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PADOVA FESTIVAL INTERNAZIONALE LA SFERA DANZA 2025 – XXII EDIZIONE

DiRedazione

Set 30, 2025

PADOVA FESTIVAL INTERNAZIONALE LA SFERA DANZA 2025

XXII EDIZIONE

Direzione artistica

Gabriella Furlan Malvezzi

La danza esplora nuovi luoghi, temi e lascia spazio ai talenti internazionali nel cartellone che si svolgerà dal 4 ottobre al 23 novembre 2025

Il Padova Festival Internazionale La Sfera Danza, organizzato da La Sfera Danza di Padova, con la direzione artistica di Gabriella Furlan Malvezzi, torna con la XXII edizione, consolidando le tante collaborazioni nate e cresciute nel tempo, con enti e realtà legate al mondo della cultura e dell’arte coreutica, ma soprattutto tessendo una tela ancora più fitta a livello internazionale e con il territorio, portando per la prima volta la danza in alcuni luoghi della città, come le gallerie delle aule del Complesso Beato Pellegrino, grazie alla collaborazione con l’Ateneo patavino, all’Oratorio di San Giorgio e all’Oratorio di San Michele. Per la prima volta il Festival arriverà negli spazi del Centro Culturale San Gaetano, confermando sempre la sua presenza al Teatro Verdi ed al Teatro ai Colli di Padova, al Teatro Quirino De Giorgio di Vigonza.

Questa importante, seguita e apprezzata manifestazione – afferma l’assessore alla cultura del Comune di Padova Andrea Colasio – da oltre vent’anni promuove la danza nelle sue molteplici forme, confermando l’impegno della Città di Padova nel valorizzare il patrimonio artistico, culturale e architettonico, favorendo contaminazioni creative e internazionali”.

Il Festival si svolgerà dal 4 ottobre al 23 novembre 2025 più di 30 spettacoli e performance in spazi teatrali e in aree “non convenzionali” (tornano le incursioni artistiche urbane in centro città), accompagnando il pubblico in un viaggio tra le più recenti creazioni di compagnie affermate e di giovani danz’autori da tutto il mondo. Numerose sono le collaborazioni con compagnie e coreografi internazionali, saranno tra gli ospiti la Mir Dance Company che arriva da Gelsenkirchen, le “spagnole” Wako Dance di Alicante e la Taiat Dansa di Valencia, il coreografo Andrea Costanzo Martini che da tempo fa base a Tel Aviv, la Kafra Collective di New York (USA). Il festival è diventato nel tempo anche una vetrina importante per i debutti, ospiterà Primi Studi e Prime Nazionali, oltre che arricchire la programmazione con alcuni appuntamenti pensati e ideati “su misura”, unendo luoghi, tematiche e professionalità importanti. Tornano e si confermano anche i talk, momenti di arricchimento culturale e confronto, ed i workshop con Maestri e Coreografi di fama internazionale. Il Festival non cresce solo nei numeri (le presenze nel 2024 sono state circa 6000 e si punta a raggiungere le 7000 in questa edizione), continua a crescere anche nei contenuti, la danza racconterà i cambiamenti climatici, il rapporto dell’uomo con la terra e la sua interiorità, le nuove generazioni ed il loro rapporto con una tecnologia, che li allontana sempre di più dal reale e dalla socializzazione, la fluidità e gli stereotipi di genere.

APERTURA DEL PROGRAMMA

Il primo appuntamento è sabato 4 ottobre in un luogo nuovo per il Festival e nuovo anche per chi ama l’arte coreutica. Alle 18 e alle 20.30 le porta della galleria delle Aule del Complesso Universitario Beato Pellegrino si apriranno a ((MO!)) una coreografia di Giacomo De Luca, realizzata per Ariella Vidach AiEP di Milano. Un’esperienza immersiva, che coinvolgerà pubblico ed artista in un campo d’azione interattivo. A seguire ci sarà un talk con Sabrina Cipolletta del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova. Per questo appuntamento è necessaria la prenotazione.

Sabato 11 ottobre tornano le incursioni urbane, in cui danzatori e danzatrici portano le loro performance e coreografie nei luoghi all’aperto. Saranno due i momenti pensati in questa XXII edizione. In Prato della Valle, l’appuntamento è con la compagnia Wako Danza, che arriva da Alicante con “Hellouses & goodbyeses” portando, in uno dei luoghi iconici della nostra città, la Prima nazionale della coreografia di Eduardo Zúniga. La seconda performance parte da piazza Garibaldi per raggiungere via Umberto I con le “Impact dance & esplorazioni urbane” di Padova Danza Project. Si trappa di un progetto coreografico che guarda all’inclusione. Jessica D’Angelo danzerà assieme con colleghi danzatori e performer con disabilità.

