiane ed estere.
Lucia Lavia, attrice
Lucia Lavia nasce a Roma il 18 Febbraio 1992. Figlia degli attori Gabriele Lavia e Monica Guerritore decide di seguirne le orme fin da piccola e a soli 13 anni debutta in teatro al Festival di Anagni e a 16 in tv nella serie televisiva per Rai 1 “Rossella”, diretta da Gianni Lepre.
Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica, nel 2010 prende parte alla sua prima tournée con il “Malato Immaginario” per la Regia di Gabriele Lavia, per il quale è stata candidata al Premio “Le maschere del Teatro” nella sezione “Miglior Attore/Attrice Emergente”.
Nella stagione 2011/2012 , a diciannove anni, veste i panni di Desdemona nell’ “Otello “ di Nanni Garella.
Nel 2012 è Ifigenia in “Ifigenia In Aulide” con la Regia di Giampiero Borgia per il Napoli Teatro Festival.
Nella stagione 2012/2013 prende parte allo spettacolo “Tutto per bene” per la Regia di Gabriele Lavia.
È durante questa tournée che avviene l’incontro con Luca Ronconi che le affiderà il ruolo di Arèusa nel suo spettacolo “Celestina,laggiù vicino alle concerie in riva al fiume” per la stagione successiva ( 2014). Ma con Ronconi inizia già a lavorare nell’estate del 2013 per uno Spettacolo/Studio sul Testo “Cuore Infranto” di John Ford al Centro Teatrale di perfezionamento attori Santa Cristina.
Nella stagione 2014/2015 è la Figliastra in “Sei personaggi in cerca d’autore” con la Regia di Gabriele Lavia.
Nel 2015 è Ifigenia in ”Ifigenia in Aulide” di Euripide con la Regia di Federico Tiezzi al Teatro Greco di Siracusa e per la sua interpretazione vince il premio della Stampa “Siracusa stampa teatro” come Miglior Attrice delle rappresentazioni classiche 2015.
Sempre nel 2015 prende parte allo spettacolo “Vita di Galileo” con la Regia di Gabriele Lavia.
Nel 2016 Andrea Baracco le affida il ruolo di Emma Bovary nell’Adattamento teatrale a cura Letizia Russo di “Madame Bovary” di Gustave Flaubert: lo spettacolo debutta al Piccolo Eliseo, dove rimane per diverse settimane riscuotendo un grandissimo successo di pubblico e critica tanto da essere “Sold out” per le ultime 10 repliche.
Per il Festival Shakespeariano di Verona del 2016 è Giulietta nel “Romeo e Giulietta” per la Regia di Andrea Baracco.
Nella stagione 2016/2017 è in tournée sia con “Madame Bovary” che con “Romeo e Giulietta”.
Nell’estate del 2017, dopo 8 anni di Teatro Classico Lucia sente il bisogno di affinare “corde attoriali” differenti avvicinandosi al teatro contemporaneo. È in quel momento che avviene l’incontro con il Regista Gianluca Merolli che le affida il Ruolo della protagonista, Pam, in “SAVED” di Edward Bond.Spettacolo prodotto dal teatro Vascello che otterrà un grandissimo successo.
Nel 2018, affrontando sempre il contemporaneo, prende parte allo spettacolo scritto dalla drammaturga Arianna Mattioli “Ti porto con me” Regia di Lorenzo Lavia per la Rassegna EliseoOFF.
Lo spettacolo riscuoterà un grande successo rimanendo in scena per più di 5 settimane.
Nel 2019,dopo una lunga selezione, la “Disney Theatrical Production” insieme ai Registi Giampiero Solari e Bruno Fornasari la scelgono per interpretare il ruolo di Viola De Lesseps in “Shakespeare in Love” dalla sceneggiatura di Marc Normann e Tom Stoppard.
Nella stagione 2019/2020 Lucia è protagonista insieme a Umberto Orsini nel “Costruttore Solness” di Ibsen per la Regia di Alessandro Serra.
Per la stagione 2020/2021 Lucia è protagonista della nuova produzione del Teatro Stabile dell’Umbria.Nuovamente diretta dal regista Andrea Baracco, interpreterà il ruolo di Nataša Rostova nell’Adattamento teatrale,diviso in due spettacoli, del celebre romanzo “Guerra e Pace” di Lev Tolstoj.
Sempre nel 2021, in occasione del rinomato Ciclo di rappresentazioni Classiche dell’INDA, Lucia interpreta Dioniso nelle “Baccanti” di Euripide diretta da Carlus Padrissa,fondatore della celebre compagnia teatrale spagnola “La Fura dels Baus”.Per la sua interpretazione vince il “Premio della Stampa” come migliore attrice delle rappresentazioni classiche 2021.
Nel 2021-2022 dirige e interpreta il monologo “Voltati parlami” di Alberto Moravia.
Nel 2019 Lucia vince la prestigiosa “Menzione d’Onore” del premio Eleonora Duse per il suo percorso artistico e per essersi distinta nel panorama teatrale italiano.
Determinata e tenace, Lucia Lavia dedica la sua vita e il suo impegno all’arte teatrale, affinando le sue capacità artistiche e la sua intelligenza teatrale spaziando tra codici recitativi e drammaturgici differenti.
Thierry Parmentier, performer
Comincia i sui studi di danza all’età di 17 anni a Bruxelles.
Dopo solo 2 anni di studio è già in scena in una piccola compagnia con la coreografa Karmen Larumbe.
Parte per Parigi nel 73 per danzare con la compagnia di Joseph Russillo con il quale ritornerà a danzare nel 1983.
