MUSEO LETS
LETTERATURA TRIESTE
Anteprima stampa: giovedì 12 settembre, ore 11
Apertura al pubblico da venerdì 13 settembre
IL MUSEO LETS-LETTERATURA TRIESTE CON SEDE NELLO STORICO PALAZZO BISERINI NEL CUORE DI TRIESTE (PIAZZA HORTIS, 4) SARÀ VISITABILE OGNI GIORNO, DALLE 10 ALLE 17, LA DOMENICA DALLE 10 ALLE 13, CON CHIUSURA SETTIMANALE IL MARTEDÌ
NEL MUSEO, TRE SPAZI DEDICATI AI NUMI TUTELARI DEL MODERNISMO LETTERARIO FIORITO NELLA TRIESTE DEL NOVECENTO: ITALO SVEVO, JAMES JOYCE E UMBERTO SABA. ALLA CERIMONIA INTERVERRÀ IL GERMANISTA, SCRITTORE E CRITICO CLAUDIO MAGRIS
TRIESTE- Il Museo LETS sarà la casa della grande letteratura che ha Trieste come luogo privilegiato, grazie alle generazioni di autori e autrici che si sono avvicendate, alimentando un numero straordinario di esperienze di altissimo livello di elaborazione poetica e narrativa: da Scipio Slataper a Claudio Magris, da Susanna Tamaro a Boris Pahor, a Giani Stuparich, Anita Pittoni, Virgilio Giotti, Srečko Kosovel, Giorgio Voghera, Carolus Cergoly, Fulvio Tomizza, Pier Antonio Quarantotti Gambini, Giorgio Pressburger, Paolo Rumiz, Pino Roveredo, Mauro Covacich, Bobi Bazlen, Richard Francis Burton, Rainer Maria Rilke, Stelio Mattioni e tanti altri ancora che, attraverso la loro opera, hanno rappresentato e ricomposto le diverse anime e culture di Trieste e che, dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri hanno fatto e fanno di questa città una capitale della letteratura europea modernista.
Dopo l’anteprima per la stampa di giovedì 12 settembre alle 11.00, a cui interverrà anche lo scrittore, saggista e germanista Claudio Magris, il Museo LETS-Letteratura Trieste sarà regolarmente aperto al pubblico dal giorno successivo, venerdì 13 settembre, ogni giorno dalle 10 alle 17, domenica dalle 10 alle 13 con ingresso libero. Chiusura settimanale: martedì. Info online: https://lets.trieste.it/ attivo dal 12 settembre.
Il primo Museo Sveviano, sorto dall’intuizione della figlia dello scrittore, Letizia Svevo Fonda Savio, che nel suo testamento lasciava al Comune di Trieste un fondo di libri, documenti e alcuni arredi e oggetti sopravvissuti al bombardamento del 1945 di Villa Veneziani, nasce nel 1997 all’interno dello storico edificiodella Biblioteca Civica di Trieste, Palazzo Biserini in piazza Hortis: un luogo che il padre stesso raccontava di aver a lungo frequentato. Pochi anni dopo, nel 2004, centenario dell’arrivo a Trieste di James Joyce – il grande romanziere amico di Svevo, l’autore di Ulisse e Gente di Dublino – viene inaugurato nelle sale attigue anche il Museo Joyce, su proposta di Renzo Crivelli, accademico e studioso emerito del genio letterario irlandese. Per oltre vent’anni, i due musei, traslocati nel frattempo, insieme al Museo Petrarchesco Piccolomineo, in via Madonna del Mare a Trieste, hanno accolto migliaia di visitatori di tutte le età e hanno sostenuto e promosso pubblicazioni, numerosi eventi internazionali e due festival: Bloomsday e Buon compleanno Svevo.
Ora, «nel 2024, settantesimo anniversario del definitivo ritorno di Trieste all’Italia, il Comune di Trieste inaugura il suo Museo della Letteratura,casa di tutti gli scrittori che hanno raccontato al mondo la Città, il suo mare, il suo territorio»: lo annuncia l’Assessore alle Politiche dell’Educazione e della Famiglia del Comune di Trieste, Maurizio De Blasio.
Il nuovo Museo LETS, acronimo di Letteratura Trieste, realizzato con il sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e di Trieste Trasporti, sarà un importante contenitore culturale in cui la tradizione si sposa con la multimedialità e nel quale troverà il giusto spazio ancheil nuovo Museo Saba. Museo LETS – Letteratura Trieste valorizza la Biblioteca Civica cittadina, una delle specificità culturali più riconosciute e longeve del capoluogo giuliano, e nasce per la cura scientifica di Riccardo Cepach, Cristina Fenu, Laura Pelaschiar – Università degli Studi di Trieste – e Susan Petri, con il coordinamento della direttrice del Servizio Biblioteche Manuela Salvadei e l’impegno collettivo dei bibliotecari e archivisti della biblioteca Hortis, dei responsabili amministrativi e dei grafici. Hanno contribuito alla realizzazione, il direttore artistico e progettista dell’allestimento arch. Lorenzo Greppi, e la ditta Fallani.