AL TEATRO AI COLLI

Domenica 12 ottobre prima data di questa edizione al Teatro ai Colli di via Monte Lozzo, con ospite la MiR Dance Company (Germania) diretta da Giuseppe Spota, che porta due spettacoli in Prima Nazionale. Boléro, l’acclamata coreografia di Sita Ostheimer prende forma attorno al ritmo incalzante dell’iconico brano orchestrale di Maurice Ravel, trasformandolo in un’intensa espressione fisica dei danzatori. La seconda coreografia racconta l’iper-individualismo dell’era digitale delle nuove generazioni. Il coreografo Marcos Morau offre in Millennials un ritratto di un’epoca in cui la mancanza di scopo convive paradossalmente con un incessante bisogno di comunicazione e networking. Sempre al Teatro ai Colli, saranno ospitati il 19 ottobre i danzatori della Taiat Dansa di Valencia con Flood, altra Prima Internazionale, un tributo alle vittime dei cambiamenti climatici, un grido contro l’amarezza e una wake-up call per il mondo. Un approccio coreografico che cerca di aumentare la consapevolezza dell’urgenza di agire nei confronti del cambiamento climatico e le sue devastanti conseguenze. La seconda parte della serata vedrà Pas de cheval dell’associazione culturale Zebra, una coreografia di Andrea Costanzo Martini che l’interpreterà con Francesca Foscarini. Seguirà un talk con Maria Luisa Buzzi.

Showcase15, la vetrina dedicata ai giovani coreografi, si conferma il 16 novembre, con la direzione generale di Gabriella Furlan Malvezzi e co-direttori Michele Olivieri e Nicolò Fornasiero. Si alterneranno sul palcoscenico di via Monte Lozzo: Mldanza con Le cose inutili; Sinedomo con Under the storm we can sleep; Axis Danza con An ancient beat; Alessandra Russo (And) con La Follia; Il Balletto- GruppoJuniorveneto con Handscapes; Milano Contemporary Ballet con Unspoken pulse; N.R.D Not Real Dancers in What a wonderful world; Francesca Bernalda (And) con Spiga incolta; Oliviero Bifulco in Dioscuri e Vdancerproject con À travers… .



LUOGHI NUOVI E PRIME IMPORTANTI

Sarà una prima volta speciale all’Oratorio San Giorgio, sabato 18 ottobre, con Artemis Danza di Parma, che propone SACRO- laudate sie, mi’ Signore. La Danza si leverà come una preghiera collettiva e universale per la «sora nostra matre terra» ricca di «diversi fructi con coloriti flori et herba» di cui già san Francesco d’Assisi, nel suo Cantico delle creature, esaltò la magnificenza. In scena, i corpi di danzatori e danzatrici si tradurranno in potenti metafore di storie d’amore, capaci di rigenerare la vita, svestendosi delle loro individualità per divenire coro danzato, comunità, onde sonore, parti di una sola musica capaci di vibrare all’unisono con il Creato. La coreografia è di Monica Casadei, accompagnata da musica dal vivo e dalle voci narranti di Andrea Pennacchi e Maria Virgillito.

Prima volta anche sabato 1 novembre all’Oratorio San Michele con Il Canto di Orfeo con Alessandro Piuzzo e Giacomo Quagliotti. Uno studio sulla resistenza, sul dolore, sulla mancanza.

Il Centro Culturale San Gaetano attende il 9 novembre la Kafra Collective di New York city con Transition e Renaissance, due lavori della coreografa Francesca Antonacci.

AL TEATRO QUIRINO DE GIORGIO

Il Teatro Quirino De Giorgio di Vigonza apre al Festival domenica 26 ottobre con Signe-moi l’éphémère della Cie Bittersweet di Trappes (Francia) con la musica dal vivo e la coreografia di Perle Cayron, seguita da Keyword N.12 o il metodo del caso del Movimento Danza di Napoli. Si torna a Vigonza domenica 2 novembre con altre tre compagnie nazionali. Si parte con la Scuola di danza contemporanea- Accademia di danza AFAM di Roma, che porta il progetto coreografico Cantieri effimeri: strutture invisibili dell’abitare, che concepisce la materia corporea come mezzo dinamico che disegna, abita e trasforma lo spazio. Si prosegue con Imago, che esplora la natura fluida dell’identità, per lasciare spazio alla versione di Romeo e Giulietta della Bordelinedanza di Salerno.

IL FINALE

La XXII edizione del Festival Internazionale La Sfera Danza chiude al Teatro Verdi di Padova domenica 23 novembre con TALENT ON THE MOVE@LA SFERA DANZA.  The Codarts Dance Company, in collaborazione con La Sfera Danza, debutta quest’anno a Padova. La CDC, una compagnia di promettenti giovani danzatori della Codarts University of the Arts di Rotterdam, brillerà con un programma unico in una serata di danza contemporanea. CDC presenta nove lavori contemporanei e innovativi di coreografi affermati al fine di rappresentare la scena coreutica olandese.

La XXII edizione del Festival Internazionale La Sfera Danza, gode della collaborazione e  del contributo del Comune di Padova – Assessorato alla Cultura, della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, del sostegno del Ministero della Cultura, del Comune di Vigonza e vede la collaborazione ed il patrocinio dell’Università di Padova, della Provincia di Padova e dell’Ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova.

INFO

Associazione La Sfera Danza

340/8418144

lasferadanza@gmail.comfestivalsferadanza@gmail.com 

www.lasferadanza.it

Di Redazione

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