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Nell’Hackathon di VOID i prototipi Open Source trovano innovative opportunità di utilizzo

DiRedazione

Giu 15, 2022

Dai dati georeferenziati per gli escursionisti a un App per l’incontro tra domanda e offerta di prodotti a km 0

Un successo di idee il primo Hackathon organizzato da VOID Veneto Orientale Innovation District. Il progetto promosso da 17 Comuni del Veneto Orientale, finanziato da Regione Veneto che si occupa di attività digitali che rientrano negli ambiti di co-progettazione, formazione sulle competenze digitali, prototipazione, open data, open innovation e Building Information Modeling.

«L’obiettivo che ci siamo dati con questo Hackathon era provare a concentrarci sulle 4 soluzioni Open Sources che sono state sviluppate durante i 2 anni di VOID – ha spiegato Giulio Bonanome, Team Open Innovation VOID – e immaginarci quali nuove opportunità dare a questi prodotti una volta terminato il progetto; quali altri servizi innovativi potevano nascere sulla base di queste soluzioni sviluppate, in modo che siano utili per la vita di tutti i giorni, o per innovative opportunità di utilizzo».

Questi i prototipi realizzati dal Crunchlab su cui si sono sfidati i tre team partecipanti, guidati dai mentor del team Open Innovation di VOID:

  • VOIDer.Plate, un framework GIS per la creazione di app rivolte ai cittadini che sfruttino dataset Open Data georeferenziati. Esistono già 2 applicazioni sviluppate, che permettono di identificare le palestre digitali o le strutture ricettive del territorio;
  • ARDU-VINO, un network di centraline a basso costo per la raccolta di dati agronomici: dalle condizioni atmosferiche, allo stato del terreno, ai livelli di umidità delle foglie;
  • MOODMETER, un dispositivo per la raccolta di feedback dal territorio, geolocalizzati, basato su Arduino;
  • PLACEMAKER, un gioco da tavolo collaborativo per il coinvolgimento dei cittadini in un processo collettivo di ri-significazione o rigenerazione di uno spazio.

«È stato molto bello vedere come ciascun team abbia rianalizzato i bisogni da cui erano nati questi progetti – continua Bonanome –. Un team ha lavorato su PLACEMAKER, spostando il focus dalla Pubblica Amministrazione identificando come nuovo target ideale i proprietari di terreni, ipotizzando di utilizzare questo strumento per offrirgli un servizio con cui ridestinare proprietà abbandonate.

Chi invece ha scelto VOIDer.Plate ha implementato una nuova funzione “Cybergas”. Un’applicazione per individuare punti d’incontro per gruppi di acquisto (su gas, o anche prodotti a chilometro 0), quindi un’applicazione per dispositivi mobili che permettesse agilmente di intercettare domanda-offerta.

Il terzo team si è invece concentrato su ARDU-VINO, identificando come target gli escursionisti invece che gli agronomi. Ipotizzano di offrire questo servizio alle strutture ricettive (per esempio di montagna come malghe o rifugi o Pubbliche Amministrazioni con territori a forte densità turistica per quanto riguarda l’escursionismo) hanno sviluppato il prototipo di un’applicazione che potesse sfruttare le centraline e la sensoristica per fornire dati in tempo reale molto rilevanti per gli escursionisti».

Una sfida che ha portato i team a immaginare scenari di utilizzo basati su necessità reali: «un modo anche per far capire come, sviluppando soluzioni Open Source, sia possibile costruire servizi innovativi e immaginarsi progetti che saranno sicuramente di grande utilità per i cittadini» ha concluso Bonanome.

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Cos’è VOID:

Veneto Orientale Innovation District è un progetto promosso da 17 Comuni del Veneto Orientale e finanziato da Regione Veneto. Due le attività principali portate avanti dai team: Innovation Lab e Palestre Digitali.

L’INNOVATION LAB è un luogo fisico dedicato all’Innovazione dove le persone e le imprese possono accrescere le proprie Competenze Digitali, co-progettare nuovi prodotti e servizi anche in chiave sociale ed attraverso il reciproco scambio di conoscenze ed esperienze. All’interno dell’Innovation Lab sono stati sviluppati innovativi progetti digitali, quali:

  • Open Data, si occupa della raccolta, analisi e divulgazione dei dati digitali che dagli archivi degli enti vengono messi a disposizione dei cittadini per nuove forme di partecipazione attiva e trasparente. A partire da tali dati vengono elaborate e pubblicate dataset, infografiche, applicazioni;
  • Open Innovation, un nuovo approccio strategico e culturale grazie al quale le imprese possono ricorrere tanto a risorse esterne, quanto a quelle interne, per creare valore e competere al meglio sul mercato;
  • Competenze Digitali, si occupa di far conoscere la tecnologia ai più giovani, bambini e ragazzi, ma anche agli adulti, attraverso attività di tipo laboratoriale, Corsi e servizi a Sportello presso le Palestre Digitali che sono situate nei 17 Comuni che hanno aderito al progetto;
  • Co-Progettazione, azioni, progetti e processi da farsi con una comunità a partire dall’ideazione del progetto Open Source di allestimento delle Palestre Digitali, il gruppo di lavoro intende proporre: esplorazioni e mappature delle realtà territoriali no profit del Veneto Orientale; favorire strumenti innovativi che includano nuove tecnologie applicate al campo dell’agricoltura, paesaggio e turismo; dispositivi che facilitino la cittadinanza attiva;
  • Prototipazione, si occupa dell’ideazione, del design e della realizzazione di Prototipi Hardware e Software orientati all’Innovazione, tramite tecniche di Fabbricazione Digitale;
  • B.I.M., il Building Information Modeling è una metodologia che permette la gestione digitale di un progetto – di ponti, reti idrauliche, edifici – di nuova costruzione o di recupero di asset esistenti, e le attività di manutenzione su di essi.

Le PALESTRE DIGITALI, invece, si configurano come luoghi di incontro e partecipazione attiva con lo scopo di favorire la diffusione delle Competenze Digitali e l’utilizzo degli Open Data pubblici. Nuovi spazi di relazione, in cui lo scambio di informazioni avviene in maniera biunivoca tramite la condivisione di esperienze.

Luoghi flessibili, progettati per unire persone di età ed esigenze differenti mediante attività ludiche e formative. In sintesi: luoghi in cui una pluralità di persone e dispositivi trovano spazio.

I Comuni aderenti:

San Donà di Piave è comune capofila, con partner le amministrazioni di Annone Veneto, Caorle, Ceggia, Cinto Caomaggiore, Concordia Sagittaria, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Meolo, Musile di Piave, Noventa di Piave, Portogruaro, Pramaggiore, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza, Torre di Mosto.

Riconoscimenti:

  • Il 26 Maggio 2022, all’M9 di Mestre, nel corso dell’Innovation Day VOID si è aggiudicato due riconoscimenti nel contest Innovation Lab: il primo per la categoria “miglior luogo fisico”, conquistata grazie all’allestimento delle palestre digitali; e il secondo per la categoria “miglior iniziativa di sviluppo di competenze digitali”, grazie alla figura del Personal Trainer Digitale.
  • Il 29 aprile 2022 l’Innovation Lab di VOID si è aggiudicato il 1° Premio Nazionale per le Competenze Digitali. L’iniziativa, promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito di Repubblica Digitale e realizzata con la collaborazione di Formez Pa, aveva lo scopo di dare visibilità ai migliori progetti di sviluppo delle competenze digitali rivolte ai cittadini e gli Innovation Lab del Veneto.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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