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MORIAGO DELLA BATTAGLIA – FESTIVAL DELLA CULTURA: 4 FEBBRAIO INAUGURA LA MOSTRA DI TOBIA RAVA’ “SCINTILLE D’INFINITO”

DiRedazione

Gen 29, 2024

SCINTILLE D’INFINITO. LA NUOVA MOSTRA DI TOBIA RAVÀ

AL FESTIVAL DELLA CULTURA DI MORIAGO DELLA BATTAGLIA

Inaugurazione domenica 4 febbraio 2024 ore 11.00 Casa del Musichiere

SCINTILLE D’INFINITO

CASA DEL MUSICHIERE- MORIAGO DELLA BATTAGLIA

dal 4 al 25 febbraio 2024

a cura di Lorena Gava

Orari di apertura: sabato dalle ore 16 alle 19; domenica e festivi:10-12/15-19

Inaugurazione domenica 4 febbraio alle ore 11

info: tel. 380 4610710 info@moriagoracconta.it

Ingresso libero

Tobia Ravà, Bosco azzurro, 2013

La curatrice Lorena Gava: «Come un novello homo faber rinascimentale, Tobia Ravà seduce con la strabiliante varietà e poliedricità di una mente creativa che non conosce sosta».

MORIAGO DELLA BATTAGLIA – Scrive Maria Luisa Trevisan: “Tobia Ravà, dopo aver sperimentato molti percorsi creativi inerenti al rapporto arte e scienza, dal 1998 ha avviato una ricerca legata alle correnti mistiche dell’ebraismo: dalla kabbalah al chassidismo, proponendo un nuovo approccio simbolico attraverso le infinite possibilità combinatorie dei numeri. La logica letterale e matematica, che sottende le opere di Ravà, è intesa come codice genetico e raccoglie elementi sia filosofici sia linguistici che vanno a costituire una sorta di magma pittorico fatto di lettere e numeri, che si cristallizzano sulla superficie ‘grandangolata’ di vedute di canali e boschi, di architetture e paesaggi”. 

Partendo dallo studio della ghematria, un sistema numerico in cui le lettere dell’alfabeto ebraico corrispondono a numeri (ogni lettera dell’alfabeto ha un proprio significato e contemporaneamente un numero, quindi la ghematria calcola l’equivalente numerico di parole e frasi sommando i numeri delle singole lettere), l’artista, nel corso degli anni, è riuscito a realizzare una sintesi straordinaria tra simbolismo, surrealismo, grafismo e graffitismo, dando vita a un genere nuovo in cui le cifre alfanumeriche derivate dall’alfabeto ebraico, aprono ad orizzonti concettuali ed estetici decisamente nuovi. 

A Moriago della Battaglia, nella bella sala espositiva “Carlo Conte” l’artista presenta una selezione significativa di lavori, che comprendono opere bidimensionali e sculture. Oltre alla pittura tradizionale su tela, attraverso l’uso di tecniche moderne come la catalizzazione UV su alluminio o la sublimazione su raso acrilico, si incontrano alcune delle tematiche ricorrenti nell’universo di Tobia Ravà: boschi, alberi, campagne, risorgive. E’ possibile ammirare anche l’opera di grande impatto scenico che vede protagonista, in un vortice spiraliforme di aria, lettere e numeri, l’aereo in volo di Francesco Baracca, ricordo commosso rivolto ai luoghi della Grande Guerra. Bellissime le creature zoomorfe: tartarughe, rinoceronti, pesci, gatti rivestiti di un manto di lettere e numeri che, nello sfavillio della luce del bronzo patinato e lucidato, sembrano contendersi lo spazio in un gioco fantastico e divertente. Come un novello homo faber rinascimentale, Tobia Ravà seduce con la strabiliante varietà e poliedricità di una mente creativa che non conosce sosta, alla ricerca di un’armonia che affascina e sorprende perché sulla scia del grande filosofo e matematico Pitagora, ci dice che tutto è numero e ogni numero può avere diversi significati e interpretazioni per una lettura dell’opera ancora più forte, profonda e suggestiva.    

L’AUTORE

Tobia Ravà (Padova, 1959).  Ha frequentato la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia ed Urbino. Si è laureato in Semiologia delle Arti all’Università di Bologna. 

Espone dal 1977 in mostre personali e collettive in Europa, Stati Uniti, Canada, Sud America, Giappone, Israele e Cina.

Dal 1988 si occupa di iconografia ebraica. Nel 1993 è il promotore del gruppo Triplani. Nel 1998 è tra i soci fondatori di Concerto d’Arte Contemporanea. Dal 1999 ha avviato un ciclo di conferenze nel’ambito della cultura ebraica, della logica matematica e dell’arte contemporanea. Hanno scritto di lui, fra gli altri, Flavio Caroli, Omar Calabrese, Piergiorgio Odifreddi, Giorgio Pressburger, Arturo Schwarz. Nel 2004 con Maria Luisa Trevisan ha dato vita a PaRDeS Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea a Mirano (Ve) che mette a confronto artisti di generazioni e culture diverse. In occasione delle olimpiadi di Pechino 2008  è tra gli artisti  esposti all’ Olympic Fine Arts. Nel 2011 è invitato ad esporre al Padiglione Italia alla 54ª Biennale di Venezia.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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