Normali o anormali? Questa settimana esorta ad aprirci all’incredibile, al miracolo, all’inconcepibile, per uscire anche solo un istante dall’illusoria separazione che abbiamo dai nostri potenziali infiniti.
22 è la doppia dualità, il caos che suscita il disordine nella nostra esperienza terrena 4. Ma questo disordine ha più interpretazioni. La prima è il disordine della separazione dalle norme comportamentali istituite dagli esseri umani terreni, la seconda è il disordine della separazione dall’Ordine Divino della Coscienza Superiore a cui apparteniamo. I due livelli non sempre vanno d’accordo…anzi!!!
Nel 22 ci si può sentire instabili, disorientati e sradicati, questo perché il suo doppio 2 intensifica le sensazioni che si provano ma anche le emozioni che queste suscitano. Si crea una distanza apparentemente incolmabile tra l’io ed il Sé. È una sensazione di disordine interiore che può arrivare a farci sentire inadeguati per questo mondo, pseduo-depressi, talvolta schizofrenici…Sentiamo la spinta verso un qualcosa ma, al tempo stesso, il timore di accoglierla e condurre noi stessi lungo il suo tracciato. Ci sentiamo divisi.
È il contatto con certi potenziali dell’Anima a farci sentire così: quando la nostra psiche non è abituata a certe altezze, la bassa densità a cui è sottoposta le rende vertiginose, addirittura pericolose se non si è preparati. Non siamo stati abituati a rendere reale l’impossibile e resistiamo alla Sua presenza. Eppure è questa la potenza che abbiamo dentro, nonché il Vero Ordine da istituire qui. Nel 22 si impara a seguire questo Ordine spontaneamente, senza farsi domande. Ma come fare se la nostra coscienza non è preparata…rischieremmo di impazzire? Basta viaggiare con un piede sulla Terra ed uno nell’Eterno Infinito in ogni attimo, tenendoci pronti a qualsiasi ampiezza.
Più siamo aperti all’impossibile e più esperienze possiamo accogliere in noi, estendendo la capacità di fare esperienza di Noi stessi. Serve Cor-Aggio, Agire-col-Cuore. Quello che fin ora si è cercato di fare con l’Essere Umano è il farci credere che questa grandezza ci sia preclusa, che esista solo quanto nella materia abbia un limite, un ordine o un disordine, lasciando che chiudessimo i nostri sensi al potenziale immenso che abbiamo a disposizione.
Questo potenziale diventa reale quando permettiamo al sentire di guidarci nel profondo, ma il sentire non risponde sempre alle norme che ci imponiamo nel mondo terreno. Esso scavalca ogni programma, ogni paura, ogni precauzione. È pura fiducia in ciò che si sente dentro di sé. È Fede. È Anormalità. L’Anormalita’ talvolta è la giusta Norma da seguire quando si è connessi alla propria Anima, quando l’Ordine a cui sentiamo di appartenere non fa più parte di quello che ci circonda o quello a cui eravamo abituati. A quale normalità stiamo aderendo in noi stessi? Di quale Normalità ci stiamo precludendo l’esperienza? Ci sono in noi delle Volontà alle quali rinunciamo perché considerate dissonanti rispetto le norme istituite dall’essere umano? Sappiamo distinguerle dalle emozioni condizionate dalle esperienze passate?
IN SINTESI: quanto abbiamo il coraggio di permettere e realizzare ciò che l’Anima si sente libera di fare?
Buona settimana!