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MORIAGO, FESTIVAL DELLA CULTURA: “LA NATURA MORTA NON E’ MAI STATA COSI’ VIVA” – 17 Febbraio incontro con il maestro dell’intaglio BEPPO TONON

DiRedazione

Feb 11, 2022

“NATURA MORTA”, CHE MAGIA: LA STORIA DELL’ARTE SI SPOSA CON LE SCULTURE “VIVE” DI BEPPO TONON

AL FESTIVAL DELLA CULTURA DI MORIAGO L’INCONTRO TRA LA CRITICA LORENA GAVA E IL MAESTRO DELL’INTAGLIO DI FRUTTA E VERDURA

Dalla storia dell’arte all’arte dell’intaglio. Dalla “Natura morta” fiamminga di ‘500 e ‘600 con le tavole imbandite e i vassoi traboccanti di frutta, verdura, pesci e cacciagione alla “natura viva” delle sculture di frutta e verdura create da Beppo Tonon, il celebre maestro di Ponte di Piave plurivincitore di campionati mondiali di gelateria.

Arte di ieri e arte di oggi, un mix curioso e inaspettato al centro del Festival della Cultura di Moriago diretto da Lorena Gava che giovedì 17 febbraio alle ore 20.30 propone la serata-performance “La natura non è mai stata così viva!”, protagonisti la curatrice e storica dell’arte di Vittorio Veneto e il celebre ristoratore-scultore, anima di “Ca’ Lozzio Incontri” a Piavon di Oderzo, la gelateria-ristorante diventata anche circolo culturale e artistico.

L’EVENTO

Durante l’incontro, Lorena Gava illustrerà le simbologie legate alla “Natura Morta”, spiegherà il significato assunto dalle varie specie di frutta e fiori e, grazie alla proiezione di immagini di celebri dipinti, soprattutto del ‘500 e del ‘600, racconterà la storia di un genere attraverso le spettacolari composizioni nei dipinti fiamminghi, arrivando anche alla celeberrima “Canestra di frutta” di Caravaggio. Spazio poi a Beppo Tonon, che realizzerà alcune sue composizioni davanti al pubblico: abilissimo nell’intaglio di frutta e ortaggi, con i suoi affilatissimi e inseparabili coltelli, regalerà una vera e propria “performance live” dando vita a forme irripetibili, autentici “inganni” dell’occhio, come il suo famoso “pavone” che da tempo rappresenta una sorta di firma autentica del suo operato. Come per magia, prenderanno vita bouquet di fiori bellissimi, girali di rose e serti di essenze variopinte. Sarà un vero e proprio viaggio ricco di meraviglie: le mani di Beppo trasporteranno il pubblico in un mondo incredibile di forme e colori, dove tutto sembra possibile, la vista diventa sogno, immaginazione e fantasia. Un tripudio per gli occhi, una delizia cromatica che fa bene al cuore e all’umore.

Il GENERE

La “Natura Morta”, nella stagione 2019-2020 al centro anche dell’esposizione “Natura in posa” a Santa Caterina a Treviso con i capolavori del Kunsthistorisches Museum di Vienna, è un genere dalle origini molto antiche (sin dall’epoca egiziana, poi nella pittura romana, nel Medioevo e Rinascimento) che comincia ad affermarsi verso la fine del ‘500, in particolare nei Paesi Bassi e nelle Fiandre. In Italia Caravaggio, con la sua “Canestra di frutta” realizzata fra il 1594 e il 1598, fu il primo a dare una dignità formale a questo genere, fino a quel punto riservata principalmente ai soggetti di figura o di storia. L’opera, realizzata per Federico Borromeo e conservata nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano, simboleggia la vanitas dell’esistenza umana e dà una resa molto tangibile del reale.

“Nel ‘500 e ‘600 le tavole imbandite fiamminghe diventano uno spettacolo di composizioni, di oggetti di frutti succosi con effetti trompe l’oeil bellissimi – spiega la critica d’arte Lorena Gava – Le tavole si arricchiscono di dolci: la diffusione dello zucchero segnerà una vera rivoluzione del gusto e la struttura cristallina dello zucchero candito farà un ingresso davvero trionfante, per non parlare dell’eccezionale e preziosa presenza dei frutti canditi”. Ecco allora le immagini proposte durante la serata racconteranno questo percorso, mostrando opere di  artisti che reinventano e reinterpretano il tema con personali e visionarie suggestioni: straordinarie vanitas, composizioni floreali, raffinate scene di mercato,  tavole imbandite,  ritratti di interni e delle stagioni o preziosi simboli iconici che  ricordano la caducità della vita e dei suoi piaceri, come farfalle, libri, vasi, strumenti.

IL PROTAGONISTA

Nato a Ponte di Piave, Beppo Tonon è titolare a Oderzo di Ca’ Lozzio, ristorante, gelateria e prestigioso circolo culturale e artistico dove in oltre trent’anni di attività hanno lasciato la loro firma pittori e scultori di fama internazionale. Plurivincitore della Coppa del mondo della gelateria a Rimini – l’ultima nel 2020 – presente in molte trasmissioni televisive sulle reti nazionali e estere, Tonon scrive per numerose riviste del settore in Italia e Spagna e insegna tecnica della scultura degli alimenti in scuole professionali italiane ed estere. Ha pubblicato due libri: “La frutta scolpita in Gelateria” e “Le composizioni scenografiche nei buffet”. Le sue sculture di frutta e verdura, ma anche di ghiaccio e di zucchero, sono ormai celebri in tutta Italia.

IL CIRCOLO

Ca’ Lozzio Incontri è una realtà espositiva che nel tempo ha coinvolto artisti di  fama in un dialogo costruttivo con la realtà circostante. Inizialmente sotto la direzione di Gina Roma e ormai da alcuni anni del maestro Cesco Magnolato, “Ca’ Lozzio Incontri” rappresenta uno spazio privilegiato della provincia di Treviso che continua a animare la scena artistica, a partire dalla variegata collezione di opere che, nell’accogliere il visitatore, offre uno spaccato dei linguaggi contemporanei, nelle molteplici sfaccettature di linee, forme e colori. La profonda amicizia che lega Ca’ Lozzio Incontri all’ambiente accademico veneziano si misura nelle frequentazioni dei maestri e nelle mostre che si susseguono con notevole presenza di pubblico e di critici.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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