Un Museo del Design per valorizzare il patrimonio culturale croato, la cui realizzazione potrebbe essere spinta da collaborazioni istituzionali favorite anche dalla Comunità Croata di Trieste – Hrvatska zajednica u Trstu e da partner italiani, quali la Fondazione Symbola.
Con questo auspicio del giornalista e produttore croato Dubravko Merlić si è chiuso a Trieste l’evento “La forma e il segno. Focus sul design croato”, incentrato sulla storia e l’evoluzione del design croato dal secondo dopoguerra fino ad oggi, organizzato dalla Comunità Croata di Trieste, in collaborazione con la casa di produzione cinematografica Castor Multimedia di Zagabria, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e la partecipazione del Comune di Trieste.
Il settore del design e delle industrie creative rappresenta una parte crescente del PIL croato, anche se il suo contributo economico non è ancora al livello di altri paesi europei. Secondo il report 2023 dell’Unione Europea, il settore creativo (che include arte, design, media, e cultura) in Croazia contribuisce intorno al 3-4% del PIL, e gioca un ruolo importante nei tentativi di diversificazione economica del paese, con un forte sviluppo nei settori del design di prodotto, design industriale e graphic design.
“La sfida imposta dal mercato attuale è quella di dare vita in Croazia a una produzione su larga scala in grado di competere sui mercati internazionali. Per migliorare la situazione è necessario un cambiamento di mentalità tra i produttori, che dovrebbero riconoscere il valore del design e sostenere i giovani creativi. Un tale riconoscimento” – ha commentato Merlic – è cruciale per il futuro”.
Venendo al sistema in Italia – illustrato dal Direttore della Fondazione Symbola Domenico Sturabotti, presentando i dati del recente rapporto dedicato al design – abbiamo oltre 40 mila operatori, tra liberi professionisti, lavoratori autonomi e imprese. Nello specifico, con il 19,7% degli addetti e il 22,3% del fatturato complessivi, il nostro Paese si conferma primo tra i 27 stati aderenti all’Unione, con una crescita del fatturato tra il 2021 e il 2022 quasi doppia rispetto la media comunitaria. Relativamente alle specializzazioni, rilevante è la componente communication and multimedia design, indicata come principale ambito di attività dal 35,1% delle organizzazioni, a cui seguono lo space design (17,1%), il project services (15,7%), il product design (12,6%) e il brand design (11,7%); a maggiore distanza, invece, il digital and interaction design (5,7%) e il service design (2,0%).
‘La forma e il segno – Focus sul design croato’ aveva l’obiettivo di raccontare al pubblico l’evoluzione del design croato nel contesto artistico e storico internazionale a partire dagli anni ’50.”Lo ha fatto attraverso la proiezione di due documentari della serie Tempi moderni / Moderna vremena, ” – conclude il Presidente della Comunità Croata di Trieste Damir Murkovic -“realizzata da Dubravko Merlić e prodotta da Castor Multimedia, trasmessa sulla rete televisiva pubblica croata. Dopo la visione dei filmati, i temi trattati sono stati oggetto di approfondimento in tavole rotonde che hanno coinvolto italiani e croati, gettando le basi per future collaborazioni e nuovi progetti, sfruttando le relazioni virtuose così attivate, anche attraverso i numerosi programmi e i fondi, sia a livello locale che europeo, previsti per incentivare la crescita del settore creativo”.
In copertina : Murkovic e Merlic