Sono state 618 nel 2023, + 41,7% rispetto all’anno precedente: erano state 116 nel 2013
I dati elaborati da Confartigianato Imprese Marca Trevigiana registrano 2.414 anziani vittime di furti, rapine e truffe, con una risalita dopo l’effetto lockdown durante la pandemia di Covid 19
Il presidente Armando Sartori: «Stiamo portando avanti un’azione educativa al corretto utilizzo del digitale, tanto più con l’avvento dell’intelligenza artificiale a portata di tutti»
È boom di truffe informatiche agli anziani nella Marca Trevigiana. Sono state 618 nel 2023, con un incremento del 41,7% rispetto all’anno precedente. Negli ultimi dieci anni sono quintuplicate: le truffe informatiche erano state 116 nel 2013. L’allarme arriva da Confartigianato Imprese Marca Trevigiana sulla base di uno studio regionale.
«Un dato che non sorprende, ma che preoccupa», sottolinea il presidente Armando Sartori. «È un effetto collaterale dell’esplosione del digitale, soprattutto a partire dal Covid. Inoltre, segnala l’aumento progressivo della popolazione anziana. In provincia gli over 65 anni sono quasi 210 mila, pari al 23,8% di tutti i residenti».
Gli anziani trevigiani non sono solo esposti alle truffe informatiche. I dati registrano 2.414 over 65 vittime di furti, rapine e truffe, con una risalita dopo l’effetto lockdown durante la pandemia di Covid 19. Nel dettaglio, gli anziani vittime di furti sono stati 1.778 (+ 12,4%) rispetto all’anno precedente, mentre le rapine sono state 18, mentre le truffe informatiche sono state 618 e rappresentano il 25,6% del totale.
«Confartigianato ha da tempo creato la comunità ITC», spiega il presidente Armando Sartori, «e non a caso il presidente di categoria Domenico Baldasso è stato nominato vicepresidente provinciale. L’artigianato dovrà sempre più confrontarsi con l’innovazione e con i suoi rischi, compreso il cybercrimine. Per questo stiamo incrementando le occasioni di informazione e formazione ai nostri imprenditori. Il profilo dell’artigianato della Marca Trevigiana rispecchia i dati della popolazione, con una prevalenza di fasce d’età più elevate. È decisivo portare avanti un’azione educativa al corretto utilizzo del digitale, tanto più con l’avvento dell’intelligenza artificiale a portata di tutti».
Rispetto al pre-pandemia, a livello veneto la situazione conferma l’aumento dei crimini contro la terza e quarta età. Le truffe e le frodi informatiche rappresentano la vera emergenza.