In restauro gli antichi cannoni di Miramare
Sono partiti verso un qualificato laboratorio di restauro in regione i sette cannoni di saluto collocati sul terrazzamento fronte mare nel Parco. Sarà l’occasione anche per sistemare l’area, uno dei punti panoramici più belli da cui godere la vista del Castello
Sollecitato e atteso dagli assidui frequentatori del Parco del Castello di Miramare, parte in questi giorni il restauro della batteria dei sette cannoni di saluto ottocenteschi collocati sul terrazzamento alto prospiciente il mare all’estremità del promontorio di Grignano.
Necessitano di un accurato restauro poiché, soprattutto le parti lignee di supporto sono altamente compromesse. Alcune di esse non sono composte da elementi originali e sono già state sostituite nei decenni passati. Le basi saranno quindi restaurate o sostituite. Saranno adeguatamente pulite e protette anche le parti metalliche che, invece, hanno uno stato di conservazione discreto.
Secondo la tradizione, i cannoni furono donati da Leopoldo I re del Belgio in occasione del matrimonio della figlia Carlotta con Massimiliano d’Asburgo. La loro funzione forse non era di carattere prevalentemente difensivo, ma sappiamo con certezza che venivano usati per sparare a salve in occasione di ricorrenze particolari e di arrivi o partenze dei principi del Castello. Sulla parte bassa del fusto metallico sono presenti dei rilievi che li caratterizzano e li legano indissolubilmente alla storia del Castello e dei suoi abitanti: sopra lo stemma quadripartito con due ancore e due ananas, emblema di Massimiliano molto usato a Miramare; sotto, le iniziali di Massimiliano e Carlotta intrecciate all’ancora coronata della marina militare asburgica di cui Massimiliano era ammiraglio. La datazione risale al 1860.
L’operazione di rimozione dei cannoni è particolarmente laboriosa: solo il corpo in metallo di ciascuno pesa ben 700 chili. Sono stati prelevati dalla loro sede in questi giorni e saranno poi trasportati in un laboratorio regionale specializzato nel restauro dei metalli dove rimarranno alcuni mesi. Il loro rientro è previsto nel corso dell’estate. L’intervento di restauro, che ammonta a 53 mila euro, interesserà anche la piazzola che li ospita e dalla quale si ammira uno degli scorci più suggestivi del Castello. Una volta liberata l’area, sarà rifatto il sedime e risistemato l’accesso alla piazzola. L’importo di questi lavori è di 39 mila euro.