L’energia di questa settimana ci mette in diretta connessione con il tema del Cambiamento, ben rappresentato dall’Arcano della Morte 13.
Il 13 ed il concetto di Morte-Rinascita sono strettamente connessi alla Creatività (il 3 contenuto nel 13) ed all’Espressione Divina (l’Unità 1 che attaverso la manifestazione creativa del 3 organizza la Realtà 4). Quanto siamo in armonia con queste energie? Oggettivamente, tutti noi siamo qui per vivere e per morire, sia fisicamente che nelle abitudini terrene. Dobbiamo morire semplicemente perché abbiamo scelto di nascere… ! “Memento mori” dice il motto, “ricordati la morte”… ma la paura della morte è la paura più radicata che abbiamo perché, non potendo ricordarci di chi siamo, abbiamo paura dell’infinito, di quella scintilla creativa eterna che ci appartiene ed a cui noi apparteniamo.
La paura della Morte si crea quando ci identifichiamo con il nostro corpo e con la forma di tutte le esperienze grazie ad esso vissute. Ma la Morte ha così tanto da insegnarci! Nello Sciamanesimo Tolteco si dice che bisognerebbe ogni giorno volgere lo sguardo dietro la spalla sinistra per parlare alla Signora Morte, chiedendole: <è forse oggi il giorno in cui ci incontreremo?>. Questo atto porterebbe l’essere umano a vivere più presente a sé stesso, relativizzando scelte, dubbi e conflitti di fronte alla luce dell’Anima…
Ma se la risposta della Signora Morte un giorno fosse affermativa? In quanti muoverebbero i loro ultimi passi nella Vita spontaneamente diretti dall’Anima senza cadere in attaccamenti e paure? Molti si precipiterebbero da parenti o amici utilizzando il poco tempo per recuperare ciò che non sono mai riusciti a dire o a fare…
Ma, vivendo il Sacro in ogni attimo, anche il partecipare ad un tramonto sul mare o ad una conversazione con qualcuno per strada sarebbero egualmente intensi e degni di essere vissuti…niente è tempo sprecato se si è connessi al proprio Sé!
Forse tutto ciò è utopia per la maggior parte di noi esseri umani in cammino, ma possiamo abituarci all’idea della Morte attraverso l’esperienza più simile che abbiamo qui ora: il Cambiamento. Ogni Cambiamento è una piccola Morte che viviamo e, soprattutto se ci coglie impreparati, rievoca in noi le sue stesse paure ataviche. Dobbiamo imparare a vivere nella Morte ed a morire nella Vita. Questa è la vera Maestria Spirituale ma per fare questo è necessario considerare la Morte con Amore, restituirle valore, in quanto strumento di rinnovamento dell’Anima.
La parola Vita certamente, a orecchio, suona meglio della parola Morte, entrambe però sono polarità interdipendenti della stessa esperienza, l’Esistenza Creativa, e chi rifiuta l’una rifiuta anche l’altra. La 13 lettera ebraica “Mem” è la rappresentazione di un ventre femminile, un utero, il mezzo che permette la Vita e, di conseguenza, anche la Morte di ogni persona che si incarna. Oltretutto, il Numero 13 accomuna il concetto di Amore e di Unità divina.
Nella ghematria ebraica la parola Amore, Ahavah, è a valore 13, così come quella di Unità, Echad. Questo indica come l’esperienza della Morte sia interconnessa intimamente con quella dell’Amore e del ritorno all’Unità del Creato, ma queste vie di ritorno passano tutte attraverso l’impermanenza e l’incertezza. Paradossalmente la Morte è una delle certezze più solide che abbiamo e se sapessimo fondere gli opposti Vita e Morte, considerandoli semplicemente una forma di Amore e di Unione con il divino, non avremmo più nulla da temere. Questa settimana ci invita, quindi, a disidentificarci con “la forma” e lasciarci trasportare dall’esistenza creativa che, attimo dopo attimo, ci rende nuovi.
Ogni giorno noi formuliamo nuove idee, sentiamo nuove emozioni e sperimentiamo nuovi modi di essere, espandendo la nostra coscienza, ma questi passaggi non sono sempre semplici e troppo spesso sentiamo il bisogno di trattenere il consueto o controllare paurosamente il terreno davanti a noi, ad ogni passo. Con la settimana 13 possiamo allinearci maggiormente alla sorgente creativa che abbiamo dentro, che non guarderebbe in faccia niente e nessuno pur di fluire con l’esistenza.
Chiediamoci se e in che cosa stiamo contrapponendo il nostro bisogno di sicurezze, abitudini e comfort alla Creatività Divina all’opera, per sciogliere anche solo una piccola parte di resistenze verso il nostro ed altrui cambiamento!
Buona settimana