Nuova tappa, nel segno di suggestioni musicali che affondano nelle tradizioni a cavallo fra Grecia e Italia, per il Festival Internazionale di Musica Sacra promosso da Presenza e Cultura e diretto dai Maestri Franco Calabretto e Eddi De Nadai: domenica 5 novembre, alle 15.30 nel Duomo Concattedrale San Marco di Pordenone, di scena sarà l’Ensemble Kalophonia per una full immersion nei Canti liturgici bizantini che derivano da due tradizioni ‘sorelle’, quella greca e quella siculo-albanese. Il concerto offrirà così l’occasione per seguire l’evoluzione del repertorio ‘siciliano’ alla luce del processo di trasmissione orale nel delicato equilibrio fra salvaguardia e ‘ribizantinizzazione’. Il programma sarà integrato da alcuni canti paraliturgici calabresi per evocare il “paesaggio sonoro” che fa da sfondo alla tradizione liturgica della chiesa ortodossa nel contesto fra Italia e Grecia. Diretto da Gerasimos Papadopoulos e Giuseppe Sanfratello, che saranno anche protagonisti di interventi per voce solista, l’Ensemble Kalophonia trova un punto di forza nei coristi Anna Maria Civico e Amedeo Fera, che uniscono all’impegno vocale i loro studi e le ricerche musicologiche. La produzione di scena al Festival di Pordenone, realizzata in collaborazione con i festival Alkantara Fest e Zampognarea e con l’Università degli Studi di Catania – Dipartimento di Scienze Umanistiche e AreaSud, rappresenta il concerto finale della residenza d’artista e dei partecipanti a un workshop dedicato ai canti liturgici bizantini. L’ingresso al concerto è libero, info e dettagli: www.musicapordenone.it.La 32^ edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra è promossa da Presenza e Cultura per la direzione artistica dei Maestri Franco Calabretto e Eddi De Nadai, ed è organizzata in collaborazione con Centro Iniziative Culturali Pordenone, Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone, MIC-Ministero della Cultura, Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia e inoltre con Promoturismo FVG, Comune di Pordenone e Fondazione Friuli.
Il Coro Kalophonia trova l’apporto delle voci di Emanuela Antonelli, Anna Maria Civico, Michela Commisso, Laura Cuomo, Amedeo Fera, Manuela Guerrini, Sharon Lomanno, Alessandra Plini, Barbara Spagnolo. A Pordenone proporrà una selezione di Canti liturgici dalle Grandi Ore e dal Mattutino di Natale nel rito greco-bizantino, dalla tradizione degli arbëreshë di Sicilia e della chiesa ortodossa Greca. Gerasimos Papadopoulos intonerà come solista diversi canti nelle declinazioni mediobizantine, bizantina ‘classica’, post bizantina e greca. Alla sua voce si alternerà quella del solista Giuseppe Sanfratello per la versione siculo-albanese della katavasìa.
Gerasimos Papadopoulos è nato e cresciuto a Cipro, dove ha avuto le sue prime lezioni sull’arte psaltica bizantina. Ad Atene, dove si laurea in Filologia Greca, ottiene il diploma di musica bizantina e studia l’oud, la teoria del makam ottomano e il canto ottomano con insegnanti greci e turchi. Attualmente insegna terminologia inglese della musicologia bizantina presso l’Università Europea di Cipro. È anche membro stabile del coro “Maestri dell’Arte Psaltica”, cantante e compositore di musica orientale. Giuseppe Sanfratello etnomusicologo, chitarrista, studioso di canto bizantino e direttore di coro, ha conseguito il Dottorato di ricerca in Musicologia presso il SAXO Institute dell’Università di Copenaghen, attualmente è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, dove ha conseguito un Dottorato di ricerca in Scienze per il Patrimonio e la Produzione Culturale (2023) con uno studio etnomusicologico sui repertori di canto ad accordo delle isole Ionie. Ha insegnato etnomusicologia all’Università di Copenaghen e alla Ionian University di Corfù; dal 2020 è docente nei seminari di “Introduzione all’Etnomusicologia” e “Popular Music” all’Università di Catania. Anna Maria Civico cantante, maestra di canto di tradizione orale e vocalità integrata, musicoterapista, ricercatrice indipendente, autrice, si occupa del canto di tradizione orale italiano adducendo pratiche tradizionali e contemporanee, con un focus su timbri della voce, improvvisazione e paesaggio sonoro. Dirige il coro Voce Specifica di Venezia con cui ha in attivo il concerto-performance Albero di canto. Amedeo Fera musicologo e musicista calabrese, ha compiuto studi in sociologia (Università di Trento e Technische Universitaet Dresden), italianistica (University of Washington, Seattle, USA) e Musica, Scienza e Tecnologia del suono (Politecnico Internazionale Scientia et Ars, Vibo Valentia). Docente di ruolo nella scuola secondaria di I grado, attualmente è dottorando di ricerca presso la Katholieke Universiteit di Leuven (Belgio) con una tesi sul primo libro di madrigali del compositore calabrese del XVI secolo Giandomenico Martoretta.