Inaugurazione venerdì 30 giugno, ore 18.30, Municipio di Palmanova. 28 scatti frutto del laboratorio fotografico svoltosi all’interno del progetto “Passo dopo Passo. Palestre di inclusione”
Prendi una squadra di giovani fotografi; un capitano in gamba come Francesco Cecconi; un pomeriggio all’interno della caserma Filzi di Palmanova – abitualmente chiusa al pubblico – ed ecco raccolto un bel materiale artistico per allestire una mostra. È successo con il laboratorio di fotografia organizzato nell’ambito del progetto “Passo dopo passo. Palestre di inclusione”, organizzato dalla Cooperativa sociale Thiel con il patrocinio del Comune di Palmanova e dell’Asufc e con il contributo della Fondazione Friuli (Bando Welfare). Fra decine e decine di fotografie realizzate in alcune ore “ispirate”, i ragazzi hanno selezionato i 28 scatti esposti alla mostra: “Tra passato e presente. La bellezza che rimane di una caserma”, nel Salone d’ingresso del Municipio di Palmanova, che verrà inaugurata venerdì 30 giugno, alle ore 18.30 e rimarrà visitabile fino al 7 luglio, negli orari di apertura degli Uffici comunali.
«La passione e l’entusiasmo di questi ragazzi ci hanno colpito particolarmente ed esporre al pubblico i loro scatti ci sembrava il modo migliore di valorizzare il loro splendido lavoro – commenta Luca Fontana, presidente della Thiel -. Ringraziamo sinceramente l’Amministrazione comunale per aver aderito al progetto e messo a disposizione gli spazi».
«Il laboratorio ha stimolato la sensibilità artistica dei ragazzi offrendo loro la possibilità di esprimersi liberamente in uno spazio suggestivo ricco di storia – aggiunge Thomas Trino, assessore comunale al Benessere psicofisico e politiche giovanili -. Un’esperienza creativa individuale e di gruppo che ha permesso di scoprire la bellezza della condivisione, della sinergia e dell’integrazione. Grazie alla Thiel per aver ideato e coordinato il Progetto a cui l’Amministrazione comunale di Palmanova continuerà a dare il proprio sostegno».
«La ricchezza dei laboratori proposti dalla Thiel attraverso questo Progetto è data dalla possibilità per i bambini e i ragazzi in carico alla Neuropsichiatria Infantile di frequentare luoghi di socialità esterni ai consueti contesti clinici e riabilitativi. L’opportunità di incontro in un ambiente non istituzionale, infatti, permette di sperimentarsi e vivere un senso di efficacia in un contesto accogliente e inclusivo, in un’ottica in cui il benessere e la salute si realizzano nei territori cittadini. Inoltre il “fare assieme” veicolato dai laboratori e dalle attività proposti si è concretizzato in un percorso che ha permesso di accrescere non solo competenze tecniche, ma soprattutto relazionali», sottolinea e conclude Franco Bin, direttore di Neuropsichiatria Infantile dell’Asufc Bassa Friulana.
L’ingresso è aperto a tutti e “raccomandato”.