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Padova -In Mostra I segni dell’anima – Percorsi cromatici dentro il suono – Palazzo Zuckermann da 21 al 24 giugno

DiRedazione

Giu 21, 2023

I Segni dell’anima

In occasione della Giornata Mondiale della musica, viene inaugurata a Palazzo Zuckermann il 21 giugno alle ore 11.30 la mostra “I Segni dell’anima. Percorsi cromatici dentro il suono”.

L’iniziativa, promossa dal Comune di Padova, raccoglie le opere dei detenuti coinvolti nel progetto I Suoni della Bellezza, laboratorio ideato dal M° Nicola Guerini che valorizza il percorso percettivo attraverso l’ascolto della musica: musica che genera segni, misture cromatiche, forme creative che si fissano sui fogli e ri-creano una “nuova musica”, attraverso la scelta di colori e narrazioni creative. Segni che parlano di dolore, di fallimento ma anche di commozione e sorrisi, che si accendono come luci sul foglio e diventano impronte di una rinascita.

Guerini, direttore d’orchestra e attivo divulgatore, da anni promuove l’ascolto della musica come esperienza immersiva negli istituti penitenziari, stimolando non solo la dimensione emozionale e istintiva del detenuto, ma anche coinvolgendolo in un approccio introspettivo basato sulla comprensione e l’interiorizzazione del percorso rieducativo vissuto in carcere.

Il progetto, sotto l’egida del Rotary Club Verona e in collaborazione con Inner Wheel Padova, è divenuto protocollo con il Provveditorato di Padova (2021) per 16 istituti penitenziari del Triveneto.

LA MOSTRA – I Segni dell’anima. Percorsi cromatici dentro il suono”, aperta al pubblico fino a sabato 24 giugno è stata realizzata con la curatela di Silvia Prelz, Maurizio Longhin e dello stesso Guerini, in collaborazione con Maurizio Bruno. La mostra prevede l’esposizione di oltre 40 elaborati realizzati con tecnica mista, raccolti negli istituti penitenziari di Padova, Verona, Treviso e che si presentano come un grande mosaico scaturito dalle pagine di Mozart, Händel, Ravel, Debussy, Musorgskij, Barber e molti altri, le cui tessere sono mappe emotive di un “sentire” individuale e autentico.

Il visitatore sarà guidato dai gesti delle linee, dalla ricchezza cromatica e dai post-it che accompagnano i disegni con le testimonianze degli stessi autori. La fruizione sarà mediata da profili di sagome di donne, uomini, bambini rivolte sia verso gli elaborati sia verso lo spettatore: una barriera “svuotata” dalla forza della Bellezza che diventa dialogo tra noi e l’altro, una sfida che abbatte i pregiudizi e nutre una convivenza attiva nella condivisione. Le opere inoltre saranno visibili nei dettagli su due schermi per offrire un’esperienza immersiva nel colore attraverso la suggestione dei suoni.

INCONTRO – Nella stessa giornata, alle 17.30 si terrà, presso la Sala Paladin di Palazzo Moroni si terrà l’incontro “Una pedagogia della Bellezza”, testimonianza dei risultati del laboratorio prodotti negli istituti di Padova, Verona e Treviso e riflessione sulla necessità di sviluppare la consapevolezza di un percorso introspettivo ed educativo attraverso l’Arte dei suoni.

Interverranno autorità e collaboratori del progetto tra cui Andrea Colasio, Assessore alla Cultura Comune di Padova; il Senatore Andrea Ostellari, Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizi; la dott.ssa Maria Milano, Provveditore Amm. Penitenziaria regionale per il Veneto – Friuli Venezia Giulia – Trentino Alto Adige; la dott.ssa Angela Venezia, Direttore ufficio III detenuti e trattamento per Provveditorato del Triveneto; il M° Nicola Guerini, Direttore d’orchestra e ideatore del laboratorio I Suoni della Bellezza; Tindara Inferrera, Responsabile rapporti istituzionali per il progetto I Suoni della Bellezza; il dott. Claudio Mazzeo, Direttore Casa di Reclusione di Padova; il dott. Alberto Quagliotto, Direttore della Casa Circondariale di Treviso; la dott.ssa Maria Grazia Bregoli, Direttrice della Casa di Reclusione femminile di Venezia.

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Dichiarazioni:

«Il provveditorato ha accolto e ha promosso il progetto “ I Suoni della Bellezza” per il suo importante valore di strumento del trattamento penitenziario – dichiara il Provveditore, dott.ssa Maria Milano – Il laboratorio guidato dal maestro Guerini, attraverso la musica e l’uso dei segni e del colore, insegna alle persone ad entrare in contatto con il mondo interiore e a leggere le proprie emozioni”.

«La Musica è linguaggio universale che ci guida nei luoghi dell’anima – dichiara il maestro Nicola Guerini. – È universale perché i suoi codici sono decifrabili da tutti indipendentemente dalla cultura, la lingua, la religione. Ma il suo insegnamento più grande è l’ascolto, un ascolto consapevole che abbatte le barriere e si trasforma in dialogo per una nuova modalità di convivenza ».

«Il successo del progetto concorre a dare spessore all’attività rieducativa del detenuto – dichiara Tindara Inferrera – La musica e la cultura, infatti, sviluppano la capacità di migliorarne l’inserimento sociale».

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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