70° anniversario del ritorno di Trieste all’Italia
Visita guidata alla mostra “Cronache Triestine 1945-54”
Civico Museo della Guerra per la Pace Diego de Henriquez
Domenica 1° dicembre alle ore 11.00
La curatrice della mostra “Cronache Triestine 1945-54”, Antonella Cosenzi, conservatore del Civico Museo della Guerra per la Pace Diego de Henriquez, effettuerà una visita guidata all’esposizione, domenica 1° dicembre alle ore 11.00 (via dei Tominz 4), in occasione anche dell’apertura gratuita del museo, in quanto prima domenica del mese.
“Cronache Triestine 1945-54”, realizzata dal Comune di Trieste nell’ambito della rassegna “Vola Colomba” per il settantennale del ritorno di Trieste all’Italia grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, propone una cronistoria narrata attraverso varie classi di materiali: scene di vita politica, ma anche quotidiana, si alternano nella rassegna di quegli eventi che portarono Trieste all’atteso evento. Il viaggio all’interno del percorso espositivo offre al visitatore gli strumenti per meglio comprendere le complessità e le difficoltà che contraddistinsero il decennio ’45-’54 nella città di Trieste.
“La Sala mostre del Museo della Guerra per la Pace Diego de Henriquez” – sottolinea la curatrice Antonella Cosenzi – “è teatro della disamina di alcuni aspetti significativi di uno dei decenni più articolati e multiformi della storia di Trieste e della Venezia Giulia. Il fil rouge è costituito da un’analisi della situazione politico-amministrativa gestita in tale arco di tempo dal Governo Militare Alleato e dalle forze di polizia da esso impiegate sul territorio, lasciando, però, ampio spazio anche ad argomenti di carattere sociale”
Visto il consenso riscontrato dalla mostra, l’apertura sarà prorogata fino al 12 gennaio 2025 e con il seguente calendario di visite guidate: mercoledì 11 e 18 dicembre alle 16.30, domenica 29 dicembre e 5 gennaio alle 11.00, venerdì 10 gennaio alle 11.00.
Eventuali ulteriori aggiornamenti relativi alla mostra saranno pubblicati sul sito del Museo www.museodiegodehenriquez.it e comunicati per mezzo dei tradizionali canali di informazione.