Dal ‘76 al ‘78 danza con il “Ballet du XX siècle” de Maurice Bèjart a Bruxelles.
Nel 1985 si trasferisce in Italia per realizzarsi come coreografico e costumista creando la
compagnia “Era acquario” assieme a Lucia Nicolussi a Parma.
Nel 88 collabora con “Est balletto” attualmente diventato “Fabula Saltica” di Claudia Ronda di Rovigo.
Comincia una collaborazione con il “Teatro del Lemming” di Massimo Munaro e Martino Ferraria Rovigo.
Comincia una collaborazione con Gabbris Ferrari (regista e scenografo) come interprete e coreografo nelle Opere Liriche e, più avanti, anche costumista con “Minimiteatri”, realtà teatrale rodigina fondata da Gabbris Ferrari e Letizia E. M. Piva.
Collabora con il “Gruppo Ersilia” di Laura Corradi di Verona, con la compagnia “Naturalis Labor” di Luciamo Padovani di Vicenza, con “La Piccionaia” di Vicenza, con la compagnia “Ensenble” di Vicenza.
Dal 1986 fino ad oggi crea le sue proprie Opere con diversi artisti.
Nel 2023 viene scelto per un progetto proposto dalla Fondazione Aterballetto con il coreografo Angelin Preljocaj con gli Over 65 con il titolo The birthday party con la prima a Parigi, poi il tour in Francia e Italia.
Gessica Rampazzo, flauti
Si diploma brillantemente in flauto traverso presso il Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo sotto la guida del M° G. Contaldo, perfezionandosi poi come solista con i maestri J. Balint, R. Fabiano e D. Ruggieri. Ha suonato nel ruolo di primo e secondo flauto nelle orchestre dei Teatri di Rovigo e Treviso, in prime rappresentazioni assolute di compositori come Marco Tutino ed Enrico Rava, registrando per Ermitage e Ricordi. Ha proseguito la sua formazione musicale abilitandosi in Didattica della Musica sia per l’insegnamento dell’educazione musicale (AO31/32) che per quella strumentale (AG77). Nel 2014 ha conseguito il biennio di Diploma Accademico di II livello in flauto traverso presso il Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo con il massimo dei voti e la lode. Sempre nello stesso anno fonda il “Duo Artè” in duo con il chitarrista Simone Vidali con il quale affronta ritmi e suoni legati al tango e alla musica sudamericana, tenendo lezioni concerto agli allievi delle scuole medie e superiori. Dal 2015 è iniziata un’intensa collaborazione con la compagnia teatrale “Minimiteatri” di Rovigo durante le cui performance sperimenta e alterna al flauto traverso in do, l’ottavino, il flauto contralto e il flauto basso. Nell’ambito della rassegna annuale di Minimiteatri “Donne da Palcoscenico” ha avuto modo di lavorare a fianco di Teresa Mannino e Vanessa Gravina, Paolo Rossi, Marino Bellini, Luciano Borin, Thierry Parmentier, Giselda Ranieri e la stessa direttrice artistica Letizia E. M. Piva. Da più di un decennio è docente di flauto traverso presso la scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale di Villadose.
Francesca Tres, attrice-performer, regista e formatrice teatrale
Attrice-performer, regista e formatrice teatrale con formazione letteraria. In ambito teatrale il suo percorso inizia nel 2004 con Adriano Iurissevich (commedia dell’arte), Cinzia Zanellato e Andrea Pennacchi (Tam Teatromusica, Padova). Approfondisce la recitazione con Marco Baliani, Giuliana Musso, Carlo Preso#o, Maurizio Panici, Tindaro Granata, Fratelli Dalla Via. Indaga il teatro fisico con Livia Villani, c.l. Grugher, Michelangelo Bellani. Esplora l’espressività della voce con Matteo Belli e Francesca Della Monica. Si accosta al teatro danza con Valentina Dal Mas e Marigia Maggipinto. Come attrice recita per diverse compagnie quali La Piccionaia e Gruppo Panta Rei. A sua volta, è lei stessa autrice e regista di spettacoli per adulti e di teatro ragazzi. Nel 2019 ha frequentato il Master in Pedagogia Teatrale all’INPEF di Roma. Nel 2022 è stata finalista a Premio Scenario Infanzia. Nel 2023 ha concluso la Scuola Nazionale in Teatro Educazione organizzata da AGITA e Teatro Giovani Teatro Pirata (ente accreditato MIUR). Come formatrice conduce corsi di teatro per bambini, ragazzi, adulti e insegnanti presso enti pubblici e privaQ. Da sempre accosta l’attività teatrale a quella di corista in cori o gruppi vocali.
Paolo Rossi, attore
Paolo Rossi, attore rodigino,entra a far parte dell’ ICAI (Istituto della Commedia dell’Arte Internazionale) sotto la direzione del Maestro Gianni De Luigi nel quale si forma professionalmente grazie a diversi Maestri del settore tra i quali Adriano Sinivia, Carolyn Carlson, Eugenio Allegri e molti altri. Tra il 2003 ed il 2006 collabora col regista Alberto Gambato vincendo tre primi premi per soggetto e sceneggiatura alla Mostra del Cinema di Venezia sezione
CinemAvvenire. Dal 2010 collabora con diverse compagnie teatrali tra le quali: Minimiteatri. Jar Production e Maner Manush con la quale vince il premio come miglior attore non protagonista nell’ambito dell’AACT (American Association of Community Theatre) Venice, Florida. Attualmente è in scena con Commedia Rossa di Alessia Giovanna Matriciano, selezione Fringe festival 2022 Roma